Una rete fra le cui maglie risplendono gioielli. Da questa famosa metafora è iniziata la riflessione dei ragazzi della Divisione giovani del Veneto, protagonisti di questo numero. «Dal mare, passando per la pianura, fin su alle montagne, splende una vivace e potente compagine di giovani, vera rete del futuro», è stato il commento delle curatrici dello speciale.
La rete di Indra, citata nei sutra, lega fra loro i gioielli, testimonianza dello splendore delle mille sfaccettature di ogni forma di vita. Fa bene ogni tanto soffermarsi su questa immagine e ricordare che qualunque cosa si faccia, si dica o si pensi avrà una ricaduta su tutto ciò che è a noi collegato perché è una rete che mette in comunicazione forme differenti di una stessa vita comune.
In un dialogo con Bryan Wilson, Daisaku Ikeda afferma che «le nostre esistenze, le nostre stesse vite sono interamente basate sulle relazioni con gli altri. È all’interno di questa rete che ognuno di noi crea la propria felicità, ed è questo il motivo per cui l’essere umano non si può distaccare dalla società. Finché accettiamo la teoria dell’origine dipendente, secondo cui la nostra esistenza si basa sulla relazione con le altre persone e con le cose, ci è impossibile coltivare l’egoistico pensiero di poter raggiungere la felicità indipendentemente dagli altri. Il Buddismo insegna che dobbiamo realizzare l’armonia fra il generale e il particolare e perseguire contemporaneamente sia la nostra che l’altrui felicità».
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