Quando lo scorso novembre a Tokyo un nutrito gruppo di membri africani si è alzato per salutare gli altri partecipanti durante la cerimonia di Gongyo per l’inaugurazione del Kosen-rufu Daiseido (Palazzo del grande voto di kosen-rufu), è stata un’esplosione di gioia. Sì, perché loro sono la testimonianza delle parole determinate che il presidente Ikeda espresse agli inizi del duemila: «Il ventunesimo secolo sarà il secolo dell’Africa!». Per la prima volta, l’8 novembre scorso, quel continente portava a un corso della SGI diciannove nazioni differenti e ci ricordava che in ogni momento del giorno e della notte ci sono persone che recitano Nam-myoho-renge-kyo in qualche parte del mondo. Come scrive il Daishonin: «Dapprima solo Nichiren recitò Nam-myoho-renge-kyo, ma poi due, tre, cento lo seguirono, recitando e insegnando ad altri».
Il voto di kosen-rufu, il voto dei Bodhisattva della Terra, è stato trascritto da Daisaku Ikeda in una targa custodita all’interno del Kosen-rufu Daiseido: «Desidero profondamente che tutti i nostri preziosi amici che seguono i tre presidenti della Soka Gakkai, uniti direttamente al Daishonin, con l’unità di diversi corpi, stessa mente aumentino il flusso di kosen-rufu, in altre parole la pace nel mondo».
“Una nuova era di kosen-rufu nel mondo” è iniziata.
©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata