«Pensando al mio maestro, parlando del mio maestro, andai ovunque nel mondo», scrive Ikeda nel poema dedicato a Toda.
«Chi ha un maestro nella vita – scrive ancora Ikeda – è davvero fortunato. Il cammino di maestro e discepolo porta alla crescita e allo sviluppo personale. Forse chi non ha un mentore può sembrare libero ma, per mancanza di un solido modello su cui basarsi, trascorrerà la propria vita vagando senza un vero e proprio scopo» (da Giorno per giorno, 3 luglio).
Nel mese in cui la Soka Gakkai ricorda il giorno della relazione fra maestro e discepolo, (il 3 luglio è il giorno della scarcerazione di Toda avvenuta nel 1945 e dell’incarcerazione di Ikeda nel 1957) Il Nuovo Rinascimento dà voce a questa particolare relazione umana. Fra esperienze di vita e attività, un articolo che individua il segreto dello sviluppo della Soka Gakkai nella forza di questo vincolo, e una copertina, nella quale si affronta questo argomento visto dalla parte del discepolo, nasce un percorso con tanti spunti di riflessione.
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