Questo numero è dedicato al corso estivo nazionale che si è tenuto a Chianciano Terme dal 2 al 4 settembre. Tema portante del corso, analizzato da diverse angolature nei vari interventi, il principio di itai doshin, “diversi corpi, stessa mente”, a sottolineare l’importanza dell’unità per la crescita del movimento buddista in Italia. Non unità formale, ma ricerca da parte di ciascuno della “stessa mente del Budda”, il desiderio di Nichiren Daishonin: realizzare kosen-rufu per la felicità di ogni essere umano.
«Frequentando persone con idee diverse – ha spiegato il direttore Tamotsu Nakajima nel suo discorso di apertura – si può migliorare e si impara di più anche nel confronto diretto. Creare itai doshin con le persone che hanno idee diverse è difficile, ma non dimentichiamo mai che l’unità di “diversi corpi, stessa mente” è la chiave per realizzare kosen-rufu».
In primo piano al corso la Divisione giovani di cui sono stati presentati i nuovi responsabili.
Infine su questo numero appare, con la relativa spiegazione, la nuova traduzione del Gosho Il vero aspetto di tutti i fenomeni, fino a oggi conosciuto come “La vera entità della vita”, basata sulla comparazione del testo inglese apparso nei Writings of Nichiren Daishonin e del testo giapponese. Le differenze con la vecchia traduzione non si fermano al titolo, e nell’articolo a pag. 16 vengono approfondite le motivazioni delle scelte terminologiche.
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