Il 24 aprile, il presidente Ikeda si dimise da terzo presidente della Soka Gakkai per proteggere i membri dal clero della Nichiren Shoshu che voleva prendere il controllo dell’organizzazione e portarla alla rovina.
Il 3 maggio 1979, con la pennellata di un re leone, sensei scrisse la calligrafia “Grande montagna” con la dedica “Ai miei amici, prego che la loro fede rimanga irremovibile in mezzo alla tempesta”. Lo stesso giorno, dopo l’annuncio delle sue dimissioni, si recò al Centro culturale di Kanagawa a Yokohama dove determinò di alzarsi da solo e diffondere il Buddismo del Daishonin in tutto il mondo. Quasi quarant’anni dopo, dodici milioni di persone in 192 paesi e territori stanno praticando il Buddismo della SGI.
All’inizio di quest’anno, il giornale Seikyo pubblicava la prima puntata di “La grande montagna”, primo capitolo del volume 30 de La nuova rivoluzione umana.
Quando il presidente Ikeda cominciò a scrivere La nuova rivoluzione umana nel 1993, annunciò che il lavoro completo avrebbe contato trenta volumi e che questa sarebbe stata l’opera della sua vita.
«Sarà sicuramente una sfida estrema portarla a termine nel tempo che mi rimane da vivere» disse. «Tuttavia si può dire di essere vissuti veramente solo se si riesce a realizzare la propria personale missione» (prefazione, vol. 1, pag. V).
In questo numero, pubblichiamo le prime sei puntate del primo capitolo “La grande montagna” del vol. 30 de La nuova rivoluzione umana.
Buona lettura.