In questo numero, in occasione del 16 marzo, giorno di kosen-rufu, un In primo piano dedicato ai giovani e alle loro esperienze.
«Quale data felice,
il sedici marzo.
I nostri membri mai dimenticheranno
la storia di Soka
che vi è incisa.
Ha forza, quell’organizzazione che fa tesoro dei punti di riferimento decisivi della sua storia, perché è sempre percorsa da una fresca vitalità primaverile, che le permette di rinnovarsi e continuare a crescere, inattaccabile dai cambiamenti del tempo.
Il 16 marzo è la giornata in cui portare avanti lo spirito combattivo per realizzare kosen-rufu, in cui alzarsi con coraggio, orgogliosi come paladini di giustizia, in cui avviarsi verso la vittoria assoluta nella lotta condivisa di maestro e discepolo. […]
Quando giunse improvviso quel richiamo, seimila giovani si riunirono appassionati e senza esitazioni. Tutti i responsabili della Divisione giovani lavorarono con impegno insieme a me, uniti nel cuore e nella mente, per far sì che la cerimonia procedesse al meglio e senza incidenti. Questo è lo spirito della Gakkai che continua tutt’oggi, vitale come non mai. […] Nonostante si fosse impegnato in tal senso, il primo ministro giapponese alla fine non partecipò alla nostra riunione del 16 marzo e Toda ne fu amareggiato. Era proprio l’idea di invitarlo che aveva ispirato Toda: tenere una cerimonia che servisse da prova generale per kosen-rufu. […] Dopo la cerimonia del 16 marzo Toda mi fissò con uno sguardo intenso, gli occhi ardenti di luce sfavillante. Quindi mi disse: «Lottiamo!». Questo immortale grido del mio maestro è il battito stesso della mia vita. Per me ogni giorno è il 16 marzo, il giorno in cui ricomincio a lottare per kosen-rufu.
Maestro e discepolo,
indomiti come il monte Fuji,
avanzano vittoria dopo vittoria».
(NR, 371, 4)
Buona lettura.