Care lettrici e cari lettori, in questo numero de Il Nuovo Rinascimento abbiamo approfondito il tema del lavoro, aspetto della vita con cui ci confrontiamo – e a volte scontriamo – da varie angolazioni: quando il lavoro non c’è, oppure non corrisponde alle nostre aspettative e sogni, o diventa talmente centrale da assorbire tutta l’energia. Nell’intervista a pagina 15, Tamotsu Nakajima sottolinea l’importanza del Daimoku e dell’attività per gli altri per accumulare buona fortuna: «La buona fortuna è la sorgente della felicità. L’acqua di una sorgente non finisce mai di sgorgare. Se hai buona fortuna naturalmente la tua vita prospera in ogni aspetto e scorre verso la felicità».
Nel messaggio di Daisaku e Kaneko Ikeda per le riunioni donne e giovani donne si legge: «Tra coloro che abbracciano il Gohonzon nessuno sarà infelice. Ognuna di voi ha una grande missione: desidero che risplendiate ancora più intensamente nelle vostre comunità, nella famiglia e nel lavoro, come soli di felicità e vittoria, senza farvi sconfiggere da niente».
In qualunque situazione niente può impedirci di cambiare noi stessi, di fare la nostra rivoluzione umana. Da questo nasce un senso di libertà illimitato e possiamo vivere con questa convinzione espressa da sensei nel saggio a pagina 4: «”Sono un Bodhisattva della Terra!”. Quando ritorniamo a questo voto eterno dal tempo senza inizio possiamo trasformare tutto il karma negativo in missione. Proprio come il sole nascente tinge le nuvole scure di una sfumatura dorata, noi possiamo infrangere il muro delle nostre sofferenze e diffondere la luce della gioia».
Buona lettura e buona rivoluzione umana!
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