Come una fertile pioggia che bagna il terreno, il Daimoku richiama la natura di Budda presente in ogni essere vivente. «È il potere della nostra voce che recita Nam-myoho-renge-kyo a unire le nostre vite con la Legge mistica che pervade tutti i fenomeni dei tremila regni», scrive Daisaku Ikeda. Ricordare il 28 aprile 1253, la proclamazione di Nam-myoho-renge-kyo, diventa l’occasione per parlare nel Grandangolo della forza e del potere del Daimoku, un’energia da attivare per superare le avversità e trasformarle in occasioni di rivoluzione umana.
Questo numero propone quattro pagine in più del consueto per presentare un articolo del presidente della Soka Gakkai Minoru Harada sulla revisione di “Regole e regolamenti della Soka Gakkai”, e un approfondimento sul tema a cura del Dipartimento di studio della Soka Gakkai.
In questi articoli si legge che “non cambiano i fondamenti della pratica, anzi si riaffermano con decisione i princìpi del Buddismo di Nichiren: le basi essenziali sono sempre la pratica per sé e per gli altri davanti al Gohonzon, la rivoluzione umana e le attività per costruire la pace e la felicità di tutti”. Un’occasione per guardare anche alla storia recente del movimento che ventitré anni fa è passato dalla “richiesta di scioglimento” della Soka Gakkai per opera della Nichiren Shoshu, un momento che ha segnato una svolta di grande libertà nella nostra storia.
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