In una illusoria visione del tempo, una mela può maturare solo grazie allo scorrere lineare del tempo: le lancette dell’orologio avanzano e allo stesso modo procede la maturazione del frutto. Per il Buddismo questa è una visione parziale della vita che non tiene conto della potenzialità chimica della mela. «Allo stesso modo – scrive Barbara nel Grandangolo – non è il tempo che passa che ci cambierà, ma sarà la trasformazione concreta all’interno di noi stessi in questo istante, in relazione al nostro ambiente attuale a indirizzare la nostra vita». Un modo di intendere la vita che ognuno può fare proprio se riesce in quell’impresa, non sempre semplice, di «lasciare la mente aperta a possibilità che ancora non conosce». Uno sforzo che non rimarrà vano ma che ci aiuterà ad aprire nuovi orizzonti e a evitare di essere bloccati da una visione incompleta dell’esistenza.
Anche il messaggio basilare delle puntate della Nuova rivoluzione umana del capitolo “Vessillo della Legge” di cui prosegue la pubblicazione va in questa direzione. Daisaku Ikeda ricorda che «niente rimane invisibile davanti al Gohonzon» e che «alla luce della Legge di causa ed effetto, maggiore è lo sforzo che si compie per la Legge mistica, maggiore sarà la buona fortuna che si accumulerà nella propria esistenza».
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