«In Sicilia, eccoci: / l’isola sognata, dove perfetta / si tentò una forma di umana vita: / conviver tra diverse civiltà». Questo verso tratto dal poema che Daisaku Ikeda inviò nel 2000 alla Conferenza dei poeti del Mediterraneo ricorda il talento creativo di questa area.
Due contributi al corso della Sicilia sono diventati la colonna portante di questo numero: Nessun’isola è un’isola racconta l’esperienza dei membri che vivono e portano avanti le attività a Favignana, Pantelleria, Lampedusa e Lipari e che, proprio come recita il celebre verso di John Donne, non solo credono che nessun uomo sia un’isola, ma anche che le isole possano svilupparsi solo sentendosi parte di un “arcipelago”. Non per mafia è il commovente racconto di cosa è scattato nel cuore di chi fu testimone diretto dell’attentato a Borsellino. Proprio in quell’occasione venne fatta la promessa che la Sicilia iniziasse a essere conosciuta – e riconosciuta – sempre più “non per mafia”, ma per quei principi che sostengono la dignità della vita e che il Buddismo professa.
«Agire significa non aspettare che lo faccia qualcun altro ma portare avanti un dialogo per propagare la visione corretta della vita. Questa è l’essenza della pratica buddista», scrivono i responsabili della Divisione futuro. Fra maggio e giugno in tutta Italia si sono tenuti gli incontri della neonata Divisione per festeggiare il suo primo anno di vita sotto il motto “Agisci adesso, crea il tempo”.
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