Il 3 maggio 1960 il testimone della presidenza della Soka Gakkai passa dalle mani di Josei Toda a quelle del giovane Daisaku Ikeda.
Le mani che vediamo in copertina potrebbero essere quelle di Mattia, di cui abbiamo raccolto la straordinaria esperienza nel propagare il Buddismo, e di come, provando a seguire con spontaneità l’esempio offerto da Daisaku Ikeda, stia scoprendo giorno per giorno potenzialità prima inespresse.
Sono anche le mani dei ragazzi e delle ragazze del Lazio che hanno aperto i loro cuori per raccontarci, con disarmante sincerità, cosa sia per loro il legame con il presidente Ikeda. C’è chi definisce sensei un faro, chi lo rappresenta come un buon amico che insolitamente affida il futuro proprio a giovani e giovanissimi.
Sono le mani di ciascuno di noi, perché il movimento per la pace può progredire solo se si agisce per primi, senza aspettare che siano gli altri a farlo o senza cercare l’approvazione esterna.
E per essere ancora più vicini al messaggio diffuso da Daisaku Ikeda apriamo questo numero con due novità: “In primo piano”, che pubblica un suo articolo diffuso dall’agenzia di stampa internazionale IPS sul disarmo nucleare in Medio Oriente (e non solo) e “Sinfonia della vita”, una serie nella quale vengono presentate alcune fotografie scattate durante i viaggi accompagnate da estratti delle sue poesie.
Il 3 maggio 2012 immaginiamo di essere in molti a raccogliere il testimone e a darsi da fare in prima persona per contribuire allo sviluppo del movimento di pace della Soka Gakkai.
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