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Crescere insieme alla Divisione futuro - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:55

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Crescere insieme alla Divisione futuro

Ciascun rappresentante della nostra Divisione futuro è una torre preziosa della Legge mistica, ed è emerso con vigore ed entusiasmo proprio in quest’epoca, come “un gioiello di figlio”, per farsi carico della missione di kosen-rufu

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Ciascun rappresentante della nostra Divisione futuro è una torre preziosa della Legge mistica, ed è emerso con vigore ed entusiasmo proprio in quest’epoca, come “un gioiello di figlio”, per farsi carico della missione di kosen-rufu

Che il testimone di kosen-rufu passi ai “portatori della fiaccola della giustizia”! Dedichiamoci alla formazione di re leoni con la convinzione di ottenere un “blu più intenso dell’indaco” (RSND, 1, 547).

Crescete vigorosi!
Abbracciando con affetto e compassione
i preziosi messaggeri del futuro,
con un sorriso, vegliamo tutti insieme su di loro.
(Mosca, maggio 1994)

Quale meravigliosa speranza ci dona la nascita in questo mondo di una nuova vita! Nel mio cuore risuonano come un’eco le parole di Nichiren Daishonin che si rallegrava della nascita del figlio di un suo discepolo: «Tu darai alla luce un gioiello di figlio che erediterà il seme della propagazione del Sutra del Loto. Mi congratulo con te con tutto il cuore» (RSND, 1, 162).
Ciascun rappresentante della nostra Divisione futuro è una torre preziosa della Legge mistica, ed è emerso con vigore ed entusiasmo proprio in quest’epoca, come “un gioiello di figlio”, per farsi carico della missione di kosen-rufu.

Quando cominciai a lavorare presso la casa editrice del mio maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, avevo ventuno anni. Erano giornate molto dure e faticose, ma c’era un lavoro che trovavo immensamente piacevole e divertente: la redazione di una rivista per ragazzi! Mi dedicavo a quel lavoro con il desiderio che tutti i bambini e i ragazzi ricercassero la pace e la giustizia, che conducessero vite felici e appagate. Volendo trasmettere loro dei bei racconti con belle parole, con coraggio ed entusiasmo andai a incontrare scrittori tra i più autorevoli del Giappone esprimendo loro con grande sincerità i miei pensieri, ed essi acconsentirono a scrivere testi o pubblicazioni a puntate per la nostra rivista. Ricordo con nostalgia che una volta, poiché uno di loro non era riuscito a inviare entro il termine utile il suo manoscritto, sotto lo pseudonimo di Shin’ichiro Yamamoto scrissi un articolo biografico sul grande educatore Johann Heinrich Pestalozzi. Egli dichiara: «Non è forse una gioia indescrivibile vedere bambini e bambine che crescono e fanno sbocciare le loro potenzialità?». Concordavo pienamente con le sue considerazioni. E oggi sono davvero felice perché attraverso pubblicazioni quali il Mirai journal [Il giornale del futuro] e Shonen shojo kibo shinbun [Il giornale della speranza per le bambine e i bambini], posso continuare a intessere dialoghi cuore a cuore con questi preziosi, giovani compagni di fede. Tutte le volte che vedo i membri della Divisione futuro che “fanno sbocciare” la loro missione, sento il cuore esplodere di gioia.

Canti di speranza

Alla riunione dei responsabili di Centro di luglio, alcuni rappresentanti dei gruppi degli alunni delle elementari, delle medie e delle superiori hanno fatto risuonare chiari e freschi canti di speranza Soka sulle note di allegre esecuzioni musicali. Lo spettacolo che ognuno di loro aveva preparato sfidandosi più e più volte, chi nello studio, chi nelle attività extrascolastiche e chi nelle relazioni con i genitori, era davvero emozionante. Mi hanno riferito che c’erano ragazzi che avevano superato ostacoli e sofferenze come la malattia di familiari o episodi di bullismo a scuola, senza lasciarsi abbattere, grazie al coraggio e alla preghiera. Il coro ha intonato la canzone della Divisione futuro, Portatori della fiaccola della giustizia. Ne scrissi il testo a Okayama, nel luglio del 1978, mentre affrontavamo i primi conflitti con il clero della Nichiren Shoshu.

Anche tu, non arrenderti!
Un giorno, su questa strada
che insieme abbiamo promesso di percorrere,
vai e avanza con forza,
anche in mezzo alle tempeste,
alle bufere di neve…

Scrissi appositamente “anche tu”, e non semplicemente “tu”.
Giovani Melos! [il protagonista del romanzo Corri Melos di Osamu Dazai, n.d.t.]. Voi avete amici che affrontano le tempeste della vita con le vostre stesse aspirazioni. Avete madri e padri della Soka che corrono su strade irte di difficoltà e sofferenze con il desiderio di aprire per voi cammini su cui potrete avanzare. Avete persone che vegliano su di voi con ferma determinazione e pregano aspettando con gioia la vostra crescita e le vostre vittorie. Per tutte queste ragioni, non arrendetevi mai! Non dovete lasciarvi sconfiggere. Insieme ai vostri compagni di fede, ai vostri genitori, percorrete “anche voi”, fino in fondo, la via della giustizia!
Io vi ho dedicato questa canzone con tutti i pensieri e i desideri che serbo nel cuore.
I compagni della Divisione futuro di allora, che presero il testimone formulando questa promessa, oggi brillano come leader di kosen-rufu nella società.
Questo è il mese dello sviluppo dinamico della Divisione futuro. La chiave per il consolidamento dell’eterno progresso della Gakkai si trova senza alcun dubbio nel far crescere i membri della Divisione futuro. Sosteniamoli tutti insieme, il più possibile, nelle attività in cui si stanno mettendo alla prova e che sono ormai diventate una tradizione della Gakkai: il concorso di scrittura e messa in scena di copioni in inglese “E-1 Grand Prix”, i concorsi di composizione e commenti su libri scelti in giapponese, e la “Mostra della speranza” che espone disegni di bambini e bambine delle elementari.

Un punto fondamentale del­l’educazione umanistica è “apprendere insieme e crescere insieme”, più che insegnare unilateralmente, un concetto esposto precorrendo i tempi da Tsunesaburo Makiguchi, il padre dell’educazione Soka. Nel “giardino della Gakkai” i membri più anziani nella fede, insieme ai nuovi membri, stanno avanzando uniti e hanno accumulato la saggezza per far crescere le persone.
Per le “riunioni generali della famiglia Soka”, organizzate in diversi luoghi del Giappone, sono state ideate svariate forme di attività per permettere a genitori e figli di studiare insieme la storia della Soka Gakkai e il significato delle sue attività, in modo da approfondire tutti la loro fede. Colgo l’occasione per esprimere dal profondo del cuore il mio rispetto e la mia gratitudine, in particolare ai responsabili donne e uomini, ai giovani e agli studenti che dedicano il loro impegno alla formazione dei ragazzi della Divisione futuro, e a tutti coloro che dal Dipartimento educatori e dal Dipartimento internazionale stanno offrendo loro un prezioso sostegno.

Imperturbabili, nonostante le difficoltà

Oggi le attività svolte dalla Divisione futuro in tutto il mondo sono davvero sbalorditive. Anche gli atleti sotto i vent’anni che si stanno impegnando in vista dei Giochi olimpici e paraolimpici estivi di Tokyo del 2020, ci offrono spettacoli eccezionali. Inoltre, nel campo degli shogi [gioco giapponese simile agli scacchi, n.d.t.], uno studente delle scuole medie ha fatto scalpore in tutto il Giappone per il suo primato di vittorie consecutive. Toda amava molto gli shogi. Di tanto in tanto giocava anche con me. Ricordo bene il giorno in cui fu decisa la sospensione della pubblicazione della rivista per ragazzi e di altre testate per le quali lavoravo come caporedattore, nel caotico periodo di depressione economica del dopoguerra, quando l’impresa di Toda si era arenata. Come era solito fare, Toda invitò un cliente con cui era in rapporti amichevoli a fare una partita a shogi e si mise serenamente a giocare con lui. Di fronte al comportamento di quel “campione della vita” che rimaneva imperturbabile nonostante le avversità, anch’io determinai di non farmi mai turbare, qualunque cosa fosse accaduta, e di concentrarmi nella realizzazione di ciò che dovevo fare in quel momento.

Tra i vari pezzi degli shogi, il pedone (fu), finché non si muove rimarrà sempre un pedone. Ma se avanza, un passo dopo l’altro, e poi irrompe nell’area avversaria, viene “promosso” prendendo il nome di tokin e potrà muoversi come il generale oro (kin).
Anche la mossa del cavallo (keima) è molto interessante. Non muovendosi fino a quando arriva il momento cruciale e può bloccare gli attacchi dell’avversario. Ciascun pezzo degli shogi ha le sue caratteristiche. Non esistono pezzi insignificanti. Continuando a giocare e a competere, si possono manifestare grandi capacità innate.
La stessa cosa vale per gli individui.
Nel Buddismo si parla dei fiori del ciliegio, del prugno, del pesco e del susino selvatico, per spiegare che ogni individuo sviluppa il suo carattere e fa sbocciare le sue qualità personali.
Nel periodo in cui si fa parte della Divisione futuro, o in gioventù, si è molto sensibili e si tende a paragonarsi agli altri, rallegrandosi o preoccupandosi a seconda delle circostanze esterne. Ma non è assolutamente il caso di diventare pessimisti e perdersi d’animo. Infatti, nel momento in cui vive fino in fondo la propria vita, fedele al grande voto di kosen-rufu e abbracciando la Legge mistica, ciascun individuo potrà sicuramente e senza alcun rimpianto dischiudere le sue infinite e irripetibili capacità.

Un giardino ideale di “fiori umani”

Gli shogi risalgono a un antico gioco strategico da tavolo indiano (chaturanga), che venne introdotto in Cina e nell’Asia Orientale prendendo poi la forma degli attuali shogi in Giappone. La storia della diffusione del Buddismo verso Est, dall’India dove ebbe origine ai paesi dell’Asia orientale, è di grande interesse.
Recentemente duecento giovani Bodhisattva della Terra provenienti dall’India, dove la nostra organizzazione sta realizzando un notevole sviluppo, sono venuti in visita nel glorioso Kyushu, dove i membri realizzarono grandi vittorie agli albori del nostro movimento. Ad accoglierli ai meeting di scambio organizzati in vari luoghi della regione, con grandi sorrisi e canti di benvenuto, erano proprio i nostri energici e risoluti membri della Divisione futuro.
Nel giardino dei “fiori umani”, che trascende confini ed etnie, gli alberi di ciliegio, prugno, pesco e susino selvatico condividono le stesse aspirazioni e avanzano incoraggiandosi a vicenda, come una miniatura ideale di quella coesistenza pacifica degli individui auspicata dall’umanità. Trasmettiamo pieni di fiducia questa gioia, questa nobiltà d’animo e questa speranza ai giovani cittadini del mondo.

I cuori di genitori e figli sono in sintonia

Nichiren Daishonin scrive: «Ad esempio, quando un uccellino becca dall’interno il guscio dell’uovo, anche sua madre beccherà dall’esterno per romperlo, proprio nel punto in cui l’uccellino sta beccando. Questo perché i loro pensieri sono in reciproca sintonia» (Oko kikigaki, “Lezioni registrate”, GZ, 810). Nel momento in cui un genitore si impegna seriamente, al massimo delle sue forze, anche il figlio rispondendo alla sua preghiera, potrà rompere il guscio duro dell’uovo.
Nella dimensione profonda della vita i loro cuori entrano in sintonia.
La fede del genitore si trasmette sicuramente al figlio. Anche se ci vorrà tempo, anche se il figlio sembra prendere strade più lunghe, essa si trasmetterà assolutamente. Il genitore non deve cercare di mostrarsi diverso da ciò che, né avere paura di sbagliare. Basta che avanzi con gioia sul cammino che ha scelto senza mai abbandonare la sua convinzione. Questo comportamento è il regalo più prezioso che un genitore possa offrire a un figlio.

Tingendo più volte il colore blu che si ottiene dalla pianta dell’indaco, esso diventa più intenso e lucente.
Allo stesso modo dobbiamo far crescere i giovani compagni che sono i nostri successori, in modo che diventino ancora migliori, più ammirevoli di noi. Chi si occupa della loro crescita, deve credere fino in fondo nel principio secondo cui è possibile ottenere “un blu più intenso dell’indaco” (RSND, 1, 547).
I leoni possono essere allevati solo dai leoni.
«Crescere dei bambini è di per sé un lavoro per la pace», tale era la convinzione di Elise Boulding, pioniera degli studi sulla pace che mai dimenticherò.
Far risplendere la vita di un rappresentante della Divisione futuro equivale alla grande opera di costruzione della pace che rischiara la società globale con la luce della speranza.
Ben presto avrà inizio presso l’Università Soka, a Hachioji, il corso estivo della Divisione futuro. Anche in tanti altri paesi si stanno tenendo corsi molto significativi, in cui si riuniscono i ragazzi e le ragazze della Divisione futuro.
Durante il corso della Divisione futuro recentemente svoltosi in Italia, tutti insieme hanno studiato L’eredità della Legge fondamentale della vita, uno scritto del Daishonin che fu il tema di una lezione che un tempo tenni ai membri delle scuole superiori. La sessione di studio del recente corso Futuro in Italia, è stata tenuta da un responsabile europeo che aveva assistito a quella lezione in Giappone, insieme ai primi membri delle scuole superiori.
Ora, dopo mezzo secolo, una grande e rapida corrente per la formazione di persone di valore si sta espandendo in tutto il mondo, e la sua crescita procede simultaneamente a livello globale.
Incoraggiamo dunque i gioielli della Soka, i membri della Divisione futuro, che sono la speranza dell’umanità. Cresciamo tutti insieme a loro!
Avanziamo fieri di prendere parte alla solenne e nobile impresa di consolidare il flusso eterno di kosen-rufu, e trascorriamo un’estate appagante che ci possa fortificare, pensando prima di tutto alla salute!

Il principio di “emergere dalla Terra”
è racchiuso nella Divisione futuro.

Che gioia far crescere
nobili persone di valore
in ogni angolo del pianeta.

(1 agosto 2017)

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