Credere nell’infinito potere del Budda

Eccoci arrivati alla seconda metà di questo anno decisivo per tutti noi.
Ora è importante portare avanti fino in fondo ciò che abbiamo deciso con la determinazione di vincere assolutamente, basandoci su una preghiera forte e profonda e un’azione coraggiosa, senza fermarsi di fronte agli ostacoli e senza preoccuparsi se i risultati immediati non corrispondono alle nostre aspettative. Noi tendiamo a scoraggiarci facilmente quando ci ritroviamo ad affrontare delle difficoltà, ma è proprio in questi momenti che diventa fondamentale pregare con forza e agire con coraggio. Ciò che conta è continuare a impegnarsi fino a quando non si produce un reale cambiamento. Come scrive il presidente Ikeda: «In ogni impresa la perseveranza è la chiave del successo. Noi della Soka Gakkai abbiamo continuato a impegnarci per kosen-rufu, a volte con azioni apparentemente piccole e invisibili, con tenacia e sincera dedizione. Perciò abbiamo vinto. Come scriveva Gustave Flaubert “tutto risulta piacevole se ci si applica con perseveranza» (NR, 445, 3).
Per noi che pratichiamo il Buddismo di Nichiren Daishonin, una preghiera intensa e determinata è il punto di partenza per vincere qualsiasi sfida, per realizzare kosen-rufu e la felicità di tutte le persone, in accordo con il desiderio del Daishonin che scrive: «Oltre a mantenere una salda fede devi pregare senza risparmiare le forze. La mia determinazione [di salvarvi] non è affatto debole, ma tutto dipende dalla forza della fede di ciascuno» (La storia di Ohashi No Taro, RSND, 1, 606). Perciò dipende tutto da quanto crediamo nella forza della Buddità che esiste in noi e ci rende capaci di trasformare la nostra vita. È la nostra oscurità fondamentale che ci impedisce di credere nell’infinito potere del Budda che risiede nella vita di ciascuno e ci porta a ricercare sempre la felicità fuori di noi, creando così una condizione di ansia, dipendenza e sfiducia in noi stessi. Ricordiamoci sempre che ogni persona ha il diritto di diventare felice e che Nichiren ha lasciato il Gohonzon per la felicità di tutti, per questo è essenziale risvegliare la nostra fede, il “cuore che crede” e continuare ad agire con saggezza, mantenendo un fresco “spirito di ricerca” (kyu doshin in giapponese, letteralmente “cuore che cerca la strada per ottenere l’Illuminazione”). Questo “cuore che crede” ci spinge a impegnarci attivamente per kosen-rufu, facendo conoscere agli altri il Buddismo del Daishonin, con la convinzione che in esso risiede la chiave per diventare felici.
Inoltre, il presidente Ikeda nei suoi discorsi sottolinea sempre l’importanza di creare l’unità di itai doshin, per realizzare un grande sviluppo nel futuro. Così ha scritto nel messaggio per il 3 maggio: «Se siete determinati a unirvi qualunque cosa accada sia con il maestro che porta avanti kosen-rufu e sia con i compagni di fede, la vostra nazione e l’intera Europa continueranno a sperimentare un grande sviluppo. […] La mia amata SGI europea è un’organizzazione di persone che si rispettano reciprocamente e avanzano in armonia: questo è ciò che io desidero». Per avvicinarci sempre di più al cuore del nostro maestro, tutti noi dovremmo mettere in pratica queste parole, creando relazioni armoniose tra di noi e rispettando sempre il valore di ogni persona. In questo modo potremo realizzare più velocemente i nostri obiettivi e far progredire ulteriormente il nostro movimento per la pace.