Recitare un Daimoku pervaso dal voto per kosen-rufu con voce risonante di fiducia e coraggio, ci permette di superare persino il più rigido inverno delle avversità e far sbocciare un’intensa primavera di speranza
Nell’autunno del 1957, avvicinandosi alla realizzazione di 750.000 famiglie di praticanti, l’obiettivo di tutta la sua vita, il mio maestro Josei Toda, secondo presidente della Soka Gakkai, mi disse con profonda emozione: «Daisaku, vorrei tanto poter tornare con te nella città in cui sono nato! Se non posso andarci io, ti prego di farlo tu per me».
Di lì a poco partii per il mio primo viaggio nella regione dell’Hokuriku (ottobre 1957), animato dall’ardente desiderio del mio maestro di visitare il suo luogo natale. Ricordo che in quei giorni il viaggio da Tokyo a Kanazawa richiese dieci ore a bordo di un treno espresso. Fu il viaggio solitario di un discepolo, ma Toda mi accompagnava nel cuore.
In quell’occasione riuscii a incontrare e a dialogare con molti membri dell’Hokuriku, pieni di energia e dedizione, a Kanazawa, Takaoka, Toyama, città rinomate per la loro ricca storia e cultura, e per la grande bellezza dei paesaggi. Dopo una breve visita, tornai a Tokyo in treno, in vagone letto. Al mio arrivo riportai dettagliatamente a Toda il vigoroso impegno per kosen-rufu che risuonava nell’Hokuriku. Non dimenticherò mai il suo sorriso di felicità!
Nel 2017 saranno passati sessant’anni da quel viaggio. Sono molto lieto che i leader di kosen-rufu provenienti da otto paesi, condividendo il mio spirito, si siano recati nella regione natale del mio maestro, per partecipare a questa riunione.
Grazie di cuore ai membri provenienti da Stati Uniti, Argentina, Italia, Taiwan, India, Malesia, Singapore e Corea del Sud!
I miei adorati e preziosi compagni di fede dell’Hokuriku hanno compiuto straordinari progressi senza lasciarsi abbattere dai rigidi venti del Giappone settentrionale. Con i giovani in prima linea, ogni settore e gruppo ha promosso attivamente il nostro movimento di studio e si è impegnato per condividere il Buddismo con gli altri.
Congratulazioni per questa riunione generale della regione dell’Hokuriku, che celebra la vostra incomparabile vittoria, e per la riunione dei responsabili di Centro della Soka Gakkai! Con sincerità, perseveranza e con un profondo impegno nella fede, voi membri dell’Hokuriku avete fronteggiato ogni bufera e avversità. Compiendo sforzi costanti per contribuire alle vostre comunità e alla società intera, avete conquistato una fiducia ben radicata da parte di chi vi sta intorno e avete accumulato immensi tesori del cuore.
La luce della felicità e della pace originate dal profondo risveglio di Toda in prigione – che lo ha portato a concludere che la rivoluzione umana è la chiave ultima per realizzare una società pacifica e prospera per tutti – sta ora illuminando la sua regione natale. La prova concreta dell’immenso beneficio di cui godete, in accordo con il principio secondo cui «dove c’è una virtù invisibile, ci sarà una ricompensa visibile» (RSND, 1, 806), e la prosperità dell’Hokuriku brillano ancora più luminose. Guidati dai giovani, che hanno avuto uno sviluppo così ammirevole, dedichiamo tre evviva alla straordinaria vittoria della regione natale del mio maestro e della famiglia Soka in tutto il mondo!
Sono assolutamente certo che Nichiren Daishonin, il Budda dell’Ultimo giorno della Legge, sarebbe molto felice di questa riunione generale dell’Hokuriku.
Anche durante la sua vita ci furono discepoli capaci legati in qualche modo a questa regione. Sia Soya Kyoshin [uno dei principali discepoli del Daishonin, n.d.r.] che Ota Jomyo, paragonabili ai nostri membri della Divisione uomini di oggi, possedevano terre nella provincia di Etchu, corrispondente all’odierna prefettura di Toyama.
A quel tempo la provincia di Etchu era un noto Centro di cultura, con numerosi templi buddisti che ospitavano ampie biblioteche di sutra. Il Daishonin chiese a Soya e a Ota di dare una mano a raccogliere per lui copie di varie scritture (cfr. RSND, 2, 529). In una lettera a Soya Kyoshin, il Daishonin scrive: «Il Sutra del Loto offre un mezzo segreto per condurre tutti gli esseri viventi alla Buddità: esso vi conduce una persona del regno d’inferno, una del regno degli spiriti affamati e così via per ognuno dei nove regni dell’esistenza, aprendo così la strada del conseguimento della Buddità a tutti gli esseri viventi» (RSND, 1, 456).
Noi della Soka Gakkai, uniti dal legame di maestro e discepolo, abbiamo avviato la grande impresa di kosen-rufu, facendo nostro il voto del Daishonin di permettere a tutte le persone di conseguire l’Illuminazione.
Andando in mezzo alle persone comuni colpite da privazione e sofferenza, abbiamo assicurato loro che possono sicuramente diventare felici e manifestare la Buddità in questa esistenza, qualunque siano le loro attuali circostanze. Abbiamo aiutato innumerevoli individui in Giappone e nel mondo a realizzare incoraggianti storie di rivitalizzazione attraverso la rivoluzione umana. Tutti questi sforzi sono parte del nostro nobile movimento di trasformare fino in fondo il karma di tutta l’umanità.
In un’altra lettera a Soya Kyoshin, il Daishonin scrive: «Il nitrito dei cavalli bianchi è il suono delle nostre voci che recitano Nam-myoho-renge-kyo. Quando Brahma, Shakra, gli dèi del sole e della luna, i quattro re celesti e gli altri odono questo suono, com’è possibile che non assumano un colorito sano e brillino di luce splendente? Come possono mancare di proteggerci? Dobbiamo essere fermamente convinti di questo!» (RSND, 1, 880).
Recitare Nam-myoho-renge-kyo, la “più grande di tutte le gioie” (BS, 124, 54), rallegra e attiva le funzioni protettive dell’universo. Inoltre, il Daimoku che recitano i maestri e i discepoli uniti nel loro voto di realizzare kosen-rufu, è il ruggito del leone più nobile e potente del mondo. È il suono vibrante della giustizia e della pace, che disperde tutti i suoni dell’infelicità e della disperazione che alimentano apatia e causano divisioni nella società.
«Se viene l’inverno, può la primavera esser lontana?» (P. B. Shelley, Ode al vento dell’ovest). Recitare un Daimoku pervaso dal voto per kosen-rufu con voce risonante di fiducia e coraggio, ci permette di superare persino il più rigido inverno delle avversità e far sbocciare un’intensa primavera di speranza, colma di gioia e benessere per le nostre preziose comunità e per il nostro pianeta.
Siamo alle soglie dell’”Anno dello sviluppo dei giovani”. Possano le nostre giovani donne, simili ai fiori dell’universo che non si lasciano mai sconfiggere dal vento e dalla pioggia, espandere allegramente il meraviglioso sviluppo della loro solidarietà! E possano i giovani uomini, mai sconfitti da qualunque tempesta come i monti Tateyama e Hakusan, sviluppare una catena montuosa senza fine di persone di valore, campioni della Legge mistica!
Per concludere, vorrei offrire a tutti voi questa poesia:
Lo spirito di maestro e discepolo
risiede nelle nostre preghiere quotidiane
pervase dal voto per kosen-rufu.
Fate appello al potere del Budda
e trionfate senza fine.
In segno del nostro sincero apprezzamento rivolgiamo un grande applauso alla Divisione donne, che anche quest’anno ha lavorato intensamente per incoraggiare e sostenere la nostra famiglia Soka.
Grazie di cuore!
(5 dicembre 2016)