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Creare armonia tra l’ambiente e la collettività - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 08:10

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Creare armonia tra l’ambiente e la collettività

Per fare la differenza ci vuole impegno e così alcuni compagni di fede si sono attivati per ridare vita al Parco di Villa Ruspoli, a Firenze

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Poco lontano dal centro di Firenze, il parco di Villa Ruspoli è tornato a vivere grazie  all’iniziativa di un gruppo di membri della Soka Gakkai che si sono impegnati per realizzare un progetto pilota per la città fiorentina.
Il parco di Villa Ruspoli è un’area agricola di circa 3 ettari con 450 piante di ulivi che la Villa aveva donato alla città di Firenze. Nel corso degli anni però è stato trascurato e si trovava in una condizione di semiabbandono. 
Nel 2019 un gruppo di praticanti buddisti, insieme all’associazione Amici della Terra, ha deciso di adottare il parco dando vita a una serie di iniziative con lo scopo di coinvolgere le persone del territorio e trasmettere il senso della condivisione oltre che del legame con l’ambiente. 
Massimo Seravalli, portavoce del gruppo, racconta come è iniziata questa storia: 
«Per me, questo terreno agricolo celava un fascino esclusivo: proprio per la sua vicinanza con il centro della città, ho subito intravisto il potenziale per poter coinvolgere chiunque lo desiderasse. Recitando Daimoku insieme è emerso il desiderio di piantare alberi da frutta, per creare armonia fra ambiente e collettività. 
Il progetto è stato accolto con grande entusiasmo da parte di molti compagni di fede: Alessandro, Marco, Franco, Paolo, Maurizio, Bruna, Roberto, Stefania, Gloria e molti altri che si sono uniti all’iniziativa di adottare un albero col proprio nome. 
Abbiamo creato un gruppo meraviglioso: persone che non avevano mai preso una vanga in mano hanno imparato a potare gli ulivi, a concimare la terra, a impostare un impianto idraulico per annaffiare e fino a oggi siamo riusciti a piantare ottanta alberi da frutto, oltre a molti alberi da fusto tra cui un ginko biloba, figlio dell’albero che si trova al Centro culturale di Firenze. 
Intorno a tutto questo sono sbocciate varie iniziative: una festa medievale, corsi di ecologia, di danzaterapia e altre ancora; abbiamo anche organizzato nel parco degli incontri, qualche zadankai e riunioni di studio e tante occasioni di dialogo».
«Siamo fieri – aggiunge Alessandro Mazzoni – di essere riusciti a costruire e coltivare un orto con erbe aromatiche, zucche, e altri tipi di piante e di ortaggi a cui tutti possono accedere. Soltanto le olive ci servono per autofinanziarci. Questo era e rimane un parco comunale, gestito dall’associazione Amici della Terra di cui noi facciamo parte, ed è aperto a tutti. L’estate scorsa, ad esempio, abbiamo fatto dei pic-nic e delle cene allietati da un piccolo complesso musicale. Abbiamo in progetto di creare nel parco spazi da dedicare ad attività ludiche, organizzare eventi culturali con musica dal vivo, e infine estendere questo programma ad altre aree verdi della città. Vogliamo diventare un esempio di gestione del parco, un modello pilota anche per altri luoghi, per promuovere la cultura, l’ecologia e l’umanesimo in tutte le sue forme».
Il nobile scopo di portare benessere alla comunità contribuendo a migliorare le condizioni ambientali e diffondendo l’arte della felicità, non è passato inosservato. Ultimamente il gruppo dei compagni di fede e attivisti ambientali è stato convocato dall’assessore all’ambiente del Comune di Firenze per valutare l’ipotesi di estendere l’iniziativa ad altri parchi. Questo ha riempito di gioia i trenta componenti del gruppo, consapevoli che ci vorrà tanta forza vitale, tanto Daimoku e tanto coraggio… e soprattutto tante nuove braccia per accogliere un progetto così bello!

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