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Costruiamo fondamenta incrollabili per la felicità e la pace dell’intera umanità - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:32

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Costruiamo fondamenta incrollabili per la felicità e la pace dell’intera umanità

Daisaku Ikeda

dal Seikyo Shimbun, 28 dicembre 2022

In questo saggio, pubblicato sul Seikyo Shimbun del 28 dicembre 2022, il maestro Ikeda afferma: «La Legge mistica ha il potere di cambiare le cose in meglio, nel modo più assoluto. In effetti, è proprio per questo che pratichiamo il Buddismo di Nichiren Daishonin. Nel nuovo anno mettiamo nuovamente in pratica questa convinzione e scriviamo un’altra pagina vittoriosa nella storia della nostra personale rivoluzione umana!»

Daisaku e Kaneko Ikeda, Tokyo, dicembre 2005
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Trasformare la sofferenza in gioia

Alla riunione dei responsabili di centro tenutasi il 12 novembre 2022 per celebrare l’anniversario della fondazione della Soka Gakkai, l’orchestra di fiati Soka Gloria e l’orchestra di fiati del Kansai hanno eseguito un’emozionante performance del quarto movimento della Sinfonia numero 5 di Beethoven.
Questa sinfonia, che incoraggia ad aprirsi un varco nella sofferenza fino a raggiungere la gioia, è stata una delle grandi opere che ho ascoltato da giovane sul mio grammofono a manovella, così tanto da consumare il disco.
All’epoca le attività del mio maestro Josei Toda erano in gravi difficoltà e io ero malato di tubercolosi. Tuttavia, le potenti note della musica di Beethoven scossero il mio spirito nel profondo e mi incoraggiarono a superare quell’inverno di difficoltà e ad aprire le porte alla gioiosa primavera del trionfo di maestro e discepolo. 
È noto che la vita di Beethoven fu caratterizzata da una serie di prove e difficoltà. Eppure, egli andava fiero della sua missione di compositore costretto a lottare contro un destino crudele. In una lettera scritta nel dicembre del 1822, esattamente duecento anni fa, dichiarò: «Beethoven può comporre musica […] ma non può fare nient’altro sulla terra».
Questa lettera risale più o meno al periodo in cui era impegnato nella composizione della sua Nona Sinfonia, che include la celebre sezione corale intitolata Inno alla gioia.
Questo suo dono all’umanità, che smuove gli animi e li ispira, non è nato da una vita di agi e comodità, bensì da un’intensa battaglia contro i venti delle avversità e da una determinazione incrollabile.
La vita è piena di alti e bassi. Non vi è mai fine ai timori per il futuro e alle sofferenze derivanti da malattie, problemi sul lavoro, rapporti conflittuali con i nostri familiari o con gli altri. 
Tuttavia, l’importante è avere fiducia che le difficoltà che stiamo affrontando in questo momento hanno un profondo significato per la nostra vita. Finché manteniamo una forte determinazione, un forte ichinen nella fede, possiamo sicuramente trasformare il karma in missione.
Animato da una grande compassione per i compagni di fede, Toda Sensei disse: 

«Se avete dei problemi, dedicatevi con tutte le forze alla pratica buddista per un anno. È assolutamente impossibile che l’anno prossimo a quest’ora la situazione non sia cambiata»

La Legge mistica ha il potere di cambiare le cose in meglio, nel modo più assoluto. In effetti, è proprio per questo che pratichiamo il Buddismo di Nichiren Daishonin. Nel nuovo anno che è alle porte, mettiamo nuovamente in pratica questa convinzione e scriviamo un’altra pagina vittoriosa nella storia della nostra personale rivoluzione umana!

Costruiamo solide fondamenta e continuiamo ad andare avanti

Una volta il mio maestro diede questo consiglio ai responsabili: 

«Viviamo in tempi turbolenti, in un’epoca cruciale. Coloro che costruiscono solide fondamenta avranno successo. Questa è una regola immutabile»

«Basta una sola persona per accendere un interruttore della luce; e con quell’azione tutti gli altri che si trovano nella stanza vengono illuminati. Lo stesso accade quando una sola persona pratica il Buddismo di Nichiren Daishonin in una famiglia»

In un Gosho il Daishonin cita il proverbio:

«Uno è la madre di diecimila» (Conversazione tra un santo e un uomo non illuminato, RSND, 1, 117). 

La luce della fortuna e dei benefici di un singolo individuo dalla fede salda illuminerà tutta la sua famiglia e coloro con cui condivide un legame. Ecco perché è così importante offrire il più caloroso incoraggiamento a ogni persona che abbiamo di fronte.
Lo stesso Nichiren Daishonin, dopo essersi trasferito sul Monte Minobu, si impegnò in dialoghi colmi di umanità con le persone anziane che vivevano nel suo vicinato, parlando di cose della vita quotidiana, compreso il freddo senza precedenti che si era abbattuto nella zona in quel periodo (cfr. RSND, 2, 758). Seguendo il suo esempio, facciamo nostra la sua premura nei confronti dei vicini e di coloro che facevano parte della sua comunità.
Anch’io mi sono sempre impegnato nel promuovere l’amicizia salutando i vicini e visitando i negozi del quartiere di Shinanomachi, dove si trova la sede centrale della Soka Gakkai. 
Allo stesso modo, ho un bellissimo ricordo di quando ebbi l’occasione di salutare calorosamente i vicini del Centro culturale di Tachikawa, a Tokyo, del Centro culturale di Kanagawa, a Yokohama, e di molte altre strutture in Giappone.

Avanziamo con gioia

Settant’anni fa, a una riunione generale tenutasi alla fine del 1952, Toda Sensei dichiarò: 

«Perché siamo nati come esseri umani? Per godere a pieno della vita»

«I dolci hanno bisogno di un pizzico di sale affinché la loro dolcezza venga esaltata. Allo stesso modo, senza un pizzico di difficoltà, non possiamo sperimentare la vera felicità»

Pertanto, anche se a volte vi sembra che ci sia troppo sale nella vostra vita, un giorno tutto questo diventerà un ricordo che assaporerete al meglio. Nel 1952 scrissi nel mio diario: 

«Negli affari, nelle rivoluzioni, nel lavoro, nella politica, nell’educazione o nella scienza, qualunque sia l’età e gli sforzi che si stanno compiendo, non si può conseguire nessuna vittoria senza il sostegno dei giovani. La chiave di ogni battaglia, ciò che determina la vittoria o la sconfitta, dipende dalla nostra alleanza o dalla nostra inimicizia con i giovani» (Diario giovanile, Esperia, 203)

Quando l’anno successivo fui nominato responsabile della prima squadra del Gruppo giovani uomini, mi impegnai insieme ai miei compagni di fede, giovani Bodhisattva della Terra, con la ferma determinazione di espandere ampiamente la nostra rete di giovani.
A breve si alzerà il sipario dell’Anno dei giovani e del trionfo. 
La parola giapponese per “trionfo”, gaika, significa canto di vittoria. Il primo carattere gai sta per “grida di vittoria” oppure “gioire”. Quando vinciamo, un canto gioioso emerge dal profondo del nostro essere. Un nuovo e glorioso canto di trionfo possa risuonare nei vostri cuori! 
Con gioia ed entusiasmo, facciamo risuonare le nostre voci di coraggio, speranza e saggezza!

Foto di Daisaku Ikeda, Tokyo, dicembre 2022

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