In queste pagine offriamo alcuni spunti per lo zadankai tra cui scegliere per stimolare il desiderio di sperimentare la pratica buddista e lo scambio di esperienze. Inviate i vostri suggerimenti a: nuovo.rinascimento@sgi-italia.org
«Per il Buddismo, la vera libertà è correlata alla condizione vitale. Chi ha una vasta condizione vitale è libero anche se è rinchiuso nella più angusta delle prigioni»
Daisaku Ikeda
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Cosa si legge nel Gosho:
«Se vuoi liberarti dalle sofferenze di nascita e morte che sopporti dal tempo senza inizio e ottenere sicuramente la suprema Illuminazione in questa esistenza, devi cogliere la mistica verità che è originariamente inerente a tutti gli esseri viventi. Questa verità è Myoho-renge-kyo».
da Il conseguimento della Buddità in questa esistenza (RSND, 1, 3)
Daisaku Ikeda commenta:
NR, 334, 20
Il temine libertà indica uno stato di autonomia caratterizzato dall’assenza di costrizioni o di limitazioni, o anche di impedimenti, restrizioni. In senso negativo l’eccesso di libertà può portare a una mancanza di controllo o di ritegno fino alla totale perdita di rispetto per sé e per gli altri. Nel Buddismo si intende per libertà quell’emancipazione dai vincoli formati dal karma che costringono l’individuo in dinamiche forzate e che impediscono alla Buddità di manifestarsi nella sua pienezza, liberamente, appunto. Ecco perché, in antitesi, è possibile concepire la definizione “Budda di assoluta libertà”.
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Un atteggiamento attivo per sfidare le circostanze
D. Ikeda, Sfide e visioni per il futuro, esperia, pagg. 53
La vera libertà dipende da ciò a cui decidete di dedicarvi con tutto il vostro cuore. Non significa oziare tutto il tempo senza avere nulla da fare, né spendere denaro a fiumi, né avere tutto il tempo libero del mondo, né prendersi lunghe vacanze. Fare solo ciò che ci piace non è libertà, ma autoindulgenza.
La vera libertà sta nella sfida incessante a svilupparsi, a raggiungere gli obiettivi che si sono scelti. Questo sentiero è lastricato dell’oro splendente della libertà. […]
Tutto dipende dalla vostra personale filosofia e dalla vostra saggezza. Se siete passivi, vi sentirete intrappolati e infelici anche nel più libero degli ambienti, ma se avete un atteggiamento attivo e sfidate le circostanze, sarete liberi a prescindere da quanto possa essere restrittiva la vostra situazione.
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La libertà esiste nell’autocontrollo
D. Ikeda, Sfide e visioni per il futuro, esperia, pag. 60
Nella società umana ci sono delle regole e un ordine strutturato, all’interno del quale viviamo e lavoriamo. Ci sono un senso, una direzione e uno scopo. Ciò è evidente anche nel regno della natura. Il sole sorge all’alba e tramonta al crepuscolo. Le stelle brillano di notte. Ogni cosa ha il proprio ruolo, e segue un certo ritmo e un certo ordine. […] Ci sono tanti tipi di qualità che possono contribuire a farci sentire liberi: le capacità intellettuali, la buona salute, la resistenza fisica, la forza mentale ed emotiva, la capacità di prendervi cura di voi stessi e di mantenervi economicamente. Ma la qualità più importante di tutte è la condizione spirituale, lo stato della propria mente.
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Sfuggire le responsabilità non è libertà
Siete liberi di farlo, ovviamente. Esiste la libertà di sfuggire alle responsabilità. Ma è una libertà piccola e meschina, che porta a diventare impotenti, deboli e totalmente insoddisfatti, e il cui unico risultato è una vita di continue difficoltà. Accanto a questa piccola libertà, invece, esiste una libertà molto più grande.
Solo perfezionandovi attraverso continue difficoltà potete forgiare un io brillante come una gemma. Una volta sviluppato un tale stato di vita, nulla più vi preoccuperà. Sarete liberi. Sarete vittoriosi. Affrontare sfide difficili è di per sé un’immensa libertà.
[…] La libertà è una cosa relativa. Nella vita reale è impossibile che tutto vada sempre come desideriamo. Di fatto, se non fosse per i vari limiti e ostacoli che la vita ci mette di fronte, probabilmente non apprezzeremmo ciò che significa essere liberi, allo stesso modo in cui gli aerei non possono volare nel vuoto e hanno invece bisogno della resistenza dell’aria per stare in quota. Viceversa, se non cercassimo la libertà, non sapremmo cosa vuol dire non essere liberi.
Potete scansare il duro lavoro e gli sforzi, dichiarandovi uno spirito libero, ma non potete sfuggire a voi stessi, alla vostra debolezza, alla vostra personalità e al vostro destino. […]
La fede nel Buddismo ci permette di usare il nostro karma e le sofferenze di nascita, invecchiamento, malattia e morte come trampolini per la felicità. Lo scopo della fede è forgiare questo tipo di io. La fede ci consente di ottenere uno stato di insuperata libertà. […] La libertà e la mancanza di libertà sono le due facce della stessa medaglia. Può sembrare che le persone più impegnate subiscano le maggiori restrizioni, ma spesso godono invece della più ampia libertà.
La libertà non si misura in termini di tempo. La quantità di tempo libero di cui disponiamo non ha alcun rapporto con la quantità di “libertà” di cui godiamo. Ciò che conta è quel che facciamo del nostro tempo.
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Un proclama di libertà
D. Ikeda, BS, 145, 34
Nel Gosho La scelta del tempo il Daishonin afferma: «Anche se, poiché sono nato nel dominio del governante, sembra che io lo segua nelle azioni, non lo seguirò mai nel mio cuore» (RSND, 1, 520). Queste parole, fra l’altro, sono state inserite nella pubblicazione dell’UNESCO dal titolo Diritto di nascita dell’uomo, una raccolta di aforismi sui diritti umani realizzata in occasione del ventesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani (1968).
Questo indomito proclama di libertà spirituale simboleggia il cuore stesso del Daishonin che combatté instancabilmente per la felicità delle persone contro la natura demoniaca delle autorità. […] Il cuore di coloro che sono illuminati alla suprema verità della Legge mistica non può essere controllato nemmeno dalla più potente autorità secolare. Anche se per un certo periodo può sembrare che il loro spirito sia incatenato e oppresso dal potere, essi continuano l’incessante battaglia interiore che alla fine spezzerà tutte le catene e permetterà loro di conseguire una brillante vittoria spirituale in questo mondo. Questo trionfo della dignità umana e della sacralità della vita è ciò che condurrà alla realizzazione di una terra prospera e pacifica basata sull’insegnamento corretto.
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Liberi, noi e gli altri
D. Ikeda, Sfide e visioni per il futuro, esperia, pagg. 66-68
La vita è una lotta. Viviamo in un mondo duro. La libertà non si acquista restando indolenti o passivi. Che ci piaccia o no, il nostro è un mondo estremamente competitivo.
Ovviamente tutte le persone sono essenzialmente uguali, e tutte meritano eguali opportunità di libertà e felicità. Questo è lo spirito della Carta delle Nazioni Unite e della Dichiarazione universale dei diritti umani, ed è anche lo spirito del Buddismo. […] Non possiamo godere di vera libertà se non sono liberi anche tutti gli altri.
Nel mondo d’oggi, di gran lunga troppe persone sono incatenate dalla povertà, dall’oppressione, dalla paura e dall’ignoranza; troppe persone sono private della loro libertà dalla guerra e dalla discriminazione. Chi si alza a combattere per la libertà di tutte queste persone è veramente libero. Vorrei che tutti voi diventaste individui di questo genere. Perciò è importante che affrontiate con coraggio i compiti che vi stanno davanti, e li portiate a termine con successo. Allora, proprio come un albero che cresce, fiorisce e fruttifica estendendo le sue radici in profondità e protendendo i suoi rami verso il cielo, arriverete naturalmente a godere di una libertà sempre più grande.