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Cosa si intende per rispetto di ogni essere vivente, nello specifico quando parliamo di piante, animali e del nostro ecosistema? - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 07:04

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Cosa si intende per rispetto di ogni essere vivente, nello specifico quando parliamo di piante, animali e del nostro ecosistema?

Risposta a cura della redazione

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Il Buddismo afferma che il valore più alto da assumere come metro universale è il rispetto per la dignità della vita. Ed è importante non limitare la parola “vita” alla sola categoria degli esseri umani. Nel libro La saggezza del Sutra del Loto il maestro Ikeda scrive:

«Anche le più piccole porzioni di materia sono entità della vita universale. In questo senso è perfettamente chiaro che la natura non è qualcosa che gli esseri umani possono usare e sfruttare a loro piacimento. La natura e l’umanità sono sia le parti sia l’intero della vita universale: sono inseparabili. Distruggere il mondo naturale significa distruggere anche la vita umana» (La saggezza del Sutra del Loto, 1, 194)

Il Buddismo interpreta la natura e tutto l’universo come un’unica grande entità di vita cosmica, in cui gli esseri umani e qualsiasi altra forma di vita sono collegati in una rete di armoniose relazioni di interdipendenza che servono a sostenere la vita. In questa ottica, non esiste un bene più prezioso della vita stessa.
Gli esseri umani hanno la responsabilità di proteggere l’ambiente naturale, a partire da una sempre maggiore consapevolezza del fatto che ogni nostra abitudine e ogni nostra scelta ha un impatto diretto sull’ambiente nel quale viviamo. A tal fine è necessario percepire l’importanza della dignità inalienabile della vita e riflettere su come possiamo trattare con cura e attenzione il nostro ecosistema, che include naturalmente anche le piante e gli animali. 
Sulla base di questa riflessione, ognuno può ripensare le priorità, i valori e le convinzioni su cui fonda le proprie abitudini. Questo tipo di consapevolezza è sempre più diffusa e sta portando a mettere in discussione gli attuali modelli di produzione e consumo su cui si basa la nostra società, che sono tra le cause principali del degrado ambientale, dell’inquinamento, dell’esaurimento delle risorse naturali e dell’estinzione di numerose specie.

Il maestro Ikeda scrive nella sua Proposta per l’ambiente del 2012:

«È fondamentale trovare una prospettiva da cui poter percepire l’impatto delle proprie azioni e sentire che si stanno compiendo progressi concreti nella trasformazione della realtà. Questo, secondo la mia opinione, è il ruolo della comunità locale» (BS, 154)

Attraverso la pratica buddista quotidiana ci risvegliamo all’incommensurabile valore della vita e, sulla base di questo risveglio, iniziamo naturalmente a cambiare il nostro comportamento, prendendo le distanze da azioni che degraderebbero la nostra e l’altrui umanità.
Il Buddismo incoraggia ogni individuo a generare onde di cambiamento nella comunità, e indica che questa è la strada per realizzare l’obiettivo di una società globale sostenibile in cui la dignità della vita sia riconosciuta come valore fondamentale.

Lo scopo delle attività della SGI è dare avvio a una riforma a livello individuale chiamata “rivoluzione umana”, che porterà al fiorire di una società basata su una filosofia universale di rispetto verso tutte le forme di vita e verso l’intero pianeta. Un rispetto che nasce in primo luogo dal rispetto verso se stessi.

Più che determinare una regola da imporre a tutti, il Buddismo incoraggia a giungere a una visione “illuminata” riguardo a ogni fenomeno e a ogni aspetto della vita quotidiana e della società. Una visione sulla base della quale si sviluppa in modo naturale la consapevolezza della pari dignità della vita di tutti gli altri esseri viventi e si agisce per creare una società più giusta e sostenibile. 
Anche se è difficile credere che le nostre scelte individuali possano davvero avere un’influenza a livello globale, l’azione più importante che possiamo fare a livello personale per migliorare la società e proteggere l’ambiente di cui siamo parte è trasformare noi stessi per non essere più dominati dalla collera, dall’avidità e dalla paura. Il presidente Ikeda scrive (NR, 767):

«Quando un singolo individuo
fa risplendere nella sua vita
il sole della speranza,
la sua luce brillante
renderà sicuramente possibile
una grande trasformazione,
mentre illumina la propria famiglia,
la comunità e la società intera» 

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