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Cosa fa la SGI per costruire ponti nel mondo? - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 14:29

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Cosa fa la SGI per costruire ponti nel mondo?

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È una domanda ricorrente da parte dei nostri lettori e nelle riunioni locali, per questo ci siamo “fatti carico” di trovare una risposta e… ne abbiamo trovate moltissime!
Nel sito www.sgi.org è presente una sezione notizie (news) che riporta le attività più importanti svolte nei 192 paesi e territori in cui è presente la Soka Gakkai Internazionale.
Già anche solo scorrendo l’indice tematico in base al quale queste notizie sono raggruppate ci si può fare un’idea degli ambiti in cui i compagni di fede da ogni parte del mondo si impegnano quotidiamente: Pace e disarmo, Sviluppo sostenibile, Diritti umani, Attività umanitarie, Attività interreligiose, Cultura, Istruzione e, ovviamente, Buddismo.
Abbiamo scorso quindi le notizie sezione per sezione e, senza pretesa di completezza, ne riportiamo alcune che, per rilievo internazionale e/o per apertura verso la società civile, ci pare che diano conto di quanto si è fatto e, perché no, di quanto si può fare anche nel nostro paese

Pace e disarmo / Un musical alle Hawaii per dare speranza ai giovani

Fra gennaio e febbraio il Comitato internazionale artisti per la pace della SGI statunitense (ICAP, vedi NR, 420, 24) ha presentato uno spettacolo interattivo in diverse scuole superiori nelle isole Hawaii coinvolgendo più di milletrecento studenti con l’obiettivo di incoraggiare i giovani a fare scelte positive per contrastare la violenza. Dopo la messa in scena di un breve musical intitolato Io scelgo dove si racconta che ognuno ha il potere di scegliere, di parlare apertamente quando ha subito un torto, di prendersi cura degli altri e di essere coraggiosi quando si affronta la pressione dei coetanei, dubbi su di sé, depressione e abusi fisici, gli artisti hanno dato vita a momenti di dialogo condividendo con gli studenti anche esperienze vissute in prima persona. La mostra “Victory Over Violence”, che dal 1999 combatte le cause della violenza giovanile, completava il messaggio offerto con gli spettacoli.

Pace e disarmo / “Donne e una cultura di pace”, un forum in Giappone

Il 27 febbraio il Centro internazionale Soka delle donne ha ospitato a Tokyo il forum intitolato “Donne e una cultura di pace” organizzato dal Comitato delle donne per la pace della Soka Gakkai. L’evento si è tenuto in occasione del decimo anniversario della risoluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sul rapporto fra donne, pace e sicurezza e per ricordare la giornata internazionale delle donne istituita dall’ONU (8 marzo). Nel messaggio inviato dall’ex segretario generale Chowdhury si legge: «La pace sostenibile è inseparabile dall’uguaglianza tra donne e uomini. Negli anni a venire, le donne avranno e dovranno giocare un ruolo molto più significativo e sostanziale nel realizzare una transizione da una cultura di violenza a una di pace. Non dobbiamo dimenticare che quando le donne sono emarginate, c’è poco margine per una società pacifica, democratica e partecipativa». A questa iniziativa l’8 settembre è seguito un simposio per valutare l’effettivo impatto attuale del ruolo femminile nella gestione politica e nella risoluzione dei conflitti.

Pace e disarmo / Inaugurata a Vienna la mostra SGI sul disarmo

“Da una cultura di violenza a una cultura di pace: trasformare lo spirito umano”: questo il titolo della mostra promossa dalla SGI sul disarmo nucleare, e sostenuta dal comitato di pace viennese delle ONG, inaugurata il 4 ottobre presso la rotonda del Centro internazionale ONU di Vienna.
Il direttore dell’UNIS (servizio informazioni delle Nazioni unite), Maher Nasser, ha sottolineato l’importanza di allestire una mostra del genere nella stessa città che ospita anche agenzie come l’IAEA (energia atomica) e la CTBTO (messa al bando dei test nucleari).
Il vicepresidente Hiromasa Ikeda ha letto un messaggio di Daisaku Ikeda, presidente della Soka Gakkai Internazionale, nel quale egli constata che il raggiungimento di un mondo libero dalle armi nucleari è un obiettivo di proporzioni difficili da immaginare; proprio per questa ragione esso deve essere intrapreso come iniziativa globale e ha sottolineato ancora che la SGI ha concentrato i suoi sforzi nello “stimolare quella mentalità collettiva che, consciamente o inconsciamente, accetta l’esistenza delle armi nucleari”.
Ana Maria Cetto, vice direttore generale e responsabile del Dipartimento della Cooperazione Tecnica della IAEA ha evidenziato il punto centrale della mostra, che affronta l’apatia e la costruzione della sicurezza umana, affermando che è anche sua convinzione il principio che garantire la sicurezza umana è la chiave per assicurare la pace mondiale.

Pace e disarmo / Due milioni di firme per un mondo libero dalle armi nucleari

New York, Centro culturale – L’11 maggio sono state consegnate 2.276.167 firme a favore dell’adozione di una Convenzione per le armi nucleari all’ambasciatore Leslie B. Gatan e all’Alto rappresentante per la questione del disarmo dell’ONU Sergio Duarte. Le firme, raccolte fra gennaio e marzo dai giovani della Soka Gakkai in Giappone, sono state consegnate da Kenji Shiratsuchi, responsabile del comitato giovanile della pace che ha commentato: «Ognuna di queste firme rappresenta l’impegno e il coinvolgimento sincero di un giovane. Vi esortiamo ad aprire il dibattito sulla Convenzione per le armi nucleari il prima possibile».
Anche Daisaku Ikeda, presidente della SGI, ha parlato in un messaggio del significato di queste firme: esse rappresentano importanti dialoghi per la pace e simboleggiano l’immenso potere nascosto nell’esistenza delle persone comuni.
L’ambasciatore Duarte ha espresso il suo apprezzamento per il forte sostegno della SGI in questa attività sul disarmo e ha affermato che l’ampio sostegno della società civile è la base più forte per qualsiasi futura iniziativa in questo senso.

Dialogo interreligioso / La SGI Singapore promuove il dialogo interreligioso

Il 2 maggio la SGI Singapore ha tenuto l’evento inaugurale per la serie di lezioni aperte al pubblico intitolata “Vivere il Buddismo” presso la sede della OnePeople.sg, un’organizzazione che si occupa di promuovere l’armonia razziale a Singapore. La SGI di Singapore ha tenuto una conferenza di apertura dal titolo “Trasformare le crisi: rafforzare se stessi attraverso l’automiglioramento”, basata sul concetto buddista dei “dieci fattori”. All’incontro erano presenti rappresentanti cristiani, islamici e buddisti dell’Associazione Kadhampa.
Precedentemente, il 24 aprile due giovani della SGI-Singapore hanno partecipato al dialogo interreligioso “Esplorazione nella fede” tenutosi presso la sede della Biblioteca buddista (nella foto a pagina 23). Il giorno seguente la delegazione dell’Associazione Buddista Kadhampa ha visitato la sede della SGI Singapore per rafforzare i legami tra le varie scuole.

Dialogo interreligioso / Conferenza interreligiosa a Cuba

Dal 5 all’8 luglio, il direttore generale della SGI Messico Roberto Rios e il direttore generale della SGI Cuba Joannet Delgado de la Guardia hanno partecipato alla sesta edizione della Conferenza internazionale sugli studi socio-religiosi realizzata dal Centro di ricerca per la psicologia e sociologia, un’affiliata del Ministero della scienza, tecnologia e ambiente alla Havana. Centocinquanta professori e studiosi di religioni hanno partecipato alla conferenza il cui tema principale verteva sul ruolo della religione come fattore unificante all’interno della diversità di valori e culture nella società moderna.

Attività umanitarie / Aiuti alla popolazione terremotata di Haiti

Il 10 febbraio la SGI tailandese ha donato oltre trentottomila dollari per sostenere le attività di ripristino in Haiti dopo la devastazione causata dal terremoto agli inizi di gennaio. La donazione è stata consegnata al ministro della Cultura Teera Slukpetch che ha spiegato che essa verrà inclusa nel fondo per aiutare le vittime di Haiti istituito dal governo tailandese. Altre organizzazioni della SGI hanno inviato sostegno alla popolazione, fra le quali l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai.

Diritti umani / I giovani Islandesi sostengono la “settimana contro il razzismo”

Il 10 marzo un gruppo di giovani della SGI islandese ha collaborato con la Croce Rossa e l’Ufficio nazionale dei diritti umani in occasione di un’attività per sviluppare la consapevolezza sul razzismo. Questo evento faceva parte dell’iniziativa europea della “Settimana contro il razzismo”, una campagna promossa dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite che ha intitolato il 21 marzo “giornata internazionale per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale”.

Cultura / Festival “Rock the Era”

Nel mese di luglio migliaia di giovani della SGI-USA hanno dato vita ai festival culturali “Rock the Era”, tenutesi in quattro luoghi differenti per commemorare il cinquantesimo anniversario della SGI americana. Il 10 luglio a Long Beach (sedicimila partecipanti) e a Chicago (ottomila partecipanti), il 25 luglio a Philadelphia (undicimilasettecento partecipanti) e a Honolulu (duemilaseicento partecipanti). Con questo evento i giovani hanno confermato la loro decisione di prendere l’iniziativa di guidare la pace nel mondo. In tutti i festival si sono avute performance dei tamburi taiko (nella foto), danza hip hop e haka dei Maori e ukulele delle Hawaii.

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