Del corso puoi leggere i seguenti contenuti:
- Messaggio Sensei
- La sintesi delle due lezioni
- Domande e risposte – Parte 1
- Domande e risposte – Parte 2
- Domande e risposte – Parte 3
- Domande e risposte – Parte 4
- L’esperienza di Ilaria
- Foto, riflessioni e determinazioni dai partecipanti alla lezione generale del 27 agosto
«Il mondo ha bisogno di più Bodhisattva della Terra affinché ci sia un futuro pacifico e di creazione di valore. L’Europa ha bisogno che noi siamo nella migliore condizione vitale possibile, affinché possiamo creare sempre più ondate di persone capaci nella famiglia Soka d’Europa, non solo per il nostro continente ma anche per essere un esempio per il resto del mondo»: con queste parole Robert Harrap ha aperto il Corso europeo di studio giovani, insieme a Suzanne Pritchard (entrambi co-presidenti della SGI Europa), ringraziando tutti i partecipanti per gli sforzi. Inoltre, Suzanne ha incoraggiato i presenti a considerare il corso come “un nutrimento che assorbirete con tutta la vostra vita, così da potervi sviluppare ulteriormente come fari di felicità e speranza e guidare la società nella direzione della pace”.
Durante il corso, il vice responsabile del Dipartimento di Studio della SGI Hideyuki Takano, ha tenuto una lezione sul Gosho Lettera da Sado, una lezione incentrata sulla vita di Nanjo Tokimitsu come esempio di giovane discepolo e una sessione di domande e risposte.
Ha sottolineato dapprima lo spirito fondamentale dello studio del Buddismo nella Soka Gakkai riportando una guida del maestro Ikeda riguardo allo studio del Gosho. In particolare, ha sottolineato che si tratta sempre di uno studio attivo da mettere in pratica nella nostra vita quotidiana, uno studio basato sulla non dualità di maestro e discepolo. La questione fondamentale, infatti, è come noi discepoli agiamo mettendo in pratica concretamente gli insegnamenti del maestro, perché per quanta conoscenza si possa avere del Buddismo e dei suoi princìpi, se non la si mette in pratica perderà di significato.
Ha inoltre raccontato come nel 1962 Ikeda Sensei iniziò a tenere una serie di lezioni su La raccolta degli insegnamenti orali per il Gruppo studenti dell’epoca.In quell’occasione indicò tre punti fondamentali riguardo all’atteggiamento da avere nel momento in cui si studia il Gosho:
- Punto 1. “Leggere il Gosho più e più volte con voce vibrante e potente, fino ad arrivare a memorizzarlo”
- Punto 2. “Il Gosho è una scrittura in cui sono riportate le parole del Budda. Pertanto, è fondamentale leggerlo con la profonda consapevolezza e convinzione che ogni parola è assolutamente vera”
- Punto 3. “Leggere il Gosho con le tre categorie di azioni di cui parla il Buddismo, che sono il corpo, la bocca e la mente, ovvero leggere il Gosho con le azioni, le parole e i pensieri”
“Leggere con il proprio corpo” e “approfondire attraverso la fede” significa leggere ogni scritto del Daishonin come se fosse una sua lettera indirizzata direttamente a noi, e agire nel nostro ambiente e nelle nostre circostanze in accordo con le sue parole.
Durante il corso, i responsabili del Comitato europeo giovani (EYC), Akpéné Bernard e Kiyoshi Morita, hanno incoraggiato i giovani presenti a rinnovare la propria decisione di voler essere incredibilmente felici, di sostenere gli altri nel fare lo stesso e di regalare a Sensei una vita piena di vittorie, puntando come prima tappa al decimo anniversario dell’inaugurazione del Kosen-rufu Daisedo, il 18 novembre 2023, e poi mirando al 26 gennaio 2025, per i 50 anni dalla fondazione della Soka Gakkai Internazionale, facendo proprio il motto della nuova campagna europea: “La mia nuova rivoluzione umana – Insieme, senza lasciare indietro nessuno!”.
© Foto di Salvatore Trotta












