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Condividere esperienze ispirandoci alla Saggezza del Sutra del Loto - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 11:37

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    Condividere esperienze ispirandoci alla Saggezza del Sutra del Loto

    Il capitolo “Poteri sovrannaturali” descrive la cerimonia in cui Shakyamuni affida ai Bodhisattva della Terra il compito di realizzare kosen-rufu. Si tratta della trasmissione della Legge dal maestro ai discepoli e degli immensi benefici che derivano dal diffondere la Legge

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    Il capitolo “Poteri sovrannaturali” descrive la cerimonia in cui Shakyamuni affida ai Bodhisattva della Terra il compito di realizzare kosen-rufu. Si tratta della trasmissione della Legge dal maestro ai discepoli e degli immensi benefici che derivano dal diffondere la Legge.
    Per questo il sutra recita:
    «Perciò una persona saggia
    udendo quanto profondi siano i benefici
    che si possono ottenere dopo la mia estinzione,
    dovrebbe abbracciare e sostenere questo sutra.
    Tale persona sicuramente, senza alcun dubbio,
    conseguirà la Via del Budda».
    (Saggezza, 3, 93)

    Trasmissione ai Bodhisattva della Terra

    La saggezza del Sutra del Loto, volume 3, capitolo XXI: Poteri sovrannaturali del Tathagata (brani scelti da pag. 123 a pag. 180)

    La passione di propagare la Legge

    Le preghiere di chi si dedica alla propagazione della Legge mistica non possono non avere una risposta. Il Daishonin afferma: «Se hai la stessa mente di Nichiren devi essere un Bodhisattva della Terra». Avere la stessa mente di Nichiren significa nutrire la stessa passione per la propagazione. Quando ci adoperiamo per kosen-rufu realizzando il desiderio del Budda la nostra vita si colma di benefici al di là di ogni immaginazione. Riceviamo i benefici perché ci adoperiamo per kosen-rufu, il desiderio del Budda. Josei Toda definiva “mendicanti della fede” coloro che recitano chiedendo tutta una lista di cose, come se il Gohonzon avesse il dovere di erogare benefici.
    Sosteneva che dobbiamo pregare decidendo di dedicare tutta la vita a kosen-rufu. Se abbracciamo senza riserve il Gohonzon e la Legge mistica, veniamo protetti, ovunque e in ogni istante, da Budda e bodhisattva. In risposta ai nostri sforzi nella fede e per la SGI, un’organizzazione dedita alla propagazione della Legge mistica, le funzioni protettive dell’universo ci vengono in aiuto (pag. 123).

    Siamo Budda, non possiamo non vincere

    La Legge mistica è l’eternità, è il seme originale che permette a tutti i Budda di tutti i tempi e di ogni luogo di ottenere l’Illuminazione. Il Daishonin assicura che abbracciando il seme originale dell’Illuminazione, «diventare un Budda non è niente di straordinario». Se abbiamo fiducia in
    queste parole, non ci troveremo mai a un punto morto nella vita. Siamo Budda, non possiamo non vincere. Qualunque cosa accada, dobbiamo continuare ad avanzare con coraggio ricordando a noi stessi: «Va tutto bene! Io ho la Legge mistica! Non c’è nessuna difficoltà che non possa superare!».
    Così facendo, la nostra vita si svilupperà enormemente. In accordo col principio che i desideri e le illusioni sono Illuminazione, i nostri desideri e le nostre sofferenze diventano il carburante per il nostro sviluppo. Un seme può essere molto piccolo, ma un solo seme contiene tutti gli elementi necessari per produrre un albero alto più di trenta metri.
    Quando piantiamo nel nostro cuore il seme originale della Buddità, Nam-myoho-renge-kyo, e lo coltiviamo, sviluppiamo fortuna e saggezza illimitate (pag. 179).

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