

Nel fine settimana del 3 e 4 giugno, in un clima di grande emozione e alla presenza di 556 partecipanti si è svolta la tanto attesa inaugurazione del nuovo Centro culturale della Sardegna, a Cagliari, con tre successive cerimonie che hanno coinvolto i Territori Nord, Sud Ovest e Sud Est della regione.
L’evento si è aperto con la lettura del bellissimo messaggio inviato dal presidente Ikeda per questa occasione e dedicato a tutti i membri della Sardegna, che è stato accolto con un lungo applauso pieno di gratitudine da parte dei partecipanti.
Nella parte centrale del messaggio il maestro Ikeda scrive:
«Desidero che ciascuno di voi faccia emergere copiosa dentro di sé una forza vitale giovane e “dorata” e che tutti voi, mettendo al centro questo nuovo kaikan, continuiate a espandere con gioia e armonia la nostra rete solidale di pace e felicità.
Mi auguro inoltre che possiate condurre una vita di massimo valore mentre contribuite come buoni cittadini alla vostra comunità locale e create, con un grande cuore, legami di amicizia e fiducia con tutte le persone con cui entrate in contatto»
(https://ilnuovorinascimento.org/a/messaggio-per-il-centro-culturale-di-cagliari/)
Subito dopo i responsabili di regione donne e uomini hanno raccontato la storia del movimento di kosen-rufu nell’isola, esprimendo la determinazione che questo nuovo Centro, che è una prova concreta dell’unità di tutti i membri della Sardegna, diventi «il centro dell’attività dei giovani che illuminerà tutta l’isola» e un polo per promuovere iniziative di pace e cultura nella società e nelle scuole, e di dialogo con le altre confessioni religiose.
Molto incoraggianti anche gli interventi delle responsabili regionali dei Gruppi futuro e studenti, così come quello dei giovani, che hanno condiviso le loro determinazioni:
«Determiniamo di basare la nostra rivoluzione umana sulla gratitudine e sull’eterno legame di non dualità di maestro e discepolo, e di forgiare e far brillare incessantemente un cuore forte e gentile. Un cuore forte vince su tutto, un cuore gentile è colmo di fiducia e appartiene alle persone che decidono di manifestare la Buddità istante per istante e accolgono con lode e profondo rispetto la persona che hanno di fronte».
In seguito Francesco Geracitano, responsabile nazionale uomini, attraverso la lettura di un brano del Gosho ha incoraggiato tutti ad avanzare in quanto Bodhisattva della Terra incidendo nel cuore il voto di kosen-rufu, mentre Rosanna Sorelli, responsabile nazionale donne, ha sottolineando che l’apertura di un Centro culturale è il risultato degli sforzi di tutti i membri e allo stesso tempo è il punto di partenza di una nuova ondata di propagazione del Buddismo, incoraggiando i presenti a far sì che questo castello di kosen-rufu si riempia di persone di valore.
Jasmina Cipriani, responsabile nazionale giovani donne ha sottolineato che aprire la propria vita agli altri per sostenerli e incoraggiarli è il modo più efficace per affrontare anche le proprie difficoltà e sofferenze, che spesso invece ci portano a chiuderci in noi stessi. E ha sottolineato queste parole del messaggio di Sensei che sono la chiave per vincere in ogni sfida:
«Create, con un grande cuore, legami di amicizia e fiducia con tutte le persone con cui entrate in contatto»
Tamotsu Nakajima ha esortato tutti a realizzare l’obiettivo nazionale di consegnare almeno un Gohonzon a un giovane in ogni gruppo.
Infine Alberto Aprea, presidente della Soka Gakkai italiana, ha affermato che questo nuovo Centro culturale è il castello di maestro e discepolo da cui prenderà avvio una nuova partenza del nostro movimento per la pace non solo in Sardegna ma in tutto il paese, per diffondere la luce della fiducia e della speranza basata sui principi del Buddismo in tutta la società italiana. Nichiren Daishonin ci assicura che, abbracciando la Legge mistica, la nostra vita brillerà di “luce dorata”. Perciò, ha concluso: «Da oggi, con “una forza vitale giovane e dorata”, e con un’unità tra noi ancora più salda, superiamo tutte le sfide e le difficoltà illuminando il futuro dell’umanità con la luce della speranza».
I commenti di alcuni partecipanti
Mattia: «È stata una giornata storica, indimenticabile. Credo di poter affermare che questa attività abbia risvegliato in noi una profonda motivazione, perché è grande la missione che ci attende nella nostra isola. Solo noi possiamo compierla, con i giovani sempre in prima linea!».
Susanna: «Sono emerse tante emozioni, senso di appartenenza e gratitudine. C’è un forte desiderio di ripartenza e di unità. In quest’occasione abbiamo incontrato persone che non frequentavano l’attività da un po’ di tempo ed erano tutte felici di esserci!».
Una determinazione da realizzare assolutamente
Di seguito il report di una Riunione con i responsabili giovani della Sardegna tenutasi in occasione dell’inaugurazione del Centro culturale insieme al presidente Alberto Aprea

Domenica 4 giugno, al termine della cerimonia di inaugurazione del nuovo Centro culturale di Cagliari, si è tenuto un incontro dei giovani a cui ha partecipato il presidente Alberto Aprea.
È stata una riunione informale, in cui i giovani si sono sentiti liberi di porre varie domande, ad esempio come creare unità tra giovani e adulti, come sviluppare maggiore compassione verso gli altri e diventare degli esseri umani dal comportamento esemplare.
Successivamente il presidente Aprea ha condiviso le sue esperienze personali e del suo incontro con il maestro Ikeda.
Ha anche invitato i giovani a formulare una determinazione da inviare al maestro Ikeda con l’intento di realizzarla assolutamente, con coraggio e serietà.
Dopo un pranzo insieme, tra dialoghi e risate, è sorto spontaneo tra i giovani il desiderio di riunirsi a fare Daimoku e Gongyo per suggellare la loro decisione, prima delle ripartenze verso ogni angolo della Sardegna.
Con la certezza che la determinazione di contribuire a kosen-rufu nata nel cuore di ogni partecipante si concretizzerà in una vasta crescita non solo nell’isola ma in tutta Italia, i giovani sardi hanno già dato un nuovo slancio alle loro attività e azioni quotidiane per richiamare tanti Bodhisattva della Terra decisi a realizzare la pace nel mondo.



© Le foto sono state scattate da Francesca Ardau
