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Con l'impegno di tutti - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 17:34

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Con l’impegno di tutti

Nella capitale, il primo fine settimana di ottobre si è tenuta la Consulta nazionale. Il direttore generale Nakajima, tra i molti argomenti trattati, ha spiegato che «è necessario costruire una salda unità» affinché ogni membro sia felice. Un impegno continuo che richiede il confronto anche con i propri corresponsabili. Tra gli aggiornamenti presentati, la mostra sul disarmo nucleare “Senzatomica”

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Nella capitale, il primo fine settimana di ottobre si è tenuta la Consulta nazionale. Il direttore generale Nakajima, tra i molti argomenti trattati, ha spiegato che «è necessario costruire una salda unità» affinché ogni membro sia felice. Un impegno continuo che richiede il confronto anche con i propri corresponsabili. Tra gli aggiornamenti presentati, la mostra sul disarmo nucleare “Senzatomica”

Il 2 e 3 ottobre si è riunita a Roma la Consulta. La riunione è stata aperta dalle esperienze dei giovani ritornati dal corso mondiale della SGI. Ognuno di loro ha raccontato la trasformazione della delusione e del dolore, sperimentati per l’assenza del presidente Ikeda alla riunione mensile, in una nuova consapevolezza, in una decisione più forte di contribuire a kosen-rufu in Italia (vedi NR, 453, 7).
Il direttore Tamotsu Nakajima è intervenuto in diverse occasioni, spiegando cosa significhi concretamente essere protagonisti del cambiamento in atto nella Soka Gakkai. Negli ultimi anni molti hanno perso il lavoro e la vita è diventata sempre più difficile. Quando aumentano le difficoltà, per non esserne sopraffatti, occorre rafforzare la fede, impegnandosi costantemente per aprire nuove strade per tutte le persone.
Gli obiettivi principali entro dicembre sono tre: l’esame di studio di primo livello, la cura degli zadankai e lo shakubuku. In Italia ci sono tante persone che praticano da molti anni e che quindi dovrebbero essere in grado di realizzare delle bellissime riunioni. Per farlo occorre agire, perché solo attraverso le azioni possiamo concretizzare i desideri, gli obiettivi. La prima azione, quella fondamentale per rendere possibile la vittoria, è recitare Daimoku con forza e profondità per conseguire la felicità di tutti. Poi è necessario costruire una salda unità. La forza del singolo è sempre limitata, ci vuole la forza di tutti per realizzare kosen-rufu. Infine, questo impegno deve essere continuo, dovremmo sforzarci di migliorare in ogni attimo della nostra vita.
Rispondendo a una domanda relativa all’elevato numero di membri che non partecipano alle riunioni di discussione, Nakajima ha precisato che la nostra cura va sempre indirizzata verso ogni persona. Ogni membro e ogni partecipante alle riunioni deve essere felice. Questo risultato dipende unicamente dalla nostra decisione, dalla sincera preghiera che indirizziamo verso gli altri. Nell’Ultimo giorno della Legge (epoca di mappo) la tendenza sociale dominante è il conflitto, la lite, lo scontro. La distanza fra il cuore delle persone è sempre più ampia, quindi dobbiamo abbatterla attraverso la recitazione del Daimoku per il benessere dei singoli. Alla preghiera segue poi l’azione, l’incontro diretto con ogni persona, che si realizza soprattutto in modo individuale, difficilmente attraverso le riunioni. È necessario un grande impegno per mantenere vivo, attivo, un legame, ma non ci sono alternative.
Ogni zona presenta una situazione diversa, particolare. Occorre agire in autonomia per rendere felici i membri, valutando come intervenire ogni volta, organizzando il modo migliore per avere cura di ogni persona. Bisogna trovare una risposta dal punto di vista della fede, non della tecnica organizzativa. Recitare Daimoku è il punto di partenza per risolvere ogni problema. Significa affidarsi completamente, scegliere la strategia del Sutra del Loto prima di ogni altra, non è semplicemente ripetere una frase. Toda diceva che noi non abbiamo compassione, ma dobbiamo svilupparla trasformando le debolezze e fare emergere la Buddità recitando Daimoku.
Infine, è importante confrontarsi con i propri corresponsabili su come affrontare e risolvere ogni problema. Tuttavia, parlando, non si approfondisce la fede. La fede è individuale e, qualunque sia il problema, ognuno deve recitare Daimoku, sviluppare la decisione di risolverlo e la saggezza per agire nel modo più efficace. La responsabilità di risolvere i problemi, di dare un nuovo impulso all’attività, è sempre individuale. Alla fine tutti i discorsi di Daisaku Ikeda hanno l’obiettivo di spronarci a parlare del Buddismo con gli altri per diventare assolutamente felici.

Iniziative a livello nazionale

Durante la riunione della Consulta sono state presentate alcune iniziative in atto a livello nazionale.
Franco Malusardi, vice direttore, ha illustrato lo scopo e le modalità di partecipazione al progetto europeo “Sensei e l’Europa”. Nel 2011 cade il cinquantesimo anniversario della prima visita di Daisaku Ikeda in Europa. Per l’occasione la Soka Gakkai europea ha deciso di preparare una pubblicazione da regalare a sensei e da conservare in ogni nazione. Tale pubblicazione raccoglierà le esperienze di coloro che lo hanno incontrato in circostanze tali da poter arricchire i resoconti ufficiali con consigli individuali, incoraggiamenti, testimonianze che illustrino la dedizione e l’impegno con cui Ikeda si è prodigato per realizzare kosen-rufu in Europa.
Francesco Santangelo, responsabile della Divisione giovani uomini ha presentato il pamphlet realizzato dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai per presentare Daisaku Ikeda a livello sociale. Le copie del pamphlet sono disponibili presso i referenti delle relazioni esterne.
Tamiko Kaneda, responsabile della Divisione giovani, ha spiegato che i giovani, in occasione della riunione del 16 marzo 2008, avevano promesso a Ikeda di agire concretamente per eliminare le armi nucleari. Dal confronto con i giovani giapponesi e americani, già attivi su questo tema, gli italiani hanno deciso di puntare a un risveglio delle coscienze, che parta da se stessi. Il primo passo è studiare la proposta per il disarmo nucleare, che il presidente Ikeda ha scritto l’8 settembre 2009 (vedi BS, 138, 29). In base a quella, utilizzare le occasioni che l’attività giovani offre per educare le nuove generazioni a una cultura di pace. Ciò che la Divisione giovani si prefigge è creare un movimento che nasca dal basso, che sia sempre attivo e in crescita, che coinvolga tutte le Divisioni, non un’attività estemporanea. Il disarmo nucleare è un obiettivo che Toda ha trasmesso a Ikeda e che ora Ikeda ha affidato a ognuno di noi. Chi volesse essere messo al corrente delle iniziative legate al disarmo nucleare, può scrivere una mail: a info@senzatomica.it con oggetto “sottoscrivo”.
Proprio perché l’Istituto sarà molto impegnato nella promozione della mostra “Senzatomica” e delle numerose attività collaterali che l’accompagneranno, nel corso del 2011 andranno a esaurirsi le occasioni di esporre la mostra “I semi del cambiamento”, prevista solo nei comuni dove è già stata programmata. Infine Francesco Geracitano, direttore finanziario, ha aggiornato la Consulta sulla situazione relativa ai Centri culturali. L’inizio lavori del Centro di Corsico è previsto per gennaio 2011. Il momento tanto atteso è arrivato e per sostenere questo importante passo si svolgeranno degli incontri a Milano con i responsabili della Lombardia per informare degli aspetti del progetto. Si tratta di lavori che presentano entrambi gli aspetti che l’amministrazione locale vuole valorizzare in vista dell’Expò: la navigabilità dei Navigli e il riuso delle cascine. Perciò i lavori di ristrutturazione saranno seguiti con un’attenzione particolare dalla città. L’auditorium del Centro culturale sarà utilizzato anche per le attività culturali del comune di Corsico e come sala per la celebrazione dei matrimoni civili. Inoltre, stanno proseguendo le ricerche per la nuova sede di Roma e ci sono tante altre situazioni in via di definizione, per sostenere adeguatamente l’attività di ogni zona.

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