La SGI-UK ha organizzato un concerto jazz per abbattere le barriere culturali. Musicisti da tutto il mondo per un evento internazionale all’insegna del dialogo
Londra, 30 aprile – In occasione della giornata internazionale UNESCO del Jazz, l’orchestra inglese Human Revolution ha dato vita, presso il King’s Place, allo spettacolo Ode allo spirito umano. Sean Corby, membro della SGI-USA e direttore artistico, ha definito la Human Revolution Orchestra (composta da ventisei musicisti, tra cui artisti di fama internazionale e membri della SGI come Bennie Maupin, noto per le sue collaborazioni con Miles Davis e Herbie Hancock), un’assemblea alla quale ciascuno contribuisce attraverso la musica e la sua personale fede e spiritualità.
Robert Harrap, direttore generale della SGI-UK, ha accolto il pubblico in sala ricordando come il jazz da sempre va oltre le differenze etniche, religiose e di genere, dimostrando che ogni individuo è in grado di cambiare il proprio cuore e il proprio spirito, incarnando il principio buddista di “trasformare il veleno in medicina”. Il presidente della SGI Daisaku Ikeda ha inviato un messaggio in occasione dell’evento, congratulandosi per l’iniziativa di raccolta fondi a favore delle attività internazionali dell’UNICEF.
Barbara Amoroso
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Castelbuono ospita il primo corso Prometeo
Il primo giugno, a Castelbuono (PA) ventidue uomini provenienti da Palermo, Caltanissetta, Termini Imerese, Castelbuono e Canicattì hanno partecipato al primo corso Prometeo del territorio Sicilia Ovest. Tra i contenuti approfonditi durante l’incontro, gli uomini hanno determinato di essere di sostegno ai giovani che portano avanti le attività della Gakkai, di agire in unità, amicizia e fiducia reciproca, prendendosi cura della protezione delle attività dell’organizzazione.
Angelo Arrigo
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A Bologna suona la campana del ventesimo anniversario
Gli emiliani commemorano la storica visita del presidente Ikeda all’ateneo bolognese
«È un grandissimo onore per me poter parlare, oggi, all’Università di Bologna, che vanta la tradizione accademica più antica del mondo. Sappiamo che moltissimi studenti, già nel 1200, affluivano all’Università di Bologna da ogni parte d’Europa. Questa città era famosa non solo per il suo carattere internazionale, ma soprattutto per la grande autonomia intellettuale e culturale che aveva sviluppato nel corso del tempo» (www.sgi-italia.org/approfondimenti/Conferenze_5.php). Queste parole sono tratte dal discorso che Daisaku Ikeda tenne presso la prestigiosa università del capoluogo emiliano il primo giugno 1994. In quell’occasione Ikeda evidenziò il ruolo fondamentale della città di Bologna nel processo di costruzione di pace. Il 6 giugno 2014, a vent’anni di distanza, i membri emiliani si sono dati appuntamento presso il Centro culturale del capoluogo per commemorare quell’incontro e raccontare come sia stato fondamentale per la loro vita e per lo sviluppo di kosen-rufu in Italia. È stata anche un’occasione per rivedere vecchi amici e compagni di fede persi di vista nel corso degli anni.
Matteo Pisani
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A Taplow Court gli studiosi si confrontano sulle proposte di pace di Ikeda
Londra, 29 maggio La SGI inglese organizza da due anni incontri con docenti universitari sui temi delle proposte di pace del presidente Ikeda, allo scopo di far conoscere la figura di Ikeda, il suo operato e sviluppare iniziative nei singoli atenei europei o nelle organizzazioni coinvolte.
Dopo un saluto inaugurale del direttore generale della SGI-UK Robert Harrap, il corso è iniziato con una breve presentazione dei punti chiave della Proposta di pace del 2014. Tra i presenti il reverendo di Winchester, che ha partecipato a tribunali di pacificazione in Sudafrica, e un reverendo della Costa d’Avorio, che ha creato i gruppi di pacificazione tra i contendenti di una guerra civile nel suo paese. Significativo l’intervento della professoressa Jennifer Randall, che lavora con studenti provenienti da situazioni di particolare disagio. Randall ha raccontato di basarsi sul principio di dare amore agli studenti, spiegare loro il significato autentico dello studio, stimolandoli a essere curiosi e a capire profondamente i problemi (austerità, crisi economica ecc.), indicando loro valori fondamentali quali la conoscenza, le attitudini, l’identità, la salute, i rischi, le relazioni. «L’insegnamento – ha concluso Randall – è uno strumento per trasformare la società e, affinché gli studenti cambino, è necessario credere in loro».
Parte integrante di questi incontri è lo scambio di esperienze didattiche dei docenti, dove ognuno racconta storie di cambiamento legate alla decisione di dedicare la propria esperienza di sofferenza agli altri.
L’incontro ha lo scopo di consolidare amicizia e collaborazione con accademici e attivisti europei partendo dall’impegno per kosen-rufu.
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I segni del cuore si incontrano sui Navigli
Attraverso una forte preghiera è possibile affrontare anche la condizione di sordità. Membri e interpreti LIS si sono incontrati per approfondire la fede
Sabato 31 maggio, presso il Centro culturale Ikeda di Milano per la pace, si è tenuto il meeting del gruppo “I segni del cuore” dal titolo Felicità in questo mondo, organizzato da membri sordi e interpreti LIS (lingua dei segni italiana). Il Centro ha accolto un centinaio di persone desiderose di ritrovarsi e condividere attraverso le esperienze quanto sia potente la capacità di lotta e di trasformazione generata dal Daimoku.
«La solitudine dei sordi è stato detto è un’illusione, superabile con una forte preghiera che consente non solo di andare oltre la sofferenza, ma soprattutto di creare una rete di relazioni».
Durante l’incontro è stata proiettata una versione sottotitolata della storia del Buddismo da Shakyamuni a Nichiren e una trasposizione inedita in video LIS (video commentato dal linguaggio dei segni) di due capitoli tratti dal libro Felicità in questo mondo. E dopo aver approfondito insieme alcuni princìpi fondamentali del Buddismo, è arrivata la sorpresa finale: la canzone Adesso proiettata con musica e parole tradotte direttamente in LIS da alcuni membri.
Marita Bombardieri
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Voci dall’amore: un incontro interreligioso, fra musica e narrazione
Il sentimento più decantato dalle letterature di tutti i tempi diventa il punto d’incontro per diverse religioni in un appuntamento per condividere la propria visione e ascoltare quella dell’altro
Genova, 26 maggio – Cantanti, attori e lettori si mescolano tra il pubblico poi, improvvisamente, c’è un segnale, prendono posto e… l’amore unisce.
«Persone che hanno voluto mettersi in ascolto, mettervi in ascolto. Vogliamo lasciare che sia l’amore a parlarci di ciò che ha da comunicarci perché l’amore non viene mai meno».
Con queste toccanti parole il pastore Carlo Guerrieri ha dato inizio all’incontro interreligioso, fra musica e narrazione, che si è tenuto presso la Chiesa Evangelica Battista, invitandoci solo all’ascolto, a sintonizzare il nostro cuore con quello di tante persone presenti, di altre voci, musiche, religioni.
L’iniziativa promossa dai rappresentanti della Consulta delle religioni di Genova è nata dal desiderio di creare nuove occasioni per incontrarsi in modo autonomo e amichevole.
Un’alternanza di testi e musiche dalle tradizioni Baha’i, buddista, cristiana, ebraica, induista, islamica, sikh… e laica: un concentrato di mondo multireligioso e multiculturale capace di infrangere l’intimità del cuore esponendoci a emozioni intense.
Uno stralcio di una poesia di Daisaku Ikeda, filosofo buddista e presidente della Soka Gakkai Internazionale, punta dritto al cuore così come i salmi, le preghiere, le canzoni, i canti Gospel delle altre tradizioni religiose, la melodia dell’ud, lo strumento a corda più importante della musica araba, del flautino di Eyal Lerner, direttore israeliano del coro Shlomot della Comunità ebraica di Genova, buddista da anni e, in questa veste, rappresentante della cultura ebraica.
E ancora la chitarra, il pianoforte, e quando la capacità vitale delle persone, nelle loro diversità, si traduce in testimonianza della fede e delle fedi nella storia, allora ci si sente orgogliosi di appartenere al proprio credo, di vivere coerenti a esso, di unirci alle voci dall’amore, del dialogo d’amore, quale che sia la sua provenienza.
«È vero, / tu possiedi una grandezza, / una profondità / e una dimensione / molto più grande / di quello che immagini. / Ciò che riempie la tua anima e le anime degli altri / con i sublimi tesori della vita / è ciò che tu hai già: / il tuo cuore» (Daisaku Ikeda).
Milena Sala
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Dall’Italia
30 maggio-8 giugno
San Benedetto del Tronto (AP): Senzatomica Compact, 743 visitatori.
15 giugno
Palermo: primo meeting della Divisione uomini del territorio Sicilia Ovest presso il cinema Ariston.
15 giugno-12 luglio
Italia: riunioni generali regionali della Divisione studenti. Gli incontri, aperti a tutti gli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori e universitari, si sono basati sullo spirito dei veri legami di amicizia e della campagna lanciata dal Comitato giovani europeo “True Friends – Actual Proof Together!”.
giugno-luglio
Firenze: la biblioteca Daisaku Ikeda ha organizzato quattro incontri per un ciclo di letture sulla Proposta di pace 2014 di Ikeda presso l’anfiteatro dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai.
Per segnalarci le vostre notizie scrivete a: nuovo.rinascimento@sgi-italia.org
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Dal passato, un monito per il futuro
A quasi trent’anni dalla prima uscita, esperia pubblica la nuova edizione del confronto tra il presidente Ikeda e l’industriale Aurelio Peccei
Campanello di allarme per il XXI secolo: questa è l’urgenza che unisce e riunisce due autori in un appello affinché l’umanità intraprenda una corsa contro il tempo. Uno è europeo, l’altro giapponese; uno è imprenditore illuminato, l’altro presiede una organizzazione internazionale buddista laica. Aurelio Peccei (1908-1984) e Daisaku Ikeda, si sono confrontati in una serie di incontri, culminati con la pubblicazione del loro dialogo nel 1985 (per i tipi di Bompiani), sull’analisi di problemi come il cambiamento climatico, la natura depredata, la crisi alimentare, l’esplosione demografica, mostrando come tali questioni siano tra loro interconnesse, ma anche come gli esseri umani, lavorando insieme per la pace e la giustizia, sarebbero comunque capaci di trovare soluzioni durature, compiendo una rivoluzione etica che punti a recuperare una dimensione olistica di profonda connessione con il pianeta su cui vivono. Un dialogo che a distanza di trent’anni continua a comunicare con un’unica voce: quella della speranza nel potenziale dell’uomo.
Cristina Proto
A. Peccei – D. Ikeda, Campanello d’allarme per il XXI secolo, esperia, € 11,00, 226 pagine
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Il futuro è per tutti
È uscito il secondo libro che raccoglie gli incoraggiamenti di Daisaku Ikeda alla Divisione futuro, per costruire le basi della fede e guardare al domani con speranza
Il mondo vi attende, il nuovo libro dedicato alla Divisione futuro, esprime nel suo titolo la profonda fiducia che Daisaku Ikeda nutre nei confronti dei ragazzi e delle ragazze delle scuole medie e superiori che saranno “i protagonisti della nuova era”, come si intitola il precedente volume a loro dedicato (IBISG, 2013).
«Il ventesimo secolo – scrive Ikeda in uno dei dialoghi inediti dal titolo Gettare semi di pace – è stato un secolo di guerra. Dobbiamo assicurarci che il ventunesimo secolo diventi un secolo di pace e di rispetto per la dignità della vita. Continuerò a lavorare, a parlare e a scrivere fino alla fine. Soprattutto ho voi, miei successori della Divisione futuro, che ritengo la speranza più grande del ventunesimo secolo. Fate un coraggioso passo in avanti e cambiate il mondo! Diventate “tedofori di giustizia”, costruendo e diffondendo la pace! Dimostrate ancora oggi il vostro potere illimitato di giovani invincibili!» (pag. 112).
«Non importa cosa è successo fino a ora – scrive ancora Ikeda -, il cambiamento è sempre possibile. Possiamo creare un nuovo sentiero dal presente verso il futuro. Tutti avete dentro di voi il potere di superare con tranquillità qualsiasi problema. Dovete semplicemente attingere a questo potere. Questo è il motivo per cui, anche se sperimentate una delusione, voglio che manifestiate un coraggio invincibile e immaginiate un futuro migliore. Se guardate al futuro, i vostri orizzonti si allargheranno» (pag. 123).
D. Ikeda, “Il mondo vi attende”, IBISG, € 5,00, 148 pagine