Illustre sindaco Dario Nardella,
illustri consiglieri comunali,
gentili ospiti,
miei cari amici e amiche che vi siete riuniti oggi qui nel Salone dei Cinquecento e fuori in piazza della Signoria,
c’è una foto a cui tengo molto, che ho sempre a portata di mano e osservo tutti i giorni, anche più volte al giorno. È una fotografia che scattai quando visitai insieme ad alcuni giovani il Piazzale Michelangelo, che mostra la nostra Firenze che si estende lungo le rive dell’Arno nel mese di maggio.
Se penso alla fragrante “città dei fiori del Rinascimento”, patrimonio dell’umanità, mi sento rivitalizzato e pieno di energia creativa.
Anche oggi il mio cuore è volato a Firenze, e ora si trova nel maestoso Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, mentre si svolge questa cerimonia.
Con sincera gratitudine ed emozione ricevo umilmente la Cittadinanza onoraria di Firenze, un conferimento dal profondo significato.
Desidero ringraziare con tutto il cuore, a partire dal sindaco Nardella, tutti i membri del Consiglio comunale di Firenze e tutte le persone coinvolte.
Desidero condividere questo grande onore con i miei cari amici dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai più di chiunque altro, perché questo prestigioso conferimento è la prova della fiducia che i membri della Soka Gakkai italiana hanno conquistato con il loro impegno nel contribuire alla società e al Paese come cittadini esemplari.
Desidero inoltre dedicare questo conferimento al mio maestro Josei Toda che durante la Seconda guerra mondiale fu incarcerato ingiustamente dal governo militarista per ben due anni, ma una volta uscito di prigione diede avvio a un movimento popolare per la pace e i diritti umani basato sulla filosofia della “rivoluzione umana” e della “cittadinanza globale”.
Sono trascorsi settanta anni dal primo incontro con il mio maestro, quando avevo solo diciannove anni. Inoltre, sono trascorsi sessanta anni da quando il mio maestro pronunciò la sua Dichiarazione per l’abolizione delle armi nucleari, in cui proclamò il diritto alla vita di tutto il genere umano.
Non potrò mai dimenticare di quando studiavo insieme al mio maestro la grande storia del Rinascimento che ebbe come palcoscenico l’Italia, e in particolare Firenze, guardando al futuro, agli scambi culturali che si sarebbero realizzati in una nuova epoca, e mirando al fiorire della vita creativa dei giovani e della loro rete di solidarietà.
In quanto cittadino della luminosa “città dei fiori”, insieme ai giovani di 192 paesi e territori, nei quali nutro profonda fiducia, determino di impegnarmi a far sbocciare sempre più rigoglioso il giardino dell’umanesimo per il futuro della società globale, a partire dalla città di Firenze, realizzando i seguenti tre punti.
Primo: creare un “giardino fiorito di coesistenza pacifica”.
Durante la Guerra fredda che divise e lacerò profondamente la società internazionale, a guardar bene ci fu un comune che prese l’iniziativa assumendo la leadership, con l’obiettivo di aprire un dialogo tra gli opinion leader di vari ambiti internazionali. Questo comune è Firenze.
In una situazione di altissima tensione il sindaco di allora, Giorgio La Pira, divenne un ponte tra le diverse culture e confessioni religiose. Nel 1955 invitò i sindaci di vari comuni di tutto il mondo a riunirsi qui a Firenze, realizzando uno storico Forum internazionale dove pronunciò un appello riguardo alla minaccia rappresentata dagli armamenti nucleari, esortando alla realizzazione di una rete di pace. Questa iniziativa, la prima al mondo nel suo genere, costituisce una colonna d’oro nell’ambito della diplomazia dei comuni per la pace e l’umanesimo, per proteggere assolutamente la sacralità della vita.
Come affermò a gran voce il sindaco La Pira, definito anche “il sindaco santo del ventesimo secolo”: «Le città rivendicano unanimemente il loro inviolabile diritto all’esistenza e nessuno ha il diritto, quale che sia il motivo, di distruggerle».
Questa nobile convinzione è stata ereditata da colui che oggi si sta impegnando per avvicinare, attraverso il dialogo, differenti popoli e culture, costruendo ed espandendo la “rete del bene” tra i cittadini del mondo.
Mi riferisco al giovane e talentuoso leader, il sindaco Dario Nardella.
Nell’autunno del 2015, grazie alla lungimirante visione del sindaco Nardella, è stato organizzato il Forum internazionale Unity in diversity a cui hanno preso parte sessanta sindaci da cinquanta nazioni, che hanno indicato la via per uno splendente futuro del mondo.
La città di Firenze, dove convivono armoniosamente differenti culture e che brilla di nuova luce in quanto “crocevia di pace”, tutt’oggi sta portando avanti nel mondo una leadership costruttiva.
Una bellissima parabola orientale afferma che “il ciliegio, il prugno, il pesco e il susino selvatico” fioriscono ognuno nella sua unicità. Questi alberi fioriscono con fierezza in base alle proprie caratteristiche e colorano in modo magnifico la nostra terra. Allo stesso modo la varietà degli esseri umani, delle città e delle culture ci stimolano a realizzare “l’armonia all’interno della diversità”.
Poter espandere nella società globale il “giardino fiorito della coesistenza pacifica” insieme a voi e al vostro comune, che rappresenta un modello di speranza, è un grande onore e motivo di estrema gioia per tutti noi della SGI.
Il secondo punto è creare “il giardino fiorito della costruzione della cultura”.
Il Tokyo Fuji Art Museum che ho fondato, è orgoglioso di tutti i progetti culturali e artistici che ha potuto realizzare in collaborazione con il comune di Firenze.
In particolare, grazie alla preziosa collaborazione da parte della Repubblica Italiana e del comune di Firenze, la mostra Leonardo e la battaglia di Anghiari realizzata nel 2015 ha girato varie città giapponesi ottenendo una grande risonanza. La mostra, allestita anche nel Tohoku, la regione colpita dal violento terremoto e dallo tsunami nel 2011, ha trasmesso infinito coraggio ai cittadini di quella zona che stanno cercando di avanzare attraverso la “rinascita del cuore”.
Proprio oggi ricorre il sesto anniversario di quella tragedia.
Desidero cogliere l’occasione per esprimere la mia gratitudine al sindaco e a tutti coloro che si sono prodigati per la realizzazione di questa mostra, per la fiducia e l’amicizia accordataci.
A partire dal mese di aprile, grazie alla preziosa collaborazione della Galleria degli Uffizi e di numerose persone, è prevista la realizzazione in Giappone della mostra intitolata Sol Levante nel Rinascimento italiano.
Mi auguro che l’impegno nel portare avanti questi scambi culturali e artistici, oltre a unire ancora più profondamente i cuori degli individui, possa essere fonte di rinnovata creatività per l’umanità.
Il terzo e ultimo punto è creare il “giardino fiorito della rete dei giovani”.
Firenze è una città dove le giovani vite sono particolarmente dinamiche. Trentasei anni fa, quando visitai Firenze per la prima volta, venni accolto da numerosi giovani. Io stesso ho provato un’illimitata speranza per il futuro del mondo osservando i loro occhi brillanti come il sole, i loro sorrisi pieni di allegria e le loro vite colme di serietà e passione.
Oggi quei giovani con cui dialogai cuore a cuore sono cresciuti come magnifici leader e niente mi rende felice come vederli contribuire al bene della società e del mondo.
Il sindaco La Pira dichiarò con la forza di un ruggito: «Bisogna tornare all’uomo, alla sua grandezza e alla sua fatica».
La nostra Firenze è la grandiosa “città dell’essere umano”. Quanta immensa saggezza e coraggio sono racchiusi nella vita di un singolo individuo! Inoltre, nel momento in cui si uniscono le forze insieme agli altri, quali grandiosi imprese si possono realizzare!
Firenze è la “città dell’eterna speranza” che riesce a risvegliare lo spirito dei giovani.
Miei amati amici e amiche di Firenze, da oggi, con il grande onore di essere un cittadino di Firenze, tenendoci per mano, prometto di costruire insieme a voi una società globale basata sulla pace e l’umanesimo, con lo spirito di “non lasciare indietro mai nessuno”.
Desidero concludere i miei ringraziamenti esprimendo le mie preghiere per la gloria e l’eterno sviluppo della città di Firenze, per la salute e la prosperità di tutti voi presenti e delle vostre famiglie.
11 marzo 2017