Borgo San Lorenzo (FI) – «Il Comune di Borgo San Lorenzo, ricco di storia, di arte e di cultura, sotto la guida del sindaco Paolo Omoboni ha ospitato nel 2016 la mostra Senzatomica. Inoltre il Consiglio comunale dei ragazzi ha presentato la Dichiarazione contro le armi nucleari, e mi è stato riferito che su questo tema ha realizzato anche una mostra di disegni. La Soka Gakkai a fianco del vostro Comune si impegnerà per l’abolizione delle armi nucleari e lo sviluppo di una cultura di pace, e prometto che continueremo ad avanzare mirando alla pace mondiale».
Questo è un passo del messaggio che Kaneko e Daisaku Ikeda hanno inviato al Comune di Borgo San Lorenzo il 17 marzo, in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria al presidente della SGI e a sua moglie.
«Un atto tutt’altro che formale» ha commentato il presidente della Soka Gakkai italiana Tamotsu Nakajima, definendolo un impegno a costruire insieme la pace partendo dalle comunità locali, unico luogo del cambiamento, attraverso azioni e decisioni quotidiane di valore. Un onore, quello riconosciuto dal comune del Mugello, ancora più grande essendo la «prima cittadinanza onoraria che viene conferita da Borgo San Lorenzo» come ha spiegato il sindaco Paolo Omoboni.
Il sindaco ha poi sottolineato la forza di Kaneko e Daisaku Ikeda e il reciproco sostegno nella realizzazione di un grande ideale di pace, che ha spinto il Comune a proporre il riconoscimento a entrambi.
Un onore a cui le donne dell’IBISG, rappresentate dalla vice responsabile nazionale Rosanna Sorelli, hanno risposto ricordando l’impegno di Kaneko Ikeda nel sostenere il presidente della Soka Gakkai da tutta la vita: «Ci sentiamo onorate di accogliere oggi, insieme alla cittadinanza del maestro Ikeda, la cittadinanza alla signora Kaneko Ikeda, che rappresenta per noi donne della Soka Gakkai un esempio di profonda umanità e di dedizione alla costruzione della pace».
«Ho conosciuto il maestro Ikeda nel 1991» ha detto infine Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale della Toscana, ed ha condiviso il suo personale ricordo di Ikeda, descrivendo la sua umanità che ha potuto percepire attraverso gesti e comportamenti, al di là delle distanze linguistiche e culturali.
Una cerimonia semplice svoltasi in una sala gremita dai membri locali dell’IBISG fautori di nuovi legami di amicizia basati sul desiderio di realizzare la felicità di tutti.