Ogni praticante dovrebbe comportarsi come se fosse il presidente della Soka Gakkai. L’essenza del Buddismo è utilizzare la vita per aiutare più persone possibili. Per noi discepoli è arrivato il momento di concretizzare il desiderio del maestro
Sono passati quasi settant’anni dalla riunione del 16 marzo 1958, quella che Toda definì “la prova generale di kosen-rufu“, a cui parteciparono seimila giovani da tutto il Giappone. Toda aveva compreso chiaramente che quella sarebbe stata l’ultima occasione per allenare personalmente i giovani discepoli. Ancora oggi, ciò che conta in questo giorno così importante è rinnovare la nostra decisione di realizzare kosen-rufu e ripagare il debito di gratitudine verso i tre maestri.
Lo spirito fondamentale del Buddismo è far sì che ogni persona diventi felice: questo è il grande desiderio di Nichiren Daishonin e la Soka Gakkai ha ereditato questo scopo e lo sta portando avanti nel mondo, come una grande corrente di dialogo per la vittoria delle persone comuni.
Sessantacinque anni fa, durante l’attività nel capitolo Kamata, le persone cominciarono ad alzarsi una dopo l’altra come Bodhisattva della Terra. Da lì partì la realizzazione dell’obiettivo di Toda di 750.000 famiglie di praticanti, che diede impulso a un grande sviluppo dell’organizzazione.
Kosen-rufu si realizza attraverso i legami umani e il dialogo da persona a persona, un dialogo che nasce dalla compassione, dalla preghiera e dal desiderio sincero che ogni persona sia felice.
“Come posso aiutare quella persona?”: questo è il senso dello shakubuku. Non si tratta semplicemente di aumentare il numero dei membri, ma di pregare con compassione e coraggio per trasmettere la Legge affinché tutti diventino felici. Con parole amichevoli, gentili, con il sorriso, ascoltando e cercando sempre il modo migliore per sostenere l’altro, per apprezzare e lodare.
Viviamo un tempo particolarmente difficile, la società è complessa, piena di sfiducia e conflitti. Per contrastare queste tendenze è necessaria una nuova decisione e una preghiera profonda basata sul cuore del re leone per creare una corrente di umanità.
Il presidente Ikeda scrive: «Ora è il momento di stabilire una Soka Gakkai eterna. Questa è la lotta a cui mi sto dedicando con tutto me stesso, con la determinazione di dare gli ultimi ritocchi all’obiettivo della mia vita. Voi, miei compagni di fede della SGI che condividete con me lo spirito di non dualità di maestro e discepolo, siete i miei veri discepoli che porteranno a termine questo monumentale obiettivo realizzando il voto dei Bodhisattva della Terra insieme a me» (NR 591, 15).
Stiamo vivendo con il nostro maestro, abbiamo l’occasione di lavorare per kosen-rufu insieme a lui. Quanto siamo fortunati! Quest’occasione non si ripeterà più. Perciò, sincronizziamo il nostro cuore con il suo e cerchiamo di vivere momento per momento come ci insegna. Ciò che conta è la decisione che prendiamo adesso, in questo momento, e come viviamo, come ci comportiamo. Se davvero seguiamo il maestro è difficile diventare arroganti. Cerchiamo di riflettere sempre su noi stessi.
Cosa significa essere buddisti? Ciascuno di noi rappresenta la Soka Gakkai. Ogni praticante dovrebbe comportarsi come se fosse il presidente della Soka Gakkai.
L’essenza del Buddismo è utilizzare la vita per aiutare più persone possibili. Per noi discepoli è arrivato il momento di concretizzare il desiderio del maestro. Più diventiamo forti nella fede, più riusciamo a realizzare. Questo ha fatto Ikeda nei confronti del suo maestro Toda. Ora tocca a noi! Esprimendo le sue speranze per il futuro, sensei scrive: «Desidero che coltiviate i vostri talenti e che ognuno di voi sviluppi la consapevolezza di essere il presidente della nostra organizzazione. Solo così raggiungeremo l’unità di itai doshin (diversi corpi, stessa mente). Kosen-rufu mondiale potrà essere realizzato solo se avanziamo uniti con lo stesso obiettivo, lo stesso spirito e la stessa consapevolezza» (www.ilvolocontinuo.it).
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Una vita dedicata a kosen-rufu
da La saggezza per creare la pace e la felicità
Non domandarti
se il possente flusso di kosen-rufu
sia una conseguenza inevitabile
della storia.
Piuttosto, chiediti sempre
se hai la passione
di rendere kosen-rufu inevitabile
con il tuo stesso sudore e con i tuoi sforzi.
Il presidente Ikeda una volta disse rivolgendosi a un gruppo di giovani: «Nichiren Daishonin scrive: “Se la tua preghiera avrà risposta oppure no, dipende dalla tua fede” (RSND, 1, 957).
Che tipo di fede ci garantisce che le nostre preghiere otterranno risposta? Una fede dedicata a kosen-rufu, grazie alla quale preghiamo e agiamo non solo per noi ma per la felicità degli altri e il benessere della società.
Per quanto mi riguarda, ognuna delle mie preghiere ha avuto risposta perché ho deciso che kosen-rufu si sarebbe assolutamente realizzato, o meglio, che io lo avrei assolutamente realizzato, e ho perseverato assiduamente basandomi su questo voto.
Kosen-rufu è una rivoluzione senza precedenti di tutta l’umanità, che espande la sfera della pace, della cultura e dell’educazione in tutto il mondo, permettendo a ogni individuo di rivelare la propria natura di Budda e di far risplendere la propria dignità intrinseca. Non vi è esistenza più nobile di quella dedicata a questa causa».
di prossima pubblicazione su BS