Deprecated: Function strftime() is deprecated in /var/www/vhosts/ilnuovorinascimento.org/wp-dev.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/themes/nuovo-rinascimento/functions.php on line 220
Agorà - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:32

    298

    Stampa

    Agorà

    Agorà, la piazza. Il luogo in cui – nell’antica Grecia – i cittadini della “polis” si ritrovavano per discutere argomenti di interesse comune. Contributi, testimonianze, domande dei lettori nuovi e di quelli che si sanno rinnovare

    Dimensione del testo AA

    Agorà, la piazza. Il luogo in cui – nell’antica Grecia – i cittadini della “polis” si ritrovavano per discutere argomenti di interesse comune. Contributi, testimonianze, domande dei lettori nuovi e di quelli che si sanno rinnovare

    Cari lettori,

    Agorà è una rubrica molto giovane, ma ha già ricevuto da voi molti riscontri, quasi tutti positivi. Alcuni di questi, però, ci hanno fatto capire che non abbiamo chiarito a sufficienza a cosa queste pagine miravano e con quali finalità le abbiamo pensate.
    Prima di tutto, ci preme sottolineare che le opinioni espresse dalle lettere pubblicate non riflettono necessariamente quelle della redazione né quelle dell’Istituto. Riteniamo, in secondo luogo, che i punti di vista siano tutti rispettabili e degni di essere sottoposti all’attenzione degli altri lettori che, se lo desiderano, possono intervenire, contraddire, ribattere. Questo è anche il motivo per cui soltanto in casi eccezionali troverete in questa rubrica delle risposte: Agorà vuole essere uno spazio nel quale ogni lettore possa esprimere delle sue considerazioni, non una rubrica di domanda e risposta. In terzo luogo, può ospitare anche interventi molti diversi fra loro, dalla discussione sulle traduzioni all’episodio di vita vissuta che formula più o meno esplicitamente quesiti utili per altri lettori. A volte i temi che sollevate sono per noi motivo di approfondimento, per cui un argomento a cui oggi non viene data risposta sarà probabilmente oggetto di un articolo di copertina fra qualche numero, o fornirà lo spunto per una domanda da porre al direttore generale Nakajima nella serie di conversazioni iniziata con il numero del 1 gennaio.
    Questo è oggi Agorà. Quello che sarà domani lo scopriremo insieme.
    Grazie a tutti.
    La redazione

    • • •

    Grazie al Daimoku, scopro il valore del mondo

    Cara redazione,
    è da tempo che desidero ringraziarvi per il vostro prezioso lavoro, che in questi nove anni di pratica è stato un sostegno indispensabile per la mia rivoluzione umana, così come il passato DuemilaUno, l’attuale Buddismo e società e le pubblicazioni Esperia.
    Anch’io, come Adriana Miniati, spesso ho provato perplessità nel leggere i nostri scritti, nel comprendere con la vita concetti semplici e profondi perché venivano spiegati con frasi fatte, che sentivo ripetermi anche quando chiedevo consigli sulla pratica. Spesso, più che un gergo, sembrava quasi un codice, in uso in un gruppo autoreferenziale, e perciò una rinuncia ad usare parole più vicine al nostro originale modo di esprimerci. Personalmente, ho cercato di evitare questo appiattimento, a volte anche preferendo il silenzio, finchè non si scioglievano i miei pensieri in parole di cuore. Ho ricevuto anche qualche garbato consiglio a modificare il racconto di mie esperienze con termini più ufficiali, ma non ho ceduto.
    Nelle riunioni, quando si leggono i messaggi e i poemi del presidente Ikeda, non sempre viene compreso il valore e la portata della sua azione sociale e culturale, oltre che religiosa: quante volte ho sentito esaltazioni da culto della personalità che provocavano, a loro volta, le reazioni di chi trovava retorici i poemi e li liquidava come “giapponesate”. Non c’è intento giudicante in quello che racconto: anzi, tento qualche riflessione che sia utile, perché penso che ciò che stiamo facendo, anche sbagliando, è molto prezioso e di grande aiuto per l’umanità; soprattutto non vorrei che i nostri ospiti alle riunioni si allontanassero con il ricordo di aver incontrato “intruppati esaltati”, appartenti a una setta giapponese.
    Perciò quando Nicola Coccia parla di interpretare in modo individuale lo studio, trovo che sia un rischio e che sarebbe importante invece trovare le parole migliori per dialogare in ogni circostanza, in modo che l’altro comprenda, anche se non condivide.
    La mia crescita in questi anni, grazie a Ikeda e a chi me lo ha fatto conoscere, si è arricchita non solo con le nostre pubblicazioni, ma anche con tante altre idee che non sono lontane dalle nostre.
    La verità e la saggezza non si trovano solo nel pensiero buddista; nel mondo c’è tanta umanità di valore con la quale si può costruire un progetto di vita… e per scoprirla è bene che non aspettiamo solo le nostre mostre sui Diritti Umani e sui Costruttori di pace… Il nostro maestro legge e dialoga con il mondo intero e ci incoraggia a migliorare la nostra cultura ed ad avvicinarci all’arte, ambasciatrice di pace.
    Molte volte un film, un libro, un corso di formazione, una conferenza, una mostra mi hanno aiutato a capire una frase di Gosho o un sibillino e stringato consiglio buddista: questo è il senso che dò alla libera e individuale interpretazione dei testi buddisti. E questo grazie, come dice Ennio Tarquini, al Daimoku che guida la nostra vita e, naturalmente… chi ricerca… trova!
    Sento comunque che siamo tutti sulla buona strada.
    Grazie ancora
    Laura Baldelli

     

    ©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata