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La storia della Soka Gakkai - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 07:03

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La storia della Soka Gakkai

Dopo la morte di Toda, Daisaku Ikeda, nella sua nuova posizione di amministratore generale (dal giugno 1958), si assunse la piena responsabilità di guidare la Soka Gakkai e il 3 maggio 1960 fu nominato terzo presidente dell’organizzazione.
In quell’occasione dichiarò: «Nonostante la mia giovane età, da oggi assumerò la guida del nostro movimento come rappresentante dei discepoli del presidente Toda, e avanzerò insieme a voi verso la concreta realizzazione di kosen-rufu»

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3. L’epoca di Daisaku Ikeda, terzo presidente della Soka Gakkai e presidente della SGI

Dopo la morte di Toda, Daisaku Ikeda, nella sua nuova posizione di amministratore generale (dal giugno 1958), si assunse la piena responsabilità di guidare la Soka Gakkai e il 3 maggio 1960 fu nominato terzo presidente dell’organizzazione.
In quell’occasione dichiarò: «Nonostante la mia giovane età, da oggi assumerò la guida del nostro movimento come rappresentante dei discepoli del presidente Toda, e avanzerò insieme a voi verso la concreta realizzazione di kosen-rufu»1. Fu il suo “primo ruggito da leone” come presidente, nello stesso giorno in cui il maestro Toda aveva assunto la presidenza nel 1951, e con esso ebbe inizio un nuovo periodo di grande sviluppo per la Soka Gakkai.
Il 2 ottobre di quell’anno il presidente Ikeda si recò in Nord e Sud America; fu il primo passo del suo viaggio per far conoscere il Buddismo del Daishonin in tutto il mondo. Nel gennaio 1961 visitò Hong Kong, l’India e altri paesi asiatici, e in ottobre si recò in Europa, dando inizio al processo di avanzamento verso kosen-rufu mondiale.
In tal modo tracciò concretamente una strada per la realizzazione della “trasmissione del Buddismo verso occidente” e per la diffusione della Legge mistica nel mondo intero, come il Daishonin aveva predetto.
Nel 1965, con lo pseudonimo di Ho Goku2, iniziò a scrivere La rivoluzione umana, che fu pubblicata a puntate sul quotidiano Seikyo e alla fine raggiunse dodici volumi. Il suo scopo era trasmettere correttamente la storia e lo spirito della Soka Gakkai alle generazioni future.
Nella prefazione esprime il tema fondamentale del romanzo: «La rivoluzione umana di un singolo individuo contribuirà al cambiamento nel destino di una nazione e condurrà infine a un cambiamento nel destino di tutta l’umanità» (RU, 1, VI). La rivoluzione umana racconta gli sforzi e le lotte dei tre presidenti fondatori per porre le basi della felicità e della pace dell’umanità.
Il maestro Ikeda ha continuato a narrare la storia della Soka Gakkai ne La nuova rivoluzione umana, un romanzo in trenta volumi, anch’esso pubblicato a puntate sul Seikyo Shimbun.

Un movimento per la pace, la cultura e l’educazione

La Soka Gakkai sostiene lo sviluppo dei giovani che daranno un contributo positivo alla società.
Il maestro Toda diceva che via via che kosen-rufu progredisce emergono tanti individui capaci che svolgono ruoli importanti nei vari campi della società. Si aspettava inoltre che un giorno la Soka Gakkai sarebbe stata un pilastro importante per la fioritura della pace e della cultura per tutta l’umanità, e a tal fine si raccomandava che diventasse un movimento educativo di eccellenza per formare persone in grado di adempiere alla propria missione.
Per realizzare concretamente questa idea la Soka Gakkai, sotto la guida del maestro Ikeda, ha promosso un movimento in continua crescita per la pace, la cultura e l’educazione basato sui princìpi buddisti, dando così grandi contributi alla società.
Per rispondere alle aspettative di Toda, la Soka Gakkai ha creato vari gruppi specifici come ad esempio quelli degli educatori, degli scienziati, degli accademici, degli artisti, degli scrittori, degli esperti in questioni internazionali, dei medici e degli operatori sanitari. Poi, via via che l’organizzazione ha sviluppato una gamma sempre più vasta di attività, si sono creati gruppi di professionisti in ambito economico e finanziario, di lavoratori dell’agricoltura e della pesca, di residenti nelle isole più remote e di persone impegnate nelle attività assistenziali e di sostegno alla comunità. Sono inoltre state fondate istituzioni dedicate al sapere e alle arti come l’Istituto di filosofia orientale, l’Associazione concertistica Min-on e il Museo d’arte Fuji di Tokyo.
Nell’intento di creare un movimento politico dedito a servire gli interessi delle persone comuni e della società giapponese, nel 1964 è stato costituito il Komeito, un partito politico indipendente supportato dai membri della Soka Gakkai.
Il maestro Ikeda ha anche realizzato un sistema di istituzioni educative che mettono in pratica la pedagogia per la creazione di valore di Makiguchi e Toda, ossia l’Educazione Soka. Esso comprende scuole materne, elementari, medie e superiori, università e scuole di specializzazione post-laurea. Tra queste la scuola media e superiore Soka di Tokyo (aperta nel 1968) a Kodaira, Tokyo; l’Università Soka di Hachioji, Tokyo (1971); la scuola media e superiore del Kansai (che nacque come scuola media e superiore femminile Soka nel 1973) a Katano, Osaka.
Nel 2001 si è aggiunta l’Università Soka d’America nella Contea di Orange, in California.
Allo stesso tempo il maestro Ikeda ha continuamente ampliato il suo impegno nel condurre dialoghi rivolti alla pace, alla cultura e all’educazione su scala globale.
L’8 settembre 1968 annunciò una proposta per la normalizzazione delle relazioni fra Giappone e Cina3. Nel 1972, ai primi di maggio, si impegnò in una serie di dialoghi con il famoso storico britannico Arnold J. Toynbee (1889-1975). Le loro conversazioni si protrassero per due anni, per un totale di quaranta ore. Fu l’inizio di una serie di dialoghi e scambi con leader e intellettuali di rilevanza mondiale.
Nel 1974 e nel 1975, al culmine della Guerra Fredda fra est e ovest e con un conflitto in atto anche fra la Cina e l’Unione Sovietica, il presidente Ikeda effettuò una serie di viaggi in Cina, in Unione Sovietica e negli Stati Uniti, durante i quali incontrò i massimi vertici allo scopo di aprire una strada di pace e di amicizia.
Il 26 gennaio 1975 i rappresentanti dei membri della Soka Gakkai di cinquantuno paesi e territori si riunirono sull’isola di Guam, nel Pacifico, e fondarono la Soka Gakkai International (SGI), nominando presidente il maestro Ikeda.
A partire dal 1977 circa, mentre la Soka Gakkai avanzava a grandi passi verso kosen-rufu nel mondo, i preti di vari templi affiliati alla Nichiren Shoshu iniziarono a sollevare ripetute accuse infondate contro l’organizzazione. Era l’inizio di quello che viene chiamato “il primo problema con il clero”, dietro cui vi era un’alleanza fra i preti e alcuni ex responsabili che avevano rinnegato la Soka Gakkai. I loro complotti miravano a recidere il legame tra il maestro e i discepoli, cioè fra il maestro Ikeda, leader del movimento di kosen-rufu, e i membri, allo scopo di controllare la Soka Gakkai per i propri fini personali.
Il maestro Ikeda si adoperò per trovare una soluzione al problema allo scopo di proteggere i membri da questi attacchi e, nella speranza di ristabilire l’armonia nelle relazioni fra clero e laici, ritenne che l’unico modo possibile fosse dimettersi da presidente della Soka Gakkai. Rassegnò quindi le dimissioni nell’aprile del 1979 assumendo da quel momento il titolo di “presidente onorario”.

Un susseguirsi di premi e onorificenze

Per celebrare il giorno della SGI, nell’anniversario della fondazione, il maestro Ikeda ogni 26 gennaio, a partire dal 1983, pubblica una Proposta di pace che gode di grande apprezzamento in tutto il mondo.
Ha tenuto oltre trenta conferenze in università e istituzioni accademiche, e i suoi dialoghi con importanti intellettuali di portata mondiale, capi di stato, esponenti del mondo della cultura e rettori universitari supera il numero di 1600, di cui più di settanta pubblicati come libri. Fra questi il dialogo con lo storico Toynbee, tradotto in trenta lingue, è stato ampiamente apprezzato e definito “una guida per la cultura globale” e “un libro di testo per l’umanità”.
Questi dialoghi, che stabiliscono una connessione fra diverse culture e religioni, hanno contribuito ad approfondire gli scambi fra i popoli e a costruire reciproca comprensione e solidi legami fra le persone che si dedicano al bene. Nel 1995 è stata adottata la Carta della SGI in cui vengono esplicitati i princìpi dell’umanesimo sostenuti dall’organizzazione, e nel 1996 è stato fondato l’Istituto Toda per la pace (che all’inizio si chiamava Istituto Toda per la pace globale e la ricerca politica), basato sull’eredità degli insegnamenti e dei princìpi esposti da Josei Toda. In riconoscimento dell’impegno della SGI per la pace mondiale e delle sue attività per la cultura e l’educazione, in varie località del mondo hanno iniziato ad apparire parchi pubblici e strade intitolate ai presidenti Makiguchi, Toda e Ikeda. Il maestro Ikeda ha ricevuto una serie di onorificenze e premi da parte di nazioni, municipalità e istituzioni educative, fra cui: medaglie nazionali, dottorati e cattedre ad honorem, oltre a cittadinanze onorarie di innumerevoli città e regioni.

La nuova era di kosen-rufu mondiale

Proprio mentre si verificavano questi grandi progressi a livello globale, nel 1991 il clero della Nichiren Shoshu decise di scomunicare i milioni di membri della Soka Gakkai di tutto il mondo (questo e gli altri eventi correlati sono noti come il “secondo problema con il clero”). La Soka Gakkai condannò severamente quest’azione perpetrata dal clero corrotto, che costituiva una grave offesa verso gli insegnamenti di Nichiren Daishonin e un tradimento del suo mandato.
Dopo aver trionfato sugli intrighi del clero, la Soka Gakkai inaugurò una nuova era nella storia di kosen-rufu mondiale. Attualmente i suoi membri praticano il Buddismo in 192 paesi e territori, dove si sono guadagnati ampia fiducia e apprezzamento per lo sforzo costante di contribuire alla società con lo spirito dell’umanesimo buddista.
Nel novembre 2013 è stato completato il Kosen-rufu Daiseido, Palazzo del grande voto di kosen-rufu, a Shinanomachi, Tokyo, che fa parte del complesso di edifici che costituiscono la sede centrale della Soka Gakkai.
Nella dedica sul monumento collocato all’ingresso del palazzo, il maestro Ikeda ha scritto: «Kosen-rufu è la strada per realizzare la pace e la prosperità universale. È il nostro grande voto dal tempo senza inizio per l’Illuminazione di tutte le persone».
Dal Giappone e da tutto il mondo i membri si radunano al Daiseido per recitare Gongyo e Daimoku. Uniti dal voto di realizzare kosen-rufu, pregano davanti al Joju Gohonzon della Soka Gakkai che reca l’iscrizione “per la realizzazione del grande voto di kosen-rufu attraverso la compassionevole propagazione della grande Legge” e ripartono con una nuova determinazione. Grazie all’impegno della Soka Gakkai ora il Buddismo di Nichiren Daishonin risplende in tutto il mondo come una grande sorgente di speranza, come un sole che illumina l’umanità.

(continua)

1. Daisaku Ikeda, La nuova rivoluzione umana, esperia, 2009, vol. 12, pag. 370.
2. Ne La nuova rivoluzione umana, il presidente Ikeda scrive a proposito della sua scelta dello pseudonimo Ho Goku: «Il presidente Toda usò lo pseudonimo di Myo Goku. Io userò quello di Ho Goku. Unendo le prime parti dei due nomi si ottiene myoho, la Legge mistica. Goku significa risvegliarsi alla verità della non sostanzialità. Myo di myoho si riferisce al mondo di Buddità e ho si riferisce agli altri nove mondi. Myo è anche il risveglio o Illuminazione, mentre ho è l’oscurità fondamentale. Sulla base di questo principio possiamo dire che myo corrisponde al maestro e ho al discepolo» (NRU, esperia, vol. 9, pag. 13)
3. All’epoca non vi erano relazioni diplomatiche ufficiali fra la Repubblica popolare cinese e il Giappone; quindi tecnicamente i due paesi erano ancora in stato di guerra, e in Giappone dominavano sentimenti anticomunisti e anticinesi. L’appello del presidente Ikeda per la normalizzazione delle relazioni era basato sulla convinzione che la pace con la Cina fosse fondamentale per la stabilità della regione asiatica e la reintegrazione della Cina nella comunità internazionale essenziale per la pace mondiale. La sua proposta contribuì a gettare le basi per i negoziati che condussero alla normalizzazione delle relazioni diplomatiche nel 1972 e al Trattato di pace e amicizia nel 1978.

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La Soka Gakkai e kosen-rufu mondiale

26 gennaio – 1975, Fondazione della Soka Gakkai Internazionale (SGI) a Guam. Daisaku Ikeda viene nominato presidente della SGI.
16 marzo – 1958, Josei Toda affida la realizzazione del grande voto di kosen-rufu ai suoi successori, i giovani, e in particolare a Ikeda.
3 maggio – 1951, Toda viene nominato secondo presidente.
3 maggio – 1960, Ikeda viene nominato terzo presidente.
3 luglio – 1945, Toda esce dal carcere dopo due anni di isolamento e intraprende la ricostruzione della Soka Gakkai.
3 luglio – 1957, Ikeda viene ingiustamente arrestato dalla polizia della prefettura di Osaka (Episodio di Osaka).
2 ottobre – 1960, Ikeda parte dal Giappone per visitare Nord e Sud America, compiendo il primo passo verso la realizzazione di kosen-rufu mondiale.
18 novembre – 1930, Viene pubblicata l’opera di Tsunesaburo Makiguchi Soka Kyoikugaku Taikei (“Il sistema pedagogico per la creazione di valore”). È considerata la data di fondazione della Soka Gakkai.

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