Poiché il Buddismo
racchiude in sé il mondo secolare
la Buddità si raggiunge
stando in mezzo alla società.
In uno dei suoi scritti principali, Nichiren Daishonin afferma: «Se il cielo è sereno, la terra è illuminata. Similmente, se si conosce il Sutra del Loto, si possono comprendere gli affari di questo mondo» (Il vero oggetto di culto, SND, 1, 251). Il Buddismo di Nichiren Daishonin è davvero aperto alla società, la illumina e la guida. Il Daishonin scrive inoltre: «Saggio non è chi pratica il Buddismo prescindendo dalle questioni mondane» (Il kalpa della diminuzione, SND, 8, 197). Prestando ascolto a queste parole, i maestri e i discepoli di Soka si sono lanciati con fervore in mezzo alla gente e nella società, utilizzando spontaneamente la saggezza del Buddismo descritta dal Daishonin come «la saggezza della verità che opera in accordo col mutare delle circostanze» (cfr. OTT, 3).
Noi non cerchiamo di sfuggire la realtà della vita, né di ingraziarci i favori dei potenti, e ripudiamo ogni distorsione della fede e degli insegnamenti religiosi come quella operata dal clero della Nichiren Shoshu. Perseguendo con convinzione l’idea secondo cui la religione esiste per il benessere delle persone, la Soka Gakkai ha aperto un nuovo corso nella storia dell’umanità laddove, troppo spesso purtroppo, la religione ha sfruttato la gente per i propri fini.
In questo mondo
oscurato e travagliato
mettiamoci alla guida
come veri paladini
di una grande filosofia.
In Risposta a un credente il Daishonin scrive: «Considera il servizio al tuo signore come la pratica del Sutra del Loto». Questo è il significato di: «Tutti gli affari e le attività della vita non sono in contrasto con la realtà ultima» (SND, 5, 164). Per noi questo vuol dire che dovremmo considerare il nostro lavoro come “la pratica del Sutra del Loto” e impegnarci con serietà. Questo brano è una guida eternamente valida.
Quando il Daishonin scrisse questa lettera rischiava di essere esiliato per la terza volta, dopo i suoi precedenti esilii a Izu e a Sado. Il Daishonin tuttavia, considerò queste persecuzioni un onore, dicendo che gli avevano portato «una fortuna dieci miliardi di volte più grande» (Ibidem,163). Cercò di trasmettere il coraggio di un leone ai suoi discepoli, esortandoli a considerare il loro ambiente di lavoro come il campo in cui combattere la loro decisiva battaglia spirituale e incoraggiandoli a riportare lì la loro vittoria.
Anche il mio maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, era molto severo riguardo al lavoro. Diceva: «Nella fede fate il lavoro di una persona, nel vostro lavoro quello di tre!». Sotto la guida del mio maestro Toda mi sono esercitato con tutte la mie forze. Ho cercato di provare in maniera inconfutabile che, attraverso la strategia del Sutra del Loto, si possono superare anche le più gravi difficoltà di lavoro.
Kosen-rufu
è la storia di individui
che si sforzano duramente nella società
raggiungendo la felicità assoluta.
Il lavoro ci dà la possibilità di mettere continuamente alla prova la nostra creatività e il nostro ingegno.
L’illustre autore brasiliano e pioniere della neurologia Antonio Austregésilo (1876-1960) scrisse: «Pensate sempre al trionfo. Ogni idea è un atto che apre la strada». La via verso la vittoria sta nell’eliminare qualsiasi negligenza e forma di autocompiacimento e nell’affrontare le faccende di tutti i giorni con rinnovata energia. Attingiamo a questa fonte di energia facendo un Gongyo vigoroso e recitando Daimoku ogni mattina. Il successo nel lavoro si ottiene raccogliendo tutto il coraggio, la saggezza, la sincerità e la perseveranza proprio là dove siamo, guadagnandoci la fiducia degli altri e diventando individui indispensabili.
Non dobbiamo scoraggiarci o perdere la speranza. Il presidente Toda incoraggiava i giovani dicendo: «Ci sono sempre persone malvagie o poco piacevoli in qualsiasi azienda o organizzazione. Nessun luogo è privo di problemi, ma sono proprio quei problemi che ci rendono forti. La presenza di persone spiacevoli ci aiuta a sviluppare e a elevare il nostro stato vitale, vi prego di comprendere bene questo e di avanzare con orgoglio e fiducia».
Il ricco Sudatta, un discepolo di Shakyamuni, pare si fosse ridotto in miseria per ben sette volte. Tuttavia, Sudatta e sua moglie diedero tutto ciò che poterono per sostenere il loro maestro, il Budda Shakyamuni, e grazie a questo spirito alla fine trionfarono. Sudatta divenne l’uomo più ricco dell’India, costruì il monastero Jetavana e lo donò al Budda.
La Soka Gakkai risplende di individui ricchi di saggezza che riscuotono successo nella società, non ultimi i membri delle nostre Divisioni della cultura, degli imprenditori professionisti, degli educatori, delle relazioni internazionali ecc., ognuno dei quali ricopre un ruolo di guida nella società.
L’ex professore di Harvard e studioso di etica sociale James Luther Adams (1901-94) lodava l’impegno dei nostri membri. Una volta notò che quando gli individui migliorano se stessi e raggiungono una comprensione più profonda di questa nostra società in continuo mutamento, forgiano allo stesso tempo la saggezza e la forza per trasformare il mondo. In questo senso, egli disse, la filosofia e le attività della SGI hanno un profondo significato.
Il mondo ci osserva mentre ci apprestiamo a entrare in questo “Anno delle persone di valore e dell’espansione”. Facciamo in modo che ognuno di noi, quest’anno, diventi un esempio luminoso di come si possa mettere in pratica il Buddismo nella società, così da illuminare di speranza l’ambiente in cui viviamo.
Risolutamente
agendo
dentro la società
conseguiamo una vittoria dietro l’altra
come maestri della creazione di valore.