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Cambiare il karma (shukumeitenkan) - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:30

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    Cambiare il karma (shukumeitenkan)

    Shukumei=karma, che ha sede nella vita (shuku=sede, mei=vita). Tenkan=modificare, cambiare (ten=girare, kan=trasformare)

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    Shukumei=karma, che ha sede nella vita (shuku=sede, mei=vita). Tenkan=modificare, cambiare (ten=girare, kan=trasformare)

    Un vaso pieno di cause
    La vita è come un vaso che può contenere le cose più disparate. Può essere pieno di illusioni, di debolezze, di sogni, di vitalità, di entusiasmo, di speranza ecc.
    Il karma, che corrisponde al contenuto del vaso, come concetto non comprende soltanto gli aspetti negativi della vita ma anche tutto ciò che vi è di positivo. Sembra che nel mondo moderno ci siano più persone che soffrono per un karma negativo di quante godano di un buon karma. Forse anche per questo la parola “karma” evoca associazioni negative ma è fondamentale trasformare il cattivo karma in buon karma. Come è possibile attuare questa trasformazione? Prima di rispondere a questa domanda, è importante comprendere come si forma il karma. Il Buddismo spiega che esso è la somma di tutte le nostre azioni fino al momento presente. Nel corso di una vita, i comportamenti positivi e quelli negativi si sommano. Le azioni che arricchiscono la vita vengono immagazzinate come karma positivo. Mentre le azioni che mirano a ledere la nostra esistenza e quella degli altri, causeranno effetti negativi e verranno immagazzinate nella vita, come karma negativo. In giapponese esiste un concetto spesso utilizzato per definire il karma negativo: akugo jinju. Esso sta a significare l’accumulo di azioni che “depositano” cause negative nella profondità della propria vita.

    Il karma creato dai desideri terreni
    I tre veleni presenti nella vita – l’Avidità, la Collera e la Stupidità intesa come incapacità di vedere le cose per come esse sono realmente – insieme alla presunzione e alla sfiducia in noi stessi, ci fanno accumulare cause negative. L’influenza di questi veleni ci porta a compiere azioni negative e a sviluppare una visione illusoria della nostra vita. Tradizionalmente si riteneva che per il comune mortale fosse impossibile rompere questo ciclo. Per esempio, quando una persona ripete più e più volte un comportamento basato sull’Avidità, esso s’imprime nella sua vita e la porta a pensare e ad agire in maniera confusa e distorta, ponendo cause che lo trascinano in una spirale di infelicità. Recitando Nam-myoho-renge-kyo e attivando così la Buddità dentro di noi si comincia a comprendere con maggiore chiarezza quali desideri sono veramente per la felicità e si acquisisce la forza vitale necessaria a perseguirli e realizzarli fino in fondo. I desideri terreni acquistano così una nuova prospettiva non più legata al semplice soddisfacimento dei bisogni personali ma a una più complessiva felicità della nostra vita e dell’ambiente in cui si trova. Inoltre, man mano che la nostra pratica progredisce, tutti gli effetti negativi delle azioni compiute in passato vengono a galla permettendoci così di affrontarli e cambiarli in questa esistenza.

    Il karma creato dall’offesa alla legge
    Nichiren ci ammonisce di guardarci particolarmente da un particolare tipo di karma, cioè l’offesa alla Legge (hobo). Per chi non conosce il Buddismo può risultare un concetto complicato; in sintesi si tratta dell’offesa alla Legge fondamentale che regola e armonizza l’universo, Nam-myoho-renge-kyo. Se ignoriamo questa Legge e agiamo contro di essa, poniamo profonde cause di infelicità. Poiché la Legge mistica è la Legge fondamentale della vita se continuiamo a ignorarla facciamo del male anzitutto a noi stessi. È facile immaginarsi cosa accade se si guida un’auto violando sistematicamente il codice della strada. Il Buddismo del Daishonin vede nel disprezzo della Legge mistica la causa per la creazione di karma negativo, spiegando che questo non si limita all’esistenza presente, ma abbraccia le tre esistenze di passato presente e futuro. Poiché per il Buddismo la vita è eterna, gli effetti negativi che sperimentiamo adesso non sono necessariamente dovuti a cause negative poste solo in questa esistenza ed è altrettanto vero che le azioni negative che compiamo in questa vita non finiranno con la morte ma potranno continuare a influenzare negativamente anche le esistenze future.

    Illuminare la propria vita con la pratica buddista
    Praticando costantemente e correttamente la Legge mistica e agendo in base a essa, si inizia a trasformare il karma negativo in karma positivo. Avendo creato karma negativo con le nostre inconsapevoli offese alla Legge nelle esistenze passate, il vaso di cui parlavamo adesso è pieno di cose brutte, sporcizia e illusioni. Mettendo in pratica la fede nella Legge mistica, possiamo ripulirlo e trasformarlo in una torre preziosa pura e forte.

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