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Avere cura del Gohonzon - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 07:00

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Avere cura del Gohonzon

Il Gohonzon è il cardine centrale del Buddismo di Nichiren Daishonin e il modo in cui ce ne prendiamo cura esprime il rispetto e la sincerità della nostra fede. «Io, Nichiren, ho iscritto la mia vita in inchiostro di sumi, perciò credi profondamente nel Gohonzon» (Risposta a Kyo’o, RSND, 1, 365). Dal momento in cui riceviamo il Gohonzon, in un certo senso è come se il Daishonin entrasse nella nostra casa. È importante quindi usare vari accorgimenti

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Alcune indicazioni pratiche

Come sistemare il butsudan?

  • Porre il mobiletto dove custodiamo il Gohonzon (butsudan) nel posto migliore della casa, in un punto sicuro e protetto, dove non c’è rischio che venga urtato o danneggiato in alcun modo. Sistemarlo su un mobile solido e aderente alla parete, e assicurarsi che non oscilli all’apertura degli sportelli, che sia ben fissato sul piano di appoggio.
    Evitare di appendere il mobiletto al muro o su una mensola sospesa, o di spostarlo da una stanza all’altra.
  • Sopra al butsudan non dovrebbe esserci niente: è consigliabile togliere eventuali quadri, mensole ecc. Inoltre, è bene liberare il più possibile la zona circostante, per favorire la concentrazione. Lasciare solo le offerte.
  • Per sicurezza tenere sempre le candele a una certa distanza dal Gohonzon, anche per evitare possibili schizzi di cera.
  • È importante sistemare il mobiletto alla giusta altezza: quando preghiamo davanti al Gohonzon lo sguardo deve essere rivolto leggermente verso l’alto, considerando anche la visibilità per chi si siede dietro.
  • L’illuminazione va sistemata in modo che il Gohonzon possa essere visto bene da tutti, facendo attenzione che la lampada non sia troppo vicina, perché potrebbe danneggiarlo.

Per approfondire: NR, 588, 17-20

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