Qual è il mio tesoro più prezioso? Sono i miei compagni di fede, fonte di grande ispirazione, che si dedicano con fede incrollabile a realizzare kosen-rufu e l’ideale di “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese”.
Rivolgendosi a un suo discepolo che da molti anni si dedicava alla fede, Nichiren Daishonin, il Budda dell’Ultimo giorno della Legge, lo loda per essersi impegnato ancor più duramente durante la persecuzione di Atsuhara, un periodo di grandi avversità:
«Hai dimostrato una notevole determinazione durante i recenti avvenimenti» (Diversi corpi, stessa mente, RSND, 1, 550)
Afferma inoltre di aver riferito tutto alle divinità celesti, le funzioni protettrici dell’universo (cfr. Ibidem).
Non posso fare a meno di pensare che queste parole di lode del Daishonin siano rivolte anche a tutti i nobili compagni e le compagne di fede della Soka Gakkai, che continuano a diffondere ondate di coraggio prendendo l’iniziativa e ispirando gli altri con il loro esempio.
*
Nell’aprile del 1953, in occasione del settecentesimo anniversario della proclamazione da parte del Daishonin del suo insegnamento[1], esortai i membri del capitolo Bunkyo di Tokyo, in quanto consigliere del capitolo: «Mostriamo un carattere eccellente e facciamo ardere lo spirito risoluto di avanzare! Se ci impegniamo al massimo, le funzioni negative si daranno alla fuga. Uniti nella determinazione (ichinen) di vincere assolutamente, espandiamo con gioia ed entusiasmo il nostro movimento!».
Tutti risposero con rinnovata fiducia facendo crescere tante persone capaci, così che il capitolo Bunkyo divenne uno dei primi di tutto il Giappone e le loro vite brillarono di benefici.
Pieno di gratitudine per quei membri che avevano lottato al mio fianco, scrissi nel mio diario:
«Queste persone, i loro volti e tutto ciò che hanno realizzato saranno per sempre illuminati dalla luce della Legge mistica» (Diario giovanile, Esperia, pag. 242)
Nei settant’anni trascorsi da allora, i membri di Tokyo, la nostra “fortezza principale”, hanno mostrato un meraviglioso esempio non solo di trasformazione della propria vita attraverso la rivoluzione umana, ma anche di trasformazione dell’ambiente circostante e delle rispettive comunità locali. Le loro vittorie risplendono sempre più luminose come fonte di speranza per il Giappone e per il mondo intero.
*
Tre anni dopo questo grande successo realizzato nel capitolo Bunkyo, e subito dopo la nostra vittoria nella “campagna di Osaka”[2], in cui avevamo superato tante difficoltà, il maestro Toda, prevedendo altre sfide nel futuro, compose la seguente poesia:
Mentre inizi l’ascesa
di una montagna
ancora più impervia,
continua il viaggio di kosen-rufu
con salda determinazione.
Assicurai a Toda Sensei: «Non ha nulla di cui preoccuparsi. Io sono qui! Io lotterò!».
Lui rispose con un sorriso: «Sì, è vero. Posso stare tranquillo perché ci sei tu, Daisaku. Grazie!».
Ora anche io ho i miei amati discepoli, uniti a me in un legame indissolubile, che si sfidano nel viaggio di kosen-rufu con il mio stesso spirito senza esitare di fronte alle montagne più impervie.
Ogni giorno veglio sui nostri giovani successori che stanno crescendo per diventare «eroi del mondo[3]» sempre vittoriosi, mentre si impegnano instancabilmente a mettere in pratica il Buddismo nella società per dimostrare il principio per cui “il Buddismo riguarda la vittoria”. Niente mi trasmette più sicurezza.
*
Il Daishonin era molto angosciato per i disordini che affliggevano la società giapponese dell’epoca, nonché per le indicibili sofferenze che tutto ciò causava alle donne e ai bambini (cfr. RSND, 1, 918).
Una società permeata dai sorrisi delle donne, delle madri e dei bambini che vivono in una condizione di felicità e di pace: questa è la visione al centro dell’ideale di “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese”.
Avanziamo con energia verso il 3 maggio, Giorno della Soka Gakkai, che quest’anno segna anche il trentacinquesimo anniversario dell’istituzione del Giorno delle madri Soka, sempre insieme ai nostri compagni di fede, fonte di grande ispirazione, e facendo emergere in noi la sconfinata forza vitale del tempo senza inizio!
[1] Il 28 aprile 1253, presso il Seicho-ji, Nichiren Daishonin proclamò per la prima volta Nam-myoho-renge-kyo, in quanto l’unico insegnamento buddista corretto per guidare tutte le persone dell’Ultimo giorno della Legge all’Illuminazione. Quest’anno (2023) segna il settecentosettantesimo anniversario.
[2] Campagna di Osaka: nel maggio del 1956 i membri del Kansai, guidati dal giovane Daisaku Ikeda che era stato inviato dal secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda per guidarli, introdussero 11.111 famiglie alla pratica del Buddismo Nichiren Daishonin in un solo mese.
[3] “Eroe del Mondo” è un altro nome del Budda, così chiamato perché affronta valorosamente ogni sofferenza e guida tutte le persone all’Illuminazione.
