Coloro che recitano Nam-myoho-renge-kyo e dedicano la vita a kosen-rufu avranno uno stato vitale luminoso come il sole, ricco come la grande terra e vasto come il grande mare. La felicità sboccerà nella loro vita, nel loro ambiente e nel loro futuro, e potranno liberamente creare un valore illimitato
Quando il mio maestro Josei Toda divenne il secondo presidente della Soka Gakkai, mi dedicò questa poesia:
Adesso,
e anche nel futuro,
insieme,
condividendo gioie e sofferenze.
Quanto è meraviglioso il nostro legame!
Dopo la mia nomina a terzo presidente della Soka Gakkai mi recai immediatamente a Okinawa (luglio 1960), animato dal voto che mi aveva trasmesso il mio maestro Toda: la realizzazione di kosen-rufu in quelle isole. Negli anni ho costruito, approfondito e sviluppato legami meravigliosi con i miei amati membri di Okinawa, condividendo gioie e sofferenze. Sono passati quasi sessant’anni da quella mia prima visita e niente mi rende più felice di vedere le brillanti vittorie che hanno conseguito e tutto ciò che hanno realizzato.
Mi congratulo per questa riunione generale di Okinawa e per la riunione dei responsabili di centro della Soka Gakkai! L’incontro di oggi, che trabocca di gioia sotto un sole splendente, viene trasmesso in diretta in nove località di Okinawa, fra cui i Centri culturali di Miyako e Yaeyama.
Vorrei porgere il mio benvenuto, con tutto il cuore, anche ai membri della SGI che hanno compiuto un lungo viaggio per essere qui oggi. La fortuna e i benefici che avete accumulato con questa azione sono incommensurabili. Nichiren Daishonin di certo vi loderebbe, come fece con uno dei suoi discepoli: «Le tue intenzioni gentili sono più profonde del grande mare, le tue azioni meritorie hanno più consistenza della terra» (Risposta a Tayu no Sakan, RSND, 2, 917). Grazie per i vostri sforzi!
La Soka Gakkai si baserà sempre sul Gosho, gli scritti di Nichiren Daishonin. Perciò non giungeremo mai a un punto morto, avanzeremo senza limiti.
Vorrei condividere con voi un passo da Il vero aspetto di tutti i fenomeni, scritto dal Daishonin mentre sopportava l’esilio sull’isola di Sado: «Il Budda Shakyamuni avvolgerà nella sua veste coloro che […] persevereranno nella propagazione [della Legge mistica]. Tutti gli dèi celesti faranno loro offerte, li sosterranno con le spalle e li porteranno sul dorso. Essi posseggono grandi radici di bontà e meritano di essere le grandi guide di tutti gli esseri viventi» (RSND, 1, 341).
I maestri e i discepoli Soka, i veri discepoli di Nichiren Daishonin, hanno perseverato nel propagare la Legge mistica mentre si battevano contro i tre potenti nemici e affrontavano ogni sorta di ostacoli e difficoltà. Per tale ragione le divinità celesti e tutti i Budda e i bodhisattva delle dieci direzioni e delle tre esistenze non mancheranno mai di proteggerci.
Nel corso dei nostri incessanti sforzi per kosen-rufu abbiamo fatto emergere un sempre maggior numero di nuovi e capaci Bodhisattva della Terra, incoraggiandoli e aiutandoli a crescere in modo che possano andare nelle loro comunità, nella società e nel mondo intero a lavorare per la felicità di tutti gli esseri viventi. Voglio dichiarare con fierezza che in questo senso Okinawa è davvero uno splendido esempio e una fonte di ispirazione.
Alla riunione di oggi partecipano rappresentanti provenienti da Brasile, Taiwan, India, Singapore e Corea del Sud. Anche in questi paesi i nostri membri, veramente ammirevoli per la loro dedizione, sono un esempio di “gentilezza e di pazienza” (cfr. SDL, 239), come insegnato dal Sutra del Loto. Quanto più difficile si faceva la situazione, tanto più hanno continuato ad agire fedeli alle proprie convinzioni, impegnandosi con coraggio, sincerità e perseveranza nello spirito espresso dalle parole di Nichiren Daishonin: «E tuttavia non sono scoraggiato» (Gli elementi essenziali per conseguire la Buddità, RSND, 1, 664).
Il trattato del Daishonin Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese analizza da vari punti di vista l’essenza del dialogo. Si tratta di un dialogo su come porre rimedio alle calamità apparentemente senza fine che colpivano il paese.
Nel trattato c’è una scena in cui il padrone di casa, Nichiren Daishonin, corregge l’errore di comprensione dell’ospite riguardo al Buddismo. L’ospite va su tutte le furie, afferra il suo bastone e sta per andarsene. A quel punto “il padrone di casa, sorridendo, trattiene l’ospite” (cfr. RSND, 1, 16). In altre parole il padrone di casa sorride, esorta l’ospite a restare e si rivolge a lui in modo ragionevole e caloroso. Così riprendono a dialogare e alla fine l’ospite e il padrone di casa si uniscono nel formulare un voto, avanzando insieme di un passo verso “l’adozione dell’insegnamento corretto per la pace nel paese”.
Quando dialoghiamo sul Buddismo, non c’è motivo di essere esitanti o timorosi, né di cercare di apparire diversi da ciò che siamo. Basta semplicemente essere noi stessi, autentici e senza pretese, rivelando la vera essenza delle nostre vite, che il Daishonin descrive come «qualcosa che non è stato forgiato, che non è stato migliorato, ma che esiste così come è sempre stato» (La raccolta degli insegnamenti orali, BS, 117, 54). La chiave è parlare direttamente alla natura di Budda degli altri e trasmettere il nostro messaggio di verità e giustizia con atteggiamento calmo e allegro.
I nobili membri dei Gruppi uomini e donne, che sono il fondamento di kosen-rufu a Okinawa, hanno dimostrato attivamente il potere di questo dialogo allegro e positivo, creando gioiose reti di amicizia, di felicità e di pace.
In una lettera di incoraggiamento alla monaca laica Myoshin, che aveva perso il marito e stava allevando da sola il figlio ancora piccolo mentre continuava a impegnarsi nella pratica buddista, il Daishonin scrive: «Questo carattere myo [di myoho, la Legge mistica] è di per sé un Budda. Inoltre, questo carattere myo è la luna, il sole, le stelle, uno specchio, le vesti, il cibo, i fiori, la grande terra, il grande mare. Tutti i benefici accumulati insieme formano il carattere myo. Inoltre è il gioiello che esaudisce i desideri» (Risposta alla monaca laica Myoshin, RSND, 2, 827).
Coloro che recitano Nam-myoho-renge-kyo e dedicano la vita a kosen-rufu non mancheranno mai di diventare felici. Avranno uno stato vitale luminoso come il sole, ricco come la grande terra e vasto come il grande mare. La felicità sboccerà nella loro vita, nel loro ambiente e nel loro futuro, e potranno liberamente creare un valore illimitato.
Possiamo trasformare qualsiasi situazione, possiamo aiutare tutti a diventare felici: questa è la promessa assoluta del Daishonin. Attraverso il potere della nostra fede e della nostra pratica, possiamo attingere ai poteri incommensurabili e illimitati del Budda e della Legge.
Il 2 dicembre 1964 iniziai a scrivere il mio romanzo La rivoluzione umana, qui a Okinawa. In quel giorno indimenticabile di cinquantacinque anni fa, strinsi la mano a un gruppo di giovani uomini dicendo: «La trasformazione interiore nella vita di un singolo individuo può portare a un cambiamento del destino di una nazione. Solleviamo ventate di felicità e ondate di pace a partire da Okinawa! Facciamo crescere persone immensamente capaci che si assumeranno la responsabilità del futuro del Giappone e del mondo!». E oggi vediamo innumerevoli esempi luminosi che attestano il loro successo. Molti pensatori in tutto il mondo nutrono grandi aspettative riguardo a questo Training Center di Okinawa [costruito sul terreno di un’ex base missilistica statunitense] e lo lodano come simbolo della capacità degli esseri umani di creare la pace.
Una pietra di questo Training Center è stata collocata – insieme ad altre provenienti dalle prefetture di tutto il Giappone e da vari paesi del mondo – alla base dell’altare buddista nella Sala Genron del Centro mondiale Seikyo appena completato a Tokyo, a simboleggiare la preghiera per la pace, la sicurezza e la prosperità di ogni regione.
Nella costruzione dell’edificio, come si addice al nome “Centro mondiale Seikyo”, sono state impiegate pietre e materiali pregiati provenienti da tutto il mondo, compresi il Brasile e l’India.
Per concludere, in cuor mio stringo ancora una volta la mano con fermezza a ognuno dei miei fidati giovani successori di Okinawa e di tutto il mondo.
Intonando l’amata canzone della Soka Gakkai Eroi di Okinawa, sforziamoci ancora nella nostra rivoluzione umana, come se stessimo ballando tutti insieme l’allegra danza kachashi tipica di Okinawa!
(Seikyo Shimbun, 7 ottobre 2019)