I “fondamentali” di ogni attività non cambiano mai: «Curare la pratica di Gongyo, fare shakubuku, seguire ogni persona». Tamotsu Nakajima ricorda anche che «proteggere, comprendere e lodare ogni persona» è il cuore dell’umanesimo buddista
Con la Consulta di domenica 24 marzo si è aperto un nuovo ciclo per la Soka Gakkai italiana, con la conferma e la nuova nomina dei responsabili che formeranno la stessa per i prossimi tre anni.
Tra le novità, il responsabile nazionale della Divisione uomini Alberto Aprea. Il direttore generale dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, Tamotsu Nakajima, ha ringraziato Andrea Bottai, a cui Aprea è subentrato, per il contributo di questi anni nella Divisione uomini.
La settimana precedente Nakajima, insieme ai vicedirettori Francesco Geracitano e Vittorio Sakaki, ha partecipato a una riunione in Giappone in cui erano presenti alcuni rappresentanti dall’Europa e dal mondo nella quale hanno incontrato il presidente della Soka Gakkai Minoru Harada, che li ha aggiornati sui lavori di completamento del nuovo Centro. La cosa difficile, ha sottolineato Harada, non è il completamento dei lavori, ma è portare avanti kosen-rufu, considerare attentamente lo sviluppo delle varie zone e soprattutto come la Soka Gakkai affronterà il futuro, non solo da qui al 2030, ma anche per i prossimi cento o cinquecento anni.
Nakajima ha voluto sottolineare alcuni concetti attraverso la lettura del ventiseiesimo volume della Nuova rivoluzione umana, dal capitolo “Generali coraggiosi” (prossimamente disponibile sul sito del Volo Continuo).
Nel lungo periodo, ha spiegato, molte religioni hanno perso il loro senso di missione e la loro forza. Perché? Perché quando si crea distanza dalle persone, le religioni si appoggiano sul principio di autorità, attraverso un intermediario, instaurando una relazione gerarchica. Invece la Soka Gakkai si sviluppa sempre più perché ogni persona ha un legame diretto con il Gohonzon, tutte le persone sono uguali e procedono insieme ai compagni di fede. La responsabilità non è una vetrina e solo il legame con la Legge mistica, la fede, determina i benefici. Questa è la Soka Gakkai.
In qualunque organizzazione c’è un centro, un punto chiave che la tiene insieme, un po’ come in un ventaglio c’è un fulcro che congiunge le stecche. Se manca il fulcro, si ha un gruppo di persone, non una organizzazione. Nella Soka Gakkai il fulcro è il responsabile. Perciò ogni responsabile, a tutti i livelli, deve avere chiaro il proprio ruolo. Ogni zona, per portare avanti kosen-rufu, deve decidere uno scopo concreto per il proprio sviluppo: lo scopo concreto è la crescita dei membri. In qualsiasi modo si sviluppi l’attività, per quante iniziative si possano mettere in campo, alla base di ogni cosa ci sono “i fondamentali”: curare la pratica di Gongyo, pregare seriamente, fare shakubuku, seguire ogni persona, e ciò è un processo senza fine. Nakajima ha incoraggiato i responsabili a decidere di sostenere tutti i membri nel diventare più bravi di loro.
Per fare questo è necessario comprendere, proteggere, lodare ogni compagno di fede fino in fondo. Quanta attenzione, quanta cura abbiamo di ciascuno? Questa è l’attività fondamentale. Per evitare di creare un rapporto distante come quello fra clero e fedeli, occorre avere cura di ciascuno. Questo tipo di tendenza si contrasta avendo a cuore la felicità delle persone, proteggendole, non facendole mai diventare mezzi. Questo è l’umanesimo buddista. Curare bene una persona, apprezzarla, significa mettere in pratica la filosofia buddista. In questa semplice azione si crea e si apre il futuro basato su un nuovo legame fra esseri umani.
Il Buddismo è questo. In una zona, se ci sono cento persone, ne vanno apprezzate cento. Ognuno deve creare un legame diretto con Nichiren Daishonin. Il cuore del suo insegnamento è conservare il legame autentico fra gli esseri umani. L’essenza della fede sta nell’apprezzare le persone e nel pregare affinché diventino felici. L’unica cosa che serve è essere utili: dobbiamo mettere la fede al centro della vita e la fede si esprime nelle azioni. La nostra preoccupazione principale è come migliorare la nostra attività in Italia e come proteggere l’organizzazione.
Noi stiamo praticando il Buddismo, ha proseguito Nakajima, ma non consideriamo con serietà il Gosho Le quattordici offese. È il Gosho che mi piace di più, ha detto, perché spiega come evitare le cause di sofferenza. Non soffermiamoci sul passato: quello che conta è ciò che facciamo, diciamo e pensiamo da ora in poi. È necessario riflettere su se stessi in relazione alle quattordici offese: disprezzare gli altri è la tendenza più diffusa e radicata attualmente, ma disprezzando si buttano via i benefici e si ottiene un risultato negativo.
Ogni persona è preziosa, dunque dobbiamo apprezzare tutte le persone e andare in controtendenza. La società di oggi è impregnata di disprezzo, ma un buddista che pratica correttamente, non critica, non disprezza e lo fa perché sa che è la cosa migliore per la propria vita. Facciamo attenzione a come agiamo attimo per attimo. La società è piena di problemi, ma come buddisti bisogna pensare positivamente, in modo costruttivo. Quando ci rivolgiamo agli altri cerchiamo di usare un linguaggio corretto, senza l’uso di parolacce, ma che esprima lode e apprezzamento nei confronti degli altri e delle differenze di cui ognuno è portatore. Il presidente Ikeda è sempre gentile in ogni situazione. Ognuno si impegni a praticare bene, e a cercare l’unità. Se mi comporto da vero buddista, è facile creare unità, perché l’unità si crea quando ognuno pensa “io devo accettare gli altri”. Se riusciamo a fare questo, assisteremo a un grande cambiamento.
Il mio pensiero e il mio scopo, ha concluso Nakajima, è come realizzare una bella Soka Gakkai, dove tutti stanno bene insieme e si aiutano. La cosa davvero importante è che tutti i membri diventino felici, forti e saggi.
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Esame di primo livello
Particolare rilievo è stato dato all’esame di primo livello che si terrà nuovamente il 17 novembre e sarà aperto a coloro che sono diventati membri entro il 31 dicembre 2012. Il materiale è già disponibile sia online che nei punti vendita della Creacommercio.
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Nuove nomine a livello nazionale e regionale
Ecco i nomi dei nuovi responsabili che sono stati annunciati alla Consulta del 24 marzo
ITALIA
Responsabile nazionale Divisione uomini
Alberto Aprea
Regione Abruzzo
Vice responsabile Divisione uomini
Lorenzo Surricchio
Vice responsabile Divisione donne
Paola Barilari
Regione Emilia-Romagna
Responsabile Divisione giovani uomini
Matteo Artoni
Vice responsabile Divisione giovani donne
Chiara Bruganelli
Regione Lazio
Responsabile Divisione uomini
Sergio Laureti
Vice responsabile Divisione uomini
Bruno Murgioni
Segretaria Divisione donne
Giulia Cesaroni
Vice responsabile Divisione donne
Paola Pisilli
Vice responsabile Divisione giovani uomini
Roberto Giovannini
Vice responsabile Divisione giovani donne
Valeria Santorelli
Regione Lombardia
Vice responsabile Divisione giovani uomini
Alberto Strada
Vice responsabili Divisione giovani donne
Camilla Bonino, Sun Yan
Regione Piemonte
Responsabile Divisione giovani donne
Elisa Malenotti
Vice responsabile Divisione giovani uomini
Tiziano Di Sansa
Regione Toscana
Responsabile Divisione uomini
Marco Gensini
Vice responsabili Divisione uomini
Gianfranco Donatti, Aldo Giuliattini, Luciano Tenerini
Responsabile generale Divisione donne
Graziella Ajello
Responsabile Divisione donne
Stefania Ballerini
Vice responsabili Divisione donne
Elsa Martellucci, Rosanna Sorelli
Vice responsabile Divisione giovani uomini
Matteo Giusti
Vice responsabile Divisione giovani donne
Barbara Amoroso