Per far sì che la nostra vita e quella degli altri possa risplendere e che la Soka Gakkai possa prosperare in eterno, studiamo e approfondiamo ogni giorno La rivoluzione umana e La nuova rivoluzione umana
Vorrei esprimere dal profondo del cuore la più sincera gratitudine nei confronti del maestro Ikeda per averci lasciato un “manuale sulla fede” scritto con la sua stessa vita, così come a sua moglie Kaneko che lo ha sostenuto in questo sforzo indescrivibile.
Nell’ultima puntata de La nuova rivoluzione umana si legge: «Prego tutti voi, membri del Gruppo giovani, di portare avanti e trasmettere il nobile spirito dei tre maestri e discepoli Soka. Chi riuscirà a farlo sarà, alla fine, il vero vincitore nella vita. Questa è la strada fondamentale affinché la Soka Gakkai possa trionfare fino in fondo nel ventunesimo secolo, è la strada per riuscire ad adempiere al grande voto di kosen-rufu ed è anche la strada maestra per la creazione della pace nel mondo» (volume 30, capitolo 6, p.ta 139).
Il presidente Ikeda ci assicura che saremo certamente vincitori nella nostra vita se portiamo avanti e trasmettiamo il nobile spirito dei tre maestri e discepoli Soka.
Nel Gosho si legge: «Lo scopo dell’apparizione in questo mondo del Budda Shakyamuni, il signore degli insegnamenti, sta nel suo comportamento da essere umano» (RSND, 1, 852). Sensei, attraverso il suo esempio, ha indicato la via per far sì che i suoi discepoli continuino eternamente a vincere realizzando kosen-rufu.
Come portare avanti e trasmettere questo spirito?
Il maestro Toda e il maestro Ikeda ci hanno lasciato La rivoluzione umana e La nuova rivoluzione umana, in cui è inciso lo spirito della Gakkai. Il nostro compito, ora, come discepoli, è di studiare e approfondire con passione questi due “romanzi” con la consapevolezza di “Io sono Shin’ichi Yamamoto” e trasmettere correttamente, attraverso il nostro comportamento, il principio della rivoluzione umana alle future generazioni.
Una volta un giovane domandò a un responsabile dell’India come poter ricevere una guida dal presidente Ikeda. Egli rispose: «È semplice! Basta aprire La nuova rivoluzione umana!».
In altre parole, aprire La nuova rivoluzione umana equivale ad aprire la “porta” che ci permette di dialogare cuore a cuore con il nostro maestro.
La determinazione di sensei di scrivere La rivoluzione umana divenne salda nell’agosto del 1957, durante un dialogo con il suo maestro Toda. Infatti, otto mesi prima di morire, Toda gli aveva detto: «Sebbene riesca a scrivere della vita del maestro Makiguchi, nel momento in cui provo a mettere per iscritto la mia vita provo un senso di imbarazzo e non ci riesco» (vedi pag. 22).
In quel momento il maestro Ikeda decise di scrivere la “continuazione” del romanzo scritto da Toda [anch’esso intitolato La rivoluzione umana, n.d.t.].
Il 2 aprile 1958 Josei Toda morì. In seguito, sensei scrisse nel suo diario: «Lotterò per provare al mondo intero la grandezza del mio maestro. Avanzerò, andrò sempre avanti» (Diario giovanile, esperia, pag. 660). E viaggiò in lungo e in largo per far sì che la luce del Buddismo potesse raggiungere ogni parte del mondo.
La nuova rivoluzione umana inizia con le parole: «Niente e più prezioso della pace. Niente porta maggiore felicita».
Con queste parole nel cuore, andiamo a trovare ogni persona per trasmetterle la nostra rinnovata determinazione per kosen-rufu, ovvero la pace nel mondo.
Per far sì che la nostra vita e quella degli altri possa risplendere e che la Soka Gakkai possa prosperare in eterno, studiamo e approfondiamo ogni giorno La rivoluzione umana e La nuova rivoluzione umana.
Oggi il nostro compito come discepoli è rendere eterno il nome del nostro maestro per le generazioni a venire, così come ha fatto Ikeda con il suo maestro Toda.
Con profonda gratitudine verso il presidente Ikeda, iniziamo a scrivere con gioia, lungo il sentiero di maestro e discepolo, la nostra “nuova, nuova rivoluzione umana”.
Con questo spirito celebriamo il 18 novembre realizzando grandi vittorie!
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Alcune tappe della stesura de La rivoluzione umana e de La nuova rivoluzione umana
• Agosto 1957 – Il presidente Ikeda decide di scrivere La rivoluzione umana per continuare l’opera del suo maestro Josei Toda e trasmettere il suo spirito alle generazioni future.
• Aprile 1964 – Il presidente Ikeda, in occasione del sesto anniversario della morte di Toda (2 aprile 1958), annuncia che inizierà a scrivere La rivoluzione umana.
• 2 dicembre 1964 – Il presidente Ikeda inizia la stesura de La rivoluzione umana, a Okinawa.
• 1 gennaio 1965 – Viene pubblicata la prima puntata, nella quale è descritto il rilascio dal carcere del maestro Toda.
Il romanzo di Toda terminava con la scena del suo risveglio alla missione di Bodhisattva della Terra, avvenuto in cella.
• 11 febbraio 1993 – In commemorazione del novantatreesimo anniversario della nascita di Josei Toda, sensei termina La rivoluzione umana, che si conclude con la scena di Shin’ichi Yamamoto che viene nominato terzo presidente della Soka Gakkai.
• 6 agosto 1993 – All’età di 65 anni, a Nagano, il presidente Ikeda inizia a scrivere La nuova rivoluzione umana, sei mesi dopo la conclusione de La rivoluzione umana.
Il romanzo inizia con il racconto del suo primo viaggio nel mondo, nell’ottobre del 1960.
• 6 agosto 2018 – Dopo venticinque anni, a Nagano, il presidente Ikeda conclude La nuova rivoluzione umana.
• 8 settembre 2018 -L’ultima puntata viene pubblicata sul Seikyo Shimbun, nell’anniversario della Dichiarazione di Josei Toda per l’abolizione delle armi nucleari.