Le opere di Daisaku Ikeda La saggezza del Sutra del Loto e Il mondo del Gosho sono uno strumento completo per correlare mondo contemporaneo e insegnamenti di Nichiren
«Così io ho udito» è la frase di apertura del Sutra del Loto e di molti altri sutra. È l’espressione che segue immediatamente il titolo, che nel caso del Sutra del Loto è Myoho-renge-kyo. Indica l’atteggiamento di chi si concentra profondamente sull’ascoltare l’insegnamento, non solo con le orecchie ma con tutto il suo essere. Esso implica la relazione di unicità tra maestro e discepolo che è imprescindibile per la pratica e per la trasmissione del Buddismo. Prima di tutto quindi dobbiamo concentrarci sull’insegnamento del Budda, senza idee personali e preconcette, così da poter ricevere, e a nostra volta trasmettere, il Buddismo corretto. È di questo e di moltissimi altri argomenti inerenti agli insegnamenti fondamentali di Shakyamuni che Daisaku Ikeda parla nel libro La saggezza del Sutra del Loto, recentemente ripubblicato da esperia in edizione dialogica. A esso, per importanza e rilevanza si affianca Il mondo del Gosho, un testo che ripercorre la vita e l’opera di Nichiren alla luce dei suoi stessi scritti e dei recenti studi storici.
Daisaku Ikeda cominciò a pubblicare i dialoghi sulla Saggezza del Sutra del Loto nel 1996 – continuando il lavoro di commento del Sutra del Loto già iniziato con le spiegazioni dei capitoli Hoben e Juryo –, poco dopo che la Soka Gakkai aveva conquistato la sua autonomia dai preti conservatori della Nichiren Shoshu. Scopi dell’opera sono offrire una interpretazione attuale di un’opera che vanta una tradizione millenaria, riflettere sul ruolo della religione e trovare il modo di trasmettere correttamente il Buddismo del Daishonin a tutti. Il Sutra del Loto è qui interpretato alla luce degli insegnamenti di Nichiren Daishonin e in particolare della Raccolta degli insegnamenti orali, i suoi commenti sul sutra. Si può dire che quando studiamo il Sutra del Loto comprendiamo ancora meglio gli scritti di Nichiren.
La “saggezza” richiamata dal titolo è la saggezza necessaria a creare la pace e permettere alle persone di ottenere la vera felicità, di pensare con spirito critico e di vivere una vita autonoma. È la risposta al diffuso senso d’impotenza e d’inutilità, provato di fronte a una società sempre più materiale e povera di spirito, dominata dalla conoscenza, ma priva di saggezza. Il Sutra del Loto espone la filosofia dei tremila regni in un singolo istante di vita, per la quale l’atteggiamento interiore, o ichinen, può trasformare tutto. Un punto di vista che ribalta le convinzioni comuni ed è in grado di spiegare il complesso processo del divenire di tutti i fenomeni in accordo con le più moderne teorie scientifiche. Una dottrina che integra e valorizza, senza smentirli, molti altri insegnamenti che appaiono alla sua luce come spiegazioni solo parziali della vita.
Così l’autore parla del Sutra del Loto: «Nel Sutra del Loto c’è il dramma della lotta del bene contro il male. Esso possiede il calore per confortare chi è triste e infonde coraggio per scacciare ogni paura. È libertà assoluta attraverso le tre esistenze. Vi si trovano luci splendenti, fiori, vegetazione, musica, immagini pittoresche, vivide scene; offre impareggiabili lezioni di psicologia, di vita, di felicità e di pace. Ci aiuta a mantenere una buona salute psicofisica. Ci risveglia alla verità universale che un cambiamento interiore può trasformare ogni cosa. Non è l’arido deserto dell’individualismo, né la prigione del totalitarismo; esso ha il potere di far apparire la pura terra della compassione, in cui gli esseri umani possono rendersi completi e incoraggiarsi a vicenda».
Emerge in questa interpretazione un “umanesimo cosmico” che ha la potenzialità di portare pace e sviluppo all’essere umano. È qui delineato un Sutra del Loto universale, predicato in molti tempi e in molti mondi, che ha come principio fondamentale la natura di Budda che è un tutt’uno con la vita dell’universo ed è presente da sempre in tutti gli esseri.
La saggezza del Sutra del Loto è un modo pratico e concreto di intendere la vita e il mondo. Ha il potere di cambiare il nostro modo di pensare e di agire nella vita quotidiana, di relazionarci con se stessi e con gli altri e produrre quello che Josei Toda chiamò “rivoluzione umana”.
Non si trasmette tutto questo con un unico linguaggio, su un solo piano. Il libro tratta di questi argomenti sovrapponendo molti differenti livelli di argomentazione. Accanto a citazioni del sutra esso riporta brani e commenti di Nichiren Daishonin; ci parla della filosofia della vita del secondo presidente Josei Toda; racconta episodi storici e mitologici; cita opinioni di illustri studiosi e accademici; presenta numerose esperienze di membri della Soka Gakkai. Esso riesce così a raggiungere il nostro intelletto e le nostre emozioni, suscitando domande, fornendo risposte, producendo meraviglia e determinazione in un continuo cambio di ritmo che mantiene viva l’attenzione.
Subito dopo La saggezza del Sutra del Loto Daisaku Ikeda cominciò la seconda opera di grande interpretazione del Buddismo, anch’essa in forma di dialogo: Il mondo del Gosho (il Gosho è la raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin). Il titolo riassume il senso del libro. Esso offre una lettura trasversale della vita di Nichiren ed espone i suoi insegnamenti, la sua vita, le persecuzioni che incontrò, il rapporto con i discepoli, le sue motivazioni e sentimenti. Per Ikeda è un modo di far crescere ulteriormente il movimento della Soka Gakkai facendo emergere la grande statura umana del Daishonin.
Si legge nel testo: «Negli scritti del Daishonin è contenuta la suprema filosofia universale che le persone cercano ovunque. Vi si trovano consigli che squarciano il futuro e tanti messaggi di speranza in grado di rivitalizzare chi ne è privo. Contengono una saggezza che arricchisce la vita di ognuno, incoraggiamenti che spronano ad agire e una compassione che conduce tutte le persone alla felicità. Esprimono il coraggio di combattere le forze negative e la spada affilata della ragione in grado di sconfiggere la natura demoniaca intrinseca alla vita. Hanno la forte convinzione che spezza l’illusione e insegnano come guidare le persone a vincere; in più spiegano come praticare il Buddismo per trovare la felicità e costruire la pace».
Nel Mondo del Gosho palpitano lo spirito combattivo e il grande voto di Nichiren, esempio di una vita veramente basata sul Sutra del Loto. La sua personalità è delineata nel dettaglio, descritta come umile, gentile, sensibile e al contempo animata da un irriducibile e appassionato senso di giustizia. Con grande determinazione combatté, da solo, contro i pregiudizi e la corruzione dell’intero sistema politico-religioso del Giappone feudale mosso dall’amore per la gente e dal desiderio di ripagare il debito di gratitudine verso i genitori, il sovrano e il paese. Il mondo del Gosho racconta come e perché, nonostante le stremanti persecuzioni che subì, ma anzi proprio grazie a queste, egli alla fine compì la sua missione di iscrivere il Gohonzon, l’oggetto di culto per tutto il genere umano.
Rispetto alla Saggezza del Sutra del Loto che esplora i molteplici aspetti della saggezza buddista, nel Mondo del Gosho la discussione è più focalizzata sulla vita e l’opera del Daishonin, come un grido appassionato: «Aprite gli occhi su Nichiren». Se con il primo libro Ikeda estende la portata degli insegnamenti buddisti a ogni campo della attività e conoscenza umana, con il secondo rivela lo spirito necessario affinché questi possano propagarsi e portare beneficio al mondo. Se il primo è l’arco, il secondo è la freccia. Sul retroscena delle argomentazioni c’è sempre il filo conduttore della storia: dalla nascita del Buddismo in India nel 500 a.C. alle interpretazioni dei grandi studiosi cinesi e giapponesi, alla rivelazione dell’oggetto di culto del Daishonin, alla fondazione della Soka Gakkai e alla sua diffusione in tutto il mondo. Entrambi i testi non precedono la loro applicazione, ma la seguono. Essi nascono nel periodo di maturità della Soka Gakkai, quando la prova concreta della sua correttezza è ormai evidente. La miriade di esperienze di vita dei suoi membri e la grande diffusione del Buddismo in tutto il mondo fanno da sfondo e alimentano di prove entrambe le opere. Per quanto estremamente ricche di profonde riflessioni, più che elaborate disquisizioni storico-filosofiche, sembrano in questo senso il condensato di ciò che la Soka Gakkai e i suoi tre presidenti hanno sempre spiegato e che ha animato anno dopo anno, per oltre ottanta anni, le attività per la realizzazione di kosen-rufu. Insieme alla Rivoluzione umana, vera cronaca della straordinaria esperienza di propagazione del Buddismo nel mondo, La saggezza del Sutra del Loto e Il mondo del Gosho formano una chiave interpretativa completa e attendibile dell’insegnamento del Budda nel mondo contemporaneo. È quindi proprio con l’atteggiamento di: «Così io ho udito», come discepoli attenti, che dovremmo avvicinarci a queste due opere, testamenti di un grande maestro e veri pilastri per la pratica buddista nella società moderna.