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Appuntamento al Centro di Kanagawa - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 12:23

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Appuntamento al Centro di Kanagawa

Lo scorso aprile si è tenuto un corso in Giappone a cui ha partecipato un nutrito gruppo di membri italiani. I partecipanti hanno visitato il Centro dove il presidente Ikeda nel 1979 dopo essere stato costretto a dare le dimissioni, scrisse su una pergamena la parola “giustizia” e rafforzò la decisione di realizzare kosen-rufu

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Lo scorso aprile si è tenuto un corso in Giappone a cui ha partecipato un nutrito gruppo di membri italiani. I partecipanti hanno visitato il Centro dove il presidente Ikeda nel 1979 dopo essere stato costretto a dare le dimissioni, scrisse su una pergamena la parola “giustizia” e rafforzò la decisione di realizzare kosen-rufu

Incontrare il maestro per commemorare insieme il 3 maggio, il Giorno della Soka Gakkai, è stato un evento che rimarrà inciso in modo indelebile nella nostra vita. Eravamo in sedici dall’Italia, unici in rappresentanza dell’Europa, a partecipare al corso che si è tenuto in Giappone dal 13 al 19 aprile, durante il quale abbiamo incontrato il presidente Ikeda in occasione dei festeggiamenti per i suoi cinquant’anni di presidenza della Soka Gakkai (cfr. NR, 442, 18).
La commemorazione del 3 maggio è stata emozionante, sensei è in splendida forma. Aveva solo trentadue anni quando il 3 maggio 1960 fu nominato presidente della Soka Gakkai e, ricordando quel momento, ci ha detto: «Come giovane presidente senza alcun timore, senza mai indietreggiare ho continuato ad avanzare insieme ai miei nobili compagni di fede tenendo in mente solo kosen-rufu e la felicità delle persone».
Il corso è stato caratterizzato da questo spirito, ovvero di prendersi cura di ogni persona come se fosse un parente o un amico caro. Abbiamo potuto partecipare per un paio d’ore alle attività al Centro culturale dell’accoglienza a Tokyo dove arrivano membri da tutto il Giappone per portare le loro offerte, regali e lettere indirizzate al presidente Ikeda. Le persone che abbiamo incontrato lì erano incredibili, sembravano tutte uscite dal romanzo La rivoluzione umana: ognuna aveva una storia interessante da raccontare o un beneficio “impossibile” realizzato. Una sessantenne, che ha cominciato a praticare a sedici anni, ci ha raccontato: «Quando ho iniziato ero cagionevole di salute, il beneficio più grande per me è aver recuperato completamente la salute». Un’altra donna che inizialmente non poteva avere figli, ne ha avuti due, e oggi uno di questi si sta preparando per entrare all’Università Soka americana. «In termini di fede è molto importante la decisione di una madre», ci ha detto.
Un altro momento molto intenso è stato la visita al Centro culturale di Kanagawa dove si è recato Daisaku Ikeda nel 1979 subito dopo essere stato costretto a dare le dimissioni in seguito alle macchinazioni del clero e dove scrisse la parola “giustizia” a grandi caratteri su una pergamena per trasmettere a tutti la forza della sua decisione di realizzare comunque kosen-rufu, a dispetto delle difficoltà. È stato commovente ascoltare come i membri di quella zona gli si siano stretti attorno in quel momento così problematico e abbiano deciso di sostenerlo in tutti i modi per realizzare questo scopo.
Recentemente sensei ha raccontato che in quell’occasione iscrisse l’ideo­gramma “lotta col maestro”. La sua determinazione era far crescere i giovani anche nelle situazioni più ardue, ed era solito ripetere in quel periodo: «Un giorno verranno tutti a visitare questo Centro culturale». E infatti dopo trentun’anni eravamo lì da tutto il mondo.
Abbiamo visitato anche il Centro culturale delle donne e giovani donne. È uno splendido edificio inaugurato l’8 settembre 2000 alla presenza di Kaneko Ikeda che ne è anche direttrice onoraria. Al piano terra abbiamo potuto ammirare la sala della vittoria dove si trova appeso al soffitto un grande lampadario a forma di veliero, che viene chiamato “La signora del mare”: è orientato verso ovest a simboleggiare il ritorno del Buddismo da oriente in occidente.
Siamo stati sostenuti costantemente e abbiamo così potuto approfondire la nostra fede. Il vice direttore Shigeo Hasegawa ci ha allargato il cuore con queste parole: «Qual è l’obiettivo primario delle preghiere di sensei? È la felicità di ognuno di voi e la vostra salute. Più grande è il sogno di una persona, più grandi sono le difficoltà con cui si scontra. Spesso le persone si fanno dominare dalla propria debolezza, se la prendono con se stessi pensando di essere incapaci di realizzare qualcosa oppure se la rifanno con gli altri. Ma il Buddismo di Nichiren Daishonin ci insegna a non rassegnarsi mai. Nam-myoho-renge-kyo ha un potere incredibile, sensei lo dice spesso. Non bisogna lasciarsi influenzare dalla propria oscurità, bisogna vivere con forza perché chi vive con un atteggiamento forte e determinato sicuramente trova le soluzioni. Bisogna avere un cuore che crede davvero. Questo afferma Nichiren: “l’inverno si trasforma sempre in primavera”».

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