Dalla serie Vivere il Gosho ogni giorno
di Daisaku Ikeda
Incoraggiamo sempre i giovani
«Quando siamo lodati, non consideriamo il nostro rischio personale, quando al contrario siamo criticati, possiamo incautamente causare la nostra rovina»
da Il vero aspetto di tutti i fenomeni (RSND, 1, 341)
Abbiamo la capacità di trasmettere coraggio e forza agli altri attraverso le parole di incoraggiamento. La lode rincuora le persone, le fa sentire felici, più brillanti e positive.
Tutti possiedono intrinsecamente una forza vitale uguale a quella del Budda vasta come l’universo e il Buddismo del Daishonin ci permette di attingere pienamente a tale forza.
Avanziamo con entusiasmo, lodando e applaudendo reciprocamente i nostri sforzi. E indirizziamo calde parole di incoraggiamento ai giovani e in particolar modo ai membri della Divisione futuro, per creare una nuova cittadella Soka di persone capaci. Insieme apriamo la strada a un futuro pieno di speranza.
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Diamo valore a ogni persona
(D. Ikeda, Cos’è la felicità?, esperia, pagg. 97-98)
Non abbiamo bisogno di cercare persone speciali in qualche luogo lontano da qui. Ciò che rende importante una persona non è il potere, o la cultura, la fama o la ricchezza. Le persone più importanti sono coloro che appartengono al nostro ambiente più prossimo. Sono queste le persone che dobbiamo valorizzare. I saggi sanno apprezzare quegli aspetti che rendono le persone intorno a loro individui unici e fanno in modo che riescano a tirare fuori il loro pieno potenziale. Questo è anche il modo per guadagnare la fiducia e il rispetto di tutti.
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Un tesoro inestimabile
(D. Ikeda, Lo splendore di chi si impegna in prima linea per kosen-rufu, pag. 27)
La nostra organizzazione esiste per lodare le persone. Ogni membro della Soka Gakkai è un tesoro prezioso e inestimabile. Per questo è importante apprezzare e rispettare ogni singola persona, sostenendola con parole incoraggianti, come ad esempio: «Coraggio, impegniamoci insieme e viviamo un’esistenza meravigliosa!».
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Felici insieme
(D. Ikeda, BS, 169, 37)
La nostra felicità non esiste a prescindere da quella degli altri. Alla base dell’agire buddista c’è la compassione, che presenta due aspetti: togliere la sofferenza e portare la gioia, cercando di eliminare le preoccupazioni e i timori delle persone offrendo gioia, rassicurazione e speranza.
Come buddisti, e in realtà come esseri umani, è naturale agire per la felicità degli altri. Ma qualche volta le cose più semplici possono rivelarsi le più difficili. L’essenza degli insegnamenti buddisti è semplice: apprezzare ogni persona. Un Budda è una persona che si sforza e si adopera instancabilmente per la felicità di ogni individuo.
Nel Buddismo, chi agisce basandosi sullo spirito altruistico di portare beneficio agli altri è chiamato bodhisattva.
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La calda corrente della compassione
(D. Ikeda, BS, 143, 60)
Lo scopo del Buddismo è avvolgere l’umanità in una calda corrente di compassione. Toda disse: «Quando praticate il Buddismo in accordo con il tempo, state compiendo naturalmente azioni compassionevoli». I nostri sforzi per apprezzare ogni persona stanno costruendo una società basata sulla compassione e il rispetto di tutti.
Toda inoltre disse che essendo persone comuni ci occorre coraggio per continuare a compiere azioni compassionevoli. Ciò significa avere il coraggio di aiutare gli altri, migliorare noi stessi, sfidarci a realizzare la nostra rivoluzione umana e impegnarci per kosen-rufu.
L’idea del rispetto per la sacralità della vita e la dignità umana si diffonderà ampiamente grazie alla solidarietà spirituale delle persone di coscienza di tutto il mondo, oppure vedremo prevalere le idee che disprezzano la sacralità della vita e la dignità umana derivanti da una catena causale di sfiducia e odio generati dall’oscurità fondamentale o ignoranza? Ritengo profondamente significativo che, proprio nel momento in cui l’umanità si trova davanti a questo bivio, la nostra alleanza Soka si stia costantem ente diffondendo in tutto il mondo con l’impegno di promuovere e sostenere valori umani positivi.