Se stiamo fermi ad aspettare non nascerà niente di nuovo. È importante lo spirito con cui viviamo questa nuova partenza della Soka Gakkai ed è importante che ognuno di noi decida di prendere l’iniziativa e agire in prima persona. Ciò che conta è la nostra determinazione, la nostra decisione di aiutare ogni persona
Il nuovo anno è alle porte e tra pochi giorni avrà inizio il 2014, che la SGI ha intitolato “Anno dell’apertura di una nuova era di kosen-rufu nel mondo”.
In un messaggio inviato il 12 novembre scorso, durante il corso autunnale della SGI, il presidente Ikeda afferma: «È finalmente giunta l’epoca d’oro della Soka Gakkai. Apriamo quindi una nuova pagina nella storia della propagazione di kosen-rufu con una determinazione rinnovata, come se fossimo rinati, basandoci sullo spirito di alzarsi da soli e facendo di questo corso l’occasione per una nuova partenza. Vi prego di dare inizio in ogni paese a un nuovo grande sviluppo in armonia e con gioia, rispettando ogni singolo compagno di fede come se fosse un Budda e nell’unità di “diversi corpi, stessa mente”».
Siamo noi i protagonisti di questa nuova era. Ciò significa che spetta a noi crearla; se stiamo fermi ad aspettare non nascerà niente di nuovo. È importante lo spirito con cui viviamo questa nuova partenza della Soka Gakkai ed è importante che ognuno di noi decida di prendere l’iniziativa e agire in prima persona. Ciò che conta è la nostra determinazione, la nostra decisione di aiutare tutti e di creare forti legami con ogni persona. Riflettiamo nuovamente sulle nostre attività, prendendoci a cuore ancora di più ogni singolo individuo, nessuno escluso.
Tempo fa, durante un’intervista, sensei spiegò che “la Soka Gakkai si è sviluppata così tanto perché abbiamo curato ogni singola persona”.
Il cambiamento parte da ciascuno di noi, mentre ci sforziamo di portare avanti la fede, la pratica e lo studio, le basi del Buddismo di Nichiren. La forza della Gakkai parte da qui. Se una persona si alza, ciò porterà alla vittoria e alla felicità di tutti.
Ripartiamo daccapo, ripartiamo dal Buddismo mettendo il Gohonzon al centro della nostra vita; in questo modo riusciremo a utilizzare ogni esperienza per la realizzazione di kosen-rufu e la nostra vita acquisterà sempre più valore.
Cosa vogliamo fare? Decidiamo di aiutare ogni persona, decidiamo di essere gentili, di agire con un cuore compassionevole e caloroso, di usare parole incoraggianti, che riescano a esprimere un profondo rispetto verso gli altri. E preghiamo per la felicità di tutti i nostri membri, non solo quelli italiani, ma di tutti i membri della SGI, in tutto il mondo.
Quest’anno in ogni paese la SGI ha realizzato un magnifico sviluppo, merito degli sforzi di ognuno. Anche in Italia, grazie ai continui incoraggiamenti del presidente Ikeda e alla dedizione sincera di tutti i compagni di fede, abbiamo realizzato una ulteriore crescita nella propagazione della Legge. Come scrive Nichiren Daishonin: «Dapprima solo Nichiren recitò Nam-myoho-renge-kyo, ma poi due, tre, cento lo seguirono, recitando e insegnando agli altri. La propagazione si svilupperà così anche in futuro. Non vuol dire ciò “emergere dalla terra”?» (RSND, 1, 341).
Desidero ringraziare dal profondo del cuore ciascuno di voi per l’impegno con cui avete portato avanti le attività nel corso dell’anno. Tante persone hanno abbracciato il Gohonzon e giorno dopo giorno approfondiscono la loro fede, sperimentando nella propria vita i benefici della pratica buddista.
Il prossimo anno, con i membri della Divisione giovani in prima fila, diamo un nuovo impulso alle nostre attività, continuando a diffondere il Buddismo tra i nostri amici, nel nostro ambiente, dialogando e rispettandoci l’un l’altro.
È giunta l’ora di realizzare kosen-rufu nel mondo. Torniamo al punto di origine della fede e facciamo sorgere il sole della speranza nel cuore di ognuno. Uniamo i nostri cuori e preghiamo per la felicità di tutti, seguendo precisamente le guide del presidente Ikeda.