Come affrontare un momento di difficoltà? Qual è la strada diretta alla realizzazione dei nostri desideri? Non conta quante volte cadiamo o la distanza che ci separa dalla realizzazione dei nostri sogni… grazie a uno slancio decisivo possiamo vincere senza alcun dubbio. Sensei ci ricorda che per creare uno slancio così potente «è importante recitare con forza e concentrazione, pensando a ciascun problema che ci affligge, a ogni sfida che stiamo affrontando, quindi prendere una decisione risoluta e vincere. Non importa se si tratta di una sfida piccola o grande: bisogna impegnarsi fino in fondo con onestà e perseveranza, finché non abbiamo realizzato la nostra decisione».
Jasmina Cipriani e Marco Perrone
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Dialoghi con il presidente Ikeda
Kimura: «La rivoluzione umana, che trasforma profondamente le nostre vite, è la chiave per realizzare dei cambiamenti in ogni sfera dell’esistenza. Nonostante questo alcuni membri non hanno ancora compreso esattamente cosa significhi e cosa riguardi di preciso».
Ikeda: «La rivoluzione umana non è qualcosa di straordinario o di diverso dalla nostra vita quotidiana. Lasciate che vi faccia un esempio: un giovane passa tutto il suo tempo giocando e non studia mai. Poi, un giorno, decide di fare degli sforzi per avere più possibilità per il futuro e comincia a considerare seriamente i suoi studi: questa è la rivoluzione umana. Oppure prendiamo il caso di una giovane che desideri solo superficialmente la felicità della sua famiglia. È soddisfatta della sua vita, fino a che, un bel giorno dice a se stessa: “Cosa succederebbe mai se la felicità che proviamo adesso dovesse finire? Forse dovrei ricercare una felicità profonda e durevole”. Inizia a praticare il Buddismo di Nichiren Daishonin e, basando la sua vita su questa filosofia, inizia a lavorare per la felicità assoluta della sua famiglia. Questa è la sua rivoluzione umana. Oppure considerate un padre che pensa solo al suo piccolo mondo, a se stesso, alla famiglia e ai suoi amici. Poi un giorno decide di valicare questo confine e di offrire il suo aiuto alle persone che sono malate e che soffrono, cercando di fare del suo meglio per aiutarle a trovare la felicità. Come risultato, inizia a partecipare alle attività della Soka Gakkai per raggiungere quest’obiettivo. Questa è la sua rivoluzione umana. La rivoluzione umana, in altre parole, consiste nella decisione che una persona prende quando vuole uscire dal suo mondo ristretto di tutti i giorni e inizia a lottare dedicandosi a qualcosa di più profondo e più grande».
Kimura: «Potremmo dire che significa lottare soltanto un po’ di più ogni giorno per diventare persone più forti?».
Ikeda: «Certo. Lo spirito di “anche solo un po’ di più” è molto importante. Vogliamo fare un passo avanti o ci accontentiamo di dove siamo adesso? Tutta la nostra vita dipende da questa decisione.
[…] Se siete persone che trovano difficile mantenere la determinazione, o tenere fede ai propri obiettivi, non dovete fare altro che rinnovare la vostra determinazione ogni volta che la sentite venir meno. Se continuate a lottare, ad andare avanti nonostante gli ostacoli e le delusioni ce la farete sicuramente a realizzare la vostra rivoluzione umana».
Igeta: «In cosa la rivoluzione umana è diversa da un normale processo di crescita e di sviluppo?».
Ikeda: «Rivoluzione significa svolta; significa cambiamento improvviso e radicale. Il cambiamento graduale nel corso degli anni durante i quali noi cresciamo e maturiamo è parte del processo naturale della vita. Invece la rivoluzione ha luogo quando andiamo oltre questo naturale processo di crescita e iniziamo a cambiare ancora più velocemente. Il processo della rivoluzione umana consiste in un miglioramento rapido e potente che ci permette di crescere e di sviluppare le nostre vite per tutta l’eternità. Non conosceremo più limiti o punti morti nel viaggio verso il perfezionamento di noi stessi. La fede è il motore, la fonte di energia per il procedere della nostra rivoluzione».
(I protagonisti del XXI secolo, vol. 1, pagg. 271-276)
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dal Gosho Risposta a Yasaburo
«Sii preparato e determinato: non esitare a rinunciare al tuo feudo, non pensare a tua moglie e ai tuoi bambini e non dipendere dagli altri. Devi unicamente decidere. Osserva il mondo di quest’anno come uno specchio. Dal momento che molti sono morti, il fatto che tu sia sopravvissuto fino a ora è perché tu possa affrontare questa prova. Questo evento deciderà se farai onore o recherai disgrazia al tuo nome» (RSND, 1, 733)
commenta Daisaku Ikeda:
Come indicano le parole del Daishonin: «Sii preparato e determinato», è vitale affrontare ogni difficoltà basandosi sulla recitazione del Daimoku, preparandosi accuratamente e agendo con l’obiettivo di ottenere una vittoria assoluta, liberi da qualunque dubbio, paura e negligenza. Dobbiamo “decidere”, come dice il Daishonin, decidere di vincere assolutamente. «Il fatto che tu sia sopravvissuto fino a ora è perché tu possa affrontare questa prova» dice il Daishonin. Aver incontrato la Legge mistica nell’Ultimo giorno e percorrere il cammino di kosen-rufu nel mondo insieme, come membri della SGI, uniti nella lotta condivisa di maestro e discepolo, è di per sé un onore supremo, una vita splendida e preziosa. (BS, 158, 55)
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Le nostre storie / Non seguo più il gregge
Edoardo, 19 anni
Pratico il Buddismo da poco più di un anno. Sono sempre stato un ragazzo poco socievole, con tante difficoltà nel relazionarmi con gli altri. Cercavo di colmare queste difficoltà “seguendo il gregge” e, quindi, sacrificavo la mia individualità; quando non venivo apprezzato oppure mi sentivo ignorato, assumevo un comportamento presuntuoso e aggressivo.
Il mio atteggiamento verso la vita, col passare del tempo, era diventato più pessimista e autolesionista; nella mia mente risuonavano frasi come: «Non vali niente!» o: «Non sei nessuno, non hai interessi e non hai amici, sei destinato all’isolamento e a divenire una specie di vegetale!». Mi convincevo così di non meritare nulla, invece di comprendere che tutto quello che mi stava accadendo dipendeva da me. Non avevo nessuna speranza nella vita.
Iniziai ad assumere sostanze stupefacenti credendo che le amicizie e le esperienze di quel mondo potessero offrirmi una realtà diversa e quindi una speranza. Mi illudevo di essere felice, ma in realtà tutto intorno a me si sgretolava: il rapporto con i miei genitori era diventato sempre più conflittuale, le amicizie si rivelavano prive di valore e la mia salute peggiorava ogni giorno di più. Così la mia insicurezza aumentò drasticamente.
Nel 2011 al quarto anno del liceo classico, venni bocciato. Decisi di punirmi e di non andare in vacanza, così passai quell’estate lavorando, per fortuna in compagnia della mia ragazza che mi parlò della pratica buddista. Mi convinse a partecipare a una riunione e la ringrazierò per sempre di questo. Anche se non riuscivo a spiegarmi come, quella riunione mi diede una forte carica e mi stampò un sorriso che mai avrei creduto di possedere; iniziai a praticare senza costanza e con scetticismo, ma volevo provare… in fondo ero stato bene.
Sentivo una forza dentro di me che non avevo mai percepito; tornai a scuola con un altro spirito. Mi sono appassionato allo studio e sono riuscito a prendere tutti sette! Non ci potevo credere: era un traguardo prima impensabile.
Praticavo sempre più seriamente, tanto che il mio atteggiamento verso la vita mutò completamente e ho iniziato ad amarla con tutto me stesso. Durante gli ultimi mesi dell’anno feci tante piccole esperienze che mi aiutarono sempre di più a comprendere che solo io potevo cambiare le cose, tutto partiva dal mio atteggiamento. Il 24 febbraio ho ricevuto il Gohonzon. Da quel momento ho iniziato a vivere veramente: ho smesso di assumere sostanze stupefacenti, ho intrapreso relazioni piene di valore; ora sono in grado di incoraggiare gli altri e di affrontare qualunque cosa nella vita a partire dal rapporto con la mia famiglia che migliora ogni giorno. Sto studiando molto la filosofia buddista perché mi permette di approfondire il significato di ciò che mi accade e rafforzare la fede. Se scorgo dei limiti voglio subito superarli per mostrare che ognuno può vincere nella vita. In tutta onestà mi sento felice.