Era il 2 ottobre del 1960. Mentre viaggiavo a bordo dell’areo che mi avrebbe condotto alle Hawaii, stringendo al petto la fotografia del mio maestro che portavo nel taschino interno della giacca, incisi nella profondità della mia vita il seguente brano di Nichiren Daishonin: «Non c’è alcun dubbio che […] la grande pura Legge del Sutra del Loto si diffonderà ampiamente nel Giappone e in tutti gli altri paesi di Jambudvipa» (La scelta del tempo, RSND, 1, 491).
In rappresentanza del mio maestro Josei Toda, sentivo che era giunto il momento di dare forma concreta a tale solenne dichiarazione, propria di una religione mondiale. Ovunque andassi il mio cuore ardeva del desiderio e della determinazione di far emergere assolutamente i Bodhisattva della Terra.
Nel corso di quel viaggio, ovunque mi recassi recitavo Nam-myoho-renge-kyo con l’intenzione di far penetrare il mio Daimoku profondamente in quella terra, e mi sforzavo con tutta la mia energia di dialogare con ogni compagno di fede che incontravo. Pur affrontando ogni genere di sofferenza e difficoltà, tutti quei membri hanno risposto al mio appello di impegnarsi insieme a me per la felicità e il benessere dell’umanità, si sono alzati e hanno preso l’iniziativa come nobili leader pionieri di kosen-rufu.
Il Buddismo di Nichiren Daishonin è una filosofia per la gente comune che si basa sull’incoraggiamento.
In una lettera indirizzata a Shijo Kingo, che in quel periodo si dibatteva in un vortice di avversità, il Daishonin scrive: «Ho pregato per te senza sosta il Sutra del Loto, il Budda Shakyamuni e il dio del sole, perché credo che tu sia la persona che può ereditare lo spirito del Sutra del Loto» (L’eroe del mondo, RSND, 1, 741).
La luce solare dell’immensa compassione del Daishonin illuminava e abbracciava calorosamente il suo discepolo, risvegliando e richiamando dalla parte più profonda della sua vita, ovvero dalla «profondità della natura del Dharma» (BS, 116, 61), la consapevolezza del Bodhisattva della Terra che emerge con gioia danzando.
I nostri legami Soka di “diversi corpi, stessa mente” si costruiscono recitando Daimoku e continuando a incoraggiare i nostri compagni con perseveranza, uniti al cuore di Nichiren Daishonin e convinti che essi sono tutti Bodhisattva della Terra, persone in grado di «ereditare lo spirito del Sutra del Loto».
Qui si trova la bellissima “reazione a catena” che nasce quando una persona si risveglia e si rende conto che “è stato grazie alla preghiera di quel compagno più anziano nella fede”, oppure: “è stato proprio grazie agli incoraggiamenti di quell’altro compagno di fede…”, e a sua volta si dedica allo stesso modo a far crescere i giovani e a sostenere i compagni con meno esperienza nella fede.
Sono trascorsi quasi sessanta anni da quando ho intrapreso il mio viaggio verso kosen-rufu mondiale. Noi abbiamo dimostrato che in ogni angolo del pianeta sicuramente emergeranno Bodhisattva della Terra, e che la rete solidale per il conseguimento della pace potrà espandersi attraverso la rivoluzione umana di ogni singolo individuo.
È una gioia immensa oggi veder apparire uno dopo l’altro dei leader che hanno deciso con spirito rinnovato di sfidarsi per aprire nuove strade per kosen-rufu nella terra della propria missione.
Più ci sforzeremo di incoraggiare, più la nostra rete di Bodhisattva della Terra si amplierà.
Uniti dal legame di maestro e discepolo, facciamo risplendere anche oggi “il sole del mattino” dei nostri incoraggiamenti!
Finché ci saranno gli incoraggiamenti Soka,
continueranno ad apparire per sempre, in tutto il mondo,
persone capaci e colme di speranza,
in accordo con il principio di “emergere dalla terra”.