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Amsterdam - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 13:40

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Amsterdam

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L’Olanda fu il terzo paese visitato dal giovane Ikeda nel 1961 durante il suo primo viaggio in Europa. I Paesi Bassi contano attualmente millesettecento membri e un Centro culturale vicino a Utrecht, che è anche luogo di incontri interreligiosi.

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La nuova rivoluzione umana

L’olandese Guido Herman Fridolin Verbeck (1830-1898) insegnò alla scuola di lingue dello shogunato e in altre istituzioni, mentre più tardi ebbe il ruolo di consigliere nel governo Meiji che si era appena costituito. Divenne anche capo assistente della Daigaku Nanko (istituzione che poi divenne l’Università di Tokyo) e diede un grande contributo nel rendere effettivo un sistema di educazione giapponese.
Shin’ichi continuò: «Con la fondazione del nuovo governo Meiji, una delegazione che includeva ufficiali di governo fu mandata a visitare l’Europa e l’America. Il viaggio venne organizzato su raccomandazione di Verbeck. Egli sosteneva fortemente che i leader del Giappone avrebbero dovuto viaggiare e fare esperienza del mondo, se desideravano che il loro paese recuperasse il tempo perduto e raggiungesse il progresso delle nazioni dell’Ovest.
I leader devono studiare e sperimentare le cose per primi. Se dimenticano di fare questo, sono già colpevoli di negligenza: non sono più veri leader, ma solo individui attratti dall’illusione dell’autorità. Anch’io me lo ripeto spesso. Ecco perché sento che devo trovare il tempo di viaggiare in altri paesi. Come futuri leader, dovete mantenere lo spirito di studiare e sperimentare in prima persona».
La discussione di Shin’ichi con i giovani stava diventando sempre più appassionata.
Shoichi Tanida disse: «So che Verbeck ha anche lasciato una meravigliosa traduzione in giapponese della Bibbia».
«Sì, è vero. Era un linguista estremamente dotato. Penso che la sua padronanza delle lingue fosse ispirata e motivata dal suo senso di missione religiosa. Se volete contribuire a un paese, dovete prima impararne la lingua. Il presidente Toda, una volta, disse ai membri del gruppo Kayo-kai della Divisione giovani donne che se avessero avuto dei bambini, avrebbero dovuto incoraggiarli a parlare almeno altre due lingue oltre quella materna. […]
Ma non ci fermiamo alle lingue. Cerchiamo di avere una portata internazionale e di studiare tante cose. La saggezza è qualcosa che acquisiamo con il Buddismo, la conoscenza invece la dobbiamo cercare nel mondo».

(La nuova rivoluzione umana, vol. 5, pag. 16)

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