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Ambasciatrici di primavera - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 06:57

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    Ambasciatrici di primavera

    Come scrive Nichiren Daishonin nel Gosho, «vedendo anche un solo fiore si può predire l’arrivo della primavera». Ogni donna e giovane donna è come un fiore di una varietà di susino orientale la cui fioritura precoce annuncia il cambiamento di stagione e l’inizio del bel tempo

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    Come scrive Nichiren Daishonin nel Gosho, «vedendo anche un solo fiore si può predire l’arrivo della primavera». Ogni donna e giovane donna è come un fiore di una varietà di susino orientale la cui fioritura precoce annuncia il cambiamento di stagione e l’inizio del bel tempo

    Mie care amiche delle Divisioni donne e giovani donne, sono felice di avere questa occasione per condividere ancora una volta con voi qualche riflessione.
    In quanto compagne nella fede, siamo inestricabilmente unite dai profondi legami della Legge mistica. Nichiren Daishonin dichiara che non esiste luogo nei mondi delle dieci direzioni – l’intero universo – che non possa essere raggiunto dalle nostre voci che recitano Nam-myoho-renge-kyo (cfr. GZ, 808). Tenendo questo a mente, mio marito e io recitiamo con fervore ogni giorno, animati dal desiderio che il nostro Daimoku per la vostra felicità, salute e sicurezza raggiunga ognuna di voi, le nostre compagne Bodhisattva della Terra.

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    Un singolo fiore di susino
    che sboccia meraviglioso
    questa mattina nel giardino.

    Mio marito una volta compose e offrì questa poesia ad alcune responsabili della Divisione donne. Egli paragona le donne Soka ai fiori di susino. Molto prima che ogni altro fiore faccia la sua comparsa, i fiori di susino sbocciano meravigliosi nel freddo vento invernale, spesso coperti da un manto argentato di neve. Sono i messaggeri della primavera. Ne L’apertura degli occhi Nichiren Daishonin scrive: «Vedendo anche un solo fiore si può predire l’arrivo della primavera» (RSND, 1, 241). Con profondo rispetto e ammirazione mio marito loda ogni donna e giovane donna definendola un fiore prezioso che sboccia nel giardino di kosen-rufu e che preannuncia una primavera di felicità, pace e prosperità.

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    Grazie al vostro caloroso sostegno e alle vostre preghiere, il 2 gennaio mio marito ha festeggiato il suo ottantacinquesimo compleanno in buona salute e con spirito allegro. Continua a lavorare senza posa al romanzo La nuova rivoluzione umana, che ha ormai superato il traguardo delle cinquemila puntate. Continua anche a impegnarsi attivamente in numerosi dialoghi per corrispondenza con eminenti pensatori mondiali, ed è sempre pronto a scrivere, considerando anche le richieste di articoli provenienti da vari giornali e riviste.
    Quando egli era giovane, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, profondamente preoccupato per la sua salute, una volta disse: «Ho posto un tale fardello sulle spalle di Daisaku che potrebbe non arrivare ai trent’anni. Scambierei la mia vita con la sua affinché potesse godere di un’esistenza lunga e piena».
    Sono sicura che il presidente Toda sarebbe sorpreso e felice di vedere fino a che punto mio marito abbia ottenuto il beneficio di “prolungare la vita attraverso la fede” e di come continui a guidare kosen-rufu fedele alla visione del suo maestro. Sono profondamente grata perché so che ciò è dovuto all’allenamento e alle preghiere piene di compassione del presidente Toda, come anche al Daimoku che tutti voi avete recitato per la sua salute.
    Ci sono molti membri pionieri nei paesi di tutto il mondo che mio marito e io non dimenticheremo mai: amici cari e preziosi con i quali abbiamo condiviso gioie e dolori della vita. Recentemente, ascoltando alcuni resoconti illuminanti su come stiano trascorrendo i loro anni dorati, mio marito ha commentato: «Sono felice che stiate tutti bene, proprio come me. L’unico obiettivo della mia vita è sostenere e proteggere la SGI e tutti i miei preziosi compagni membri che vivono la loro esistenza insieme alla SGI».

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    In una lettera in cui incoraggia Nichimyo e sua figlia, Oto Gozen, rimaste entrambe salde nella fede nonostante l’epoca turbolenta nella quale vivevano e la perdita del marito e padre che era stato il loro pilastro, Nichiren Daishonin scrive: «La tua fede nel passato è stata ammirevole, ma ora devi rafforzarla più che mai. Solo così riceverai una protezione ancora maggiore da parte delle dieci fanciulle demoni. Non occorre andare lontano per trovare un esempio: benché in Giappone tutti senza eccezione, dal governante alla gente comune, abbiano cercato di farmi del male, io sono sopravvissuto fino a oggi perché, nonostante fossi solo, la mia fede nel Sutra del Loto è salda» (La supremazia della legge, RSND, 1, 546).
    È importante continuare ad avanzare nella fede e nella pratica buddista. Questo significa sfidarci con determinazione anche maggiore nella nostra rivoluzione umana e avanzare senza paura per il bene di kosen-rufu. Ereditando questo spirito del Daishonin, i primi tre presidenti della Soka Gakkai e i loro discepoli hanno coraggiosamente diffuso la luce della Legge mistica tra le persone in tutto il mondo.

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    A partire dal terremoto e dallo tsunami del marzo 2011, mio marito si è impegnato ancora più intensamente per sostenere i giovani. Egli invia costantemente messaggi di caloroso incoraggiamento, comunicando la sua lode e un sincero apprezzamento per il loro valoroso impegno.
    Il suo incoraggiamento si estende anche ai non membri. Recentemente ha inviato il seguente messaggio a un esponente di una comunità nel Tohoku alle prese con seri problemi locali: «Siamo in un periodo di importantissime sfide, ma non permettiamo di farci sconfiggere. Alcune cose hanno bisogno di tempo per risolversi. La prego di perseverare nel suo impegno per superare questa difficoltà, in modo da poter affermare un giorno, con un senso di trionfo, che è felice di averlo fatto».
    Fin dal periodo della sua giovinezza, mio marito ha affrontato una difficoltà dopo l’altra e le ha superate tutte. È grazie a una fiducia e a una convinzione di questo tipo che è in grado di infondere in chi è immerso nella sofferenza il coraggio e la speranza per continuare a vivere.

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    I periodi di sofferenza sono quelli che mettono alla prova la nostra fede. La pratica buddista ci mette in grado di affrontare questi periodi difficili e dolorosi con saggezza e forza d’animo e, sostenuti dal caloroso incoraggiamento dei nostri compagni membri, di muoverci in direzione positiva, una direzione di speranza e rinnovata crescita.
    Nei suoi scritti Nichiren Daishonin insegna che possiamo alleggerire la nostra retribuzione karmica grazie ai nostri sforzi nella fede per la diffusione della Legge mistica. Si può dire quindi che, per quanto scoraggianti, le fatiche e le sofferenze karmiche che affrontiamo ci si presentano proprio perché abbiamo il potere di trasformarle.
    Dalla prospettiva del Buddismo, tutto ciò che accade nella nostra vita ha un profondo significato. Sulla base della Legge di causa ed effetto, più intensi sono gli sforzi che compiamo per kosen-rufu, più grande sarà la nostra felicità futura. Questo è un aspetto che diventerà chiaro ed evidente quando ci guarderemo indietro.

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    Il Buddismo insegna che la vita è eterna e che i vincoli della Legge mistica durano per sempre attraverso il ciclo di nascita e morte.
    Di recente ho ricevuto una lettera da un membro della Divisione donne che aveva appena perso un figlio. Dato che anch’io ho vissuto una simile perdita, ho pregato insieme a mio marito per la felicità eterna di suo figlio e le ho inviato le mie condoglianze: «So quanto deve essere doloroso per te aver perso tuo figlio. Ma lui rimarrà sempre con te. Anche per il suo bene ti prego di vivere pienamente la tua esistenza operando per kosen-rufu animata dallo spirito che entrambi, madre e figlio, state lottando insieme. Ti prego di mantenerti in buona salute e di continuare a progredire, sapendo che niente renderebbe tuo figlio più felice».
    Gli esempi dei nostri membri che superano qualsiasi privazione e sofferenza nella vita recitando Nam-myoho-renge-kyo e conducendo esistenze di eternità, felicità, vero io e purezza, sono in sé una fonte di ispirazione per un secolo di vita.

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    L’anno scorso un’altra cara amica, l’ex first lady indonesiana Sinta Nuriyah Wahid, ha visitato il Collegio femminile Soka a Tokyo e ha tenuto una meravigliosa lezione sull’empowerment delle donne nel dialogo tra le civiltà. In quella occasione ha affermato: «Le madri rappresentano la nostra prima scuola. Ci insegnano il significato di amore, pace e compassione. Si può dire, credo, che le donne sono le vere protagoniste e maestre di civiltà». Sono completamente d’accordo.
    Yenny Wahid e Inayah Wulandari Wahid, le figlie della signora Wahid che l’hanno accompagnata in Giappone e sono esse stesse impegnate attivamente nella società indonesiana, hanno raccontato che la madre ha insegnato loro come comportarsi non a parole, ma con le azioni. Esprimendo gratitudine nei suoi confronti, hanno aggiunto di aver imparato dal suo esempio che lo scopo della vita è aiutare gli altri.
    Le donne e le madri sono veramente il sole che illumina l’esistenza delle persone e della società. Cerchiamo di risplendere anche noi di una luce ancora più intensa e di ispirare gli altri, che seguiranno le nostre orme, a fare lo stesso!
    Sono felice di vedere che le giovani donne, con energia e vivacità, stanno allargando la rete dell’Ikeda Kayo-kai in tutto il mondo. Mio marito ha detto: «Sono profondamente grato che i membri della Divisione giovani donne si stiano impegnando con dedizione e con tutto il cuore per kosen-rufu. La crescita della Divisione giovani donne ha un effetto positivo a catena sull’intera organizzazione. Le giovani donne costituiscono il futuro della Divisione donne e svolgeranno un ruolo fondamentale nello sviluppo di quella divisione, incoraggiando anche i membri della Divisione giovani e sostenendo i membri della Divisione uomini. Impegniamoci ancora di più per far crescere con calore le giovani donne, che sono autentiche fondamenta di kosen-rufu».
    Spero che i membri della Divisione donne, in particolare, si uniranno a me nell’offrire un sostegno anche maggiore alle giovani donne.

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    Nichiren Daishonin scrive: «Una donna che abbraccia il re leone del Sutra del Loto non deve temere le belve dell’inferno o del regno degli spiriti affamati e degli animali» (Il tamburo alla Porta del Tuono, RSND, 1, 843).
    Le nostre normali attività quotidiane della SGI basate sulla Legge mistica hanno un grande significato per uno sviluppo di ampia portata dell’empowerment delle donne.
    Impegnandoci insieme con gioia e armonia, continuiamo a condurre un’esistenza attiva, dedite al benessere dei nostri quartieri e delle nostre comunità, e allo sviluppo di kosen-rufu.
    In chiusura desidero condividere un’altra poesia che mio marito ha dedicato ai membri delle Divisioni donne e giovani donne di tutto il mondo – grandi leader delle donne in ogni luogo – con un augurio di salute, lunga vita e felicità:

    Armate di fiducia
    fatevi ancora strada oggi
    sul sentiero della felicità.

    (febbraio 2013)

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