“Responsabili della felicità” nella nostra comunità
Qualunque cosa dicano gli altri, il primo passo verso la realizzazione di kosen-rufu nella propria comunità locale è alzarsi da soli, con risolutezza. Ciò significa essere consapevoli della propria missione come “responsabili” della felicità delle persone della propria comunità, che si tratti di un piccolo paese con poche famiglie, di un condominio, di un settore o un gruppo della nostra organizzazione.
Se manca questa determinazione di “alzarsi da soli” è come guidare un’automobile senza motore. Ne La raccolta degli insegnamenti orali Nichiren Daishonin afferma:
«Non è che si lasci il luogo in cui ci si trova per andare da qualche altra parte» (La raccolta degli insegnamenti orali, BS, 123, 53).
Il «luogo della pratica» dove realizzare la missione di kosen-rufu è qui dove ci troviamo ora, non è in qualche luogo lontano. (Ikeda Daisaku zenshu, vol. 133, pag. 365)
Valorizzare i legami con i nostri vicini
Nel trattato Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese, Nichiren Daishonin afferma:
«Se vi preoccupate anche solo un po’ della vostra sicurezza personale, dovreste prima di tutto pregare per l’ordine e la tranquillità in tutti e quattro i quadranti del paese» (RSND, 1, 25)
I «quattro quadranti» indicano i quattro punti cardinali: est, ovest, nord e sud, e comprendono la comunità in cui si vive, la società e, più in generale, il mondo intero. Pertanto, l’espressione «l’ordine e la tranquillità in tutti e quattro i quadranti» si riferisce alla tranquillità della comunità e, in definitiva, alla pace nel mondo.
Valorizzare i legami con i nostri vicini e con gli abitanti del nostro quartiere, e pregare per la loro salute e felicità ci permette di aprire la porta del cuore, nostra e degli altri. Una forte preghiera per la prosperità e la felicità della comunità in cui viviamo torna immancabilmente a noi sotto forma di “sicurezza personale”, ovvero la nostra felicità.
(Dalla raccolta di saggi Shuppatsu no hikari, pag. 108)
Una strada si aprirà “sotto i nostri piedi”
Quel che conta è ciò che si trova “sotto i nostri piedi”.
Definite chiaramente i vostri obiettivi uno per uno e impegnatevi con costanza e dedizione per realizzarli. Solo così potrà aprirsi una strada davanti a voi. Non trascurate mai le piccole cose.
(Ikeda Daisaku zenshu, vol. 82, pag. 241)
Il nostro vicinato è la “prima linea” di kosen-rufu
In qualunque luogo abitiamo, quanto saremmo felici se tutti potessimo vivere in armonia con i nostri vicini e gli abitanti della nostra comunità, relazionandoci con loro con un cuore aperto e franco.
Non è forse questo il desiderio di tutti?
Nichiren Daishonin incoraggiò un suo discepoli dicendo:
«Affido a te la propagazione del Buddismo nella tua provincia» (Le proprietà del riso, RSND, 1, 991)
Nella nostra vita quotidiana, la nostra “provincia” è il nostro vicinato, sono le persone che vivono accanto a noi, nel nostro palazzo e in quelli vicini. Il nostro quartiere è la “prima linea” di kosen-rufu che ci è stata affidata da Nichiren Daishonin, il Budda dell’Ultimo giorno della Legge.
(Ikeda Daisaku zenshu, vol. 133, pag. 328)
Contribuiamo attivamente al benessere della nostra comunità
Non è altrove, in un luogo lontano: dobbiamo considerare il luogo dove ci troviamo ora come il regno della «natura intrinseca che permane eternamente» (La raccolta degli insegnamenti orali, BS, 117, 45), e trasformarlo nella “Terra della luce eternamente tranquilla”, ovvero una zona prospera e traboccante di felicità.
Questa è la missione dei praticanti della Legge mistica che svolgono un ruolo attivo nelle loro comunità locali.
Solo coloro che amano profondamente e sono fieri della propria zona, e determinano di contribuire al massimo al suo benessere, riusciranno a realizzare sicuramente un’esistenza colma di felicità e a scrivere una nuova pagina nella storia di kosen-rufu. Non solo, riusciranno senza dubbio a creare molte amicizie e a far sbocciare innumerevoli fiori di buona fortuna nella loro comunità.
(Ikeda Daisaku zenshu, vol. 73, pag. 302)
Un tesoro prezioso che non si può trovare altrove
La parola “locale” significa “particolare, peculiare”.
Ogni luogo ha una sua storia, una sua cultura e un suo motivo di orgoglio, che sono unici. Ha una peculiare concezione della vita, e vi si respira speranza.
In giapponese, la parola per “località”, chihō, si potrebbe anche scrivere con i caratteri che indicano una terra che risplende degli innumerevoli tesori in essa racchiusi. La nostra città natale è la nostra «terra preziosa» (RSND, 1, 26) e i nostri vicini che la abitano insieme a noi sono persone preziose.
(Raccolta di saggi Taiwa no daidō, pag. 238)
Abbiamo incontrato i nostri vicini grazie al profondo legame che ci unisce
Le relazioni interpersonali sono di vario tipo: ci si può incontrare di persona e conversare, scambiare solo un saluto e così via… Tra questi legami, quelli in cui si continua sempre a crescere mentre ci si incoraggia e sostiene a vicenda, sono i più bei “fiori” del regno umano.
Ne La raccolta degli insegnamenti orali, Nichiren Daishonin afferma:
«È come il caso in cui ci si inchini rispettosamente davanti a uno specchio: l’immagine nello specchio allo stesso modo si inchina rispettosamente davanti a noi» (BS, 120)
Se ci dedichiamo con tutto il cuore al benessere della nostra comunità, verremo protetti da tutte le persone che ci vivono. Desidero che tutti voi ricordiate sempre che abbiamo incontrato i nostri vicini grazie a un profondo legame che ci unisce a loro.
(Dalla raccolta di saggi Shuppatsu no hikari, pag. 115)
Prima di tutto, prendiamo l’iniziativa!
Kosen-rufu non è qualcosa che qualcun altro porta avanti, in qualche luogo lontano. Se fosse così non sarebbe altro che una teoria astratta.
Tutto parte da noi che prendiamo l’iniziativa e rafforziamo il legame di fiducia con ogni persona intorno a noi.
Tutto parte da noi che ci prendiamo cura dei nostri vicini.
Parte da noi, che preghiamo e agiamo per la prosperità della nostra comunità.
(Ikeda Daisaku zenshu, vol. 133, pag. 45)
Non è l’ambiente, ma il nostro cuore a determinare tutto
Come possiamo affermare la verità e la giustizia nelle nostre comunità e ampliare sempre di più la rete di fiducia e di amicizia?
Non si tratta di strategie: la base di tutto è la preghiera, sono le azioni portate avanti con tenacia e perseveranza.
Ciascuno di noi non deve fare altro che alzarsi come un leader dell’umanesimo che ama la propria zona e desidera la felicità degli amici. Ciò che conta non è l’ambiente, ma il nostro cuore.
(Ikeda Daisaku zenshu, vol. 132, pag. 273)
