Il maestro Ikeda ha dedicato questo poema alle giovani madri con la preghiera per la buona salute e la felicità delle loro famiglie
Giovani madri,
come siete meravigliose
e piene di vita!
Oggi, di nuovo,
lottate con devozione sincera
per kosen-rufu.
Com’è ammirevole,
com’è nobile!
Voi pregate con fervore
per la salute e la prosperità
della vostra famiglia,
per la crescita e la vittoria
dei vostri figli.
Siete tutte
giovani Budda
che si sforzano con tutto il cuore
giorno dopo giorno,
nonostante gli impegni e la stanchezza,
per la felicità dei vostri amici
che stanno soffrendo o vivono nel dolore.
Senza dubbio
le divinità celesti
vi lodano e vi proteggono:
questa è la Legge del Buddismo.
Con sincerità
accorrete in aiuto degli altri.
Lasciate ogni cosa
per aiutare chi sta lottando,
e quanto è bello
il sostegno che viene dal cuore,
l’incoraggiamento
che vi offrite a vicenda!
Quale esempio
di nobiltà d’animo e purezza!
Nel frenetico mondo d’oggi,
quanto è preziosa la vostra vita!
Il Gran Maestro Dengyo,
che trasmise il vero spirito
del Sutra del Loto in Giappone,
definì coloro che ricercano
e diffondono la Legge mistica
“i tesori del Paese”,
una lode imperitura.
Il poeta tedesco Friedrich von Schiller
sostenne che non c’è scopo
più alto e nobile
che rendere felici le persone.
Gli sforzi delle donne Soka, in tutto il mondo,
meritano il massimo rispetto.
Ovunque vi alziate
sbocciano
splendidi fiori.
Alzatevi
nel vasto cielo azzurro!
Non c’è ombra
che minacci il vostro cammino.
Giovani madri di kosen-rufu,
siete incantevoli e diffondete la gioia
come una brezza di primavera,
colma di speranza!
Vi prego di lavorare insieme
con vivacità e buon umore,
per espandere ancora
la vostra meravigliosa rete di amicizia.
Lo scrittore francese Romain Rolland disse:
«Uniamoci per far nascere
una società umanistica
più giusta,
più libera e armoniosa.
Lottiamo fianco a fianco».
Per costruire una società umanistica
è necessaria un’alleanza umanistica
di persone.
Una grande alleanza
dedita alla verità e alla giustizia
è l’insuperata strada per la vittoria.
Il mio maestro Josei Toda
incoraggiava le giovani madri
con queste parole:
«Ora che siete passate
dal Gruppo giovani
al Gruppo donne,
che vi siete sposate e avete dei figli,
forse vi sentirete sopraffatte
dalle nuove fatiche
di gestire la casa e crescere i figli.
Ma non farsi sconfiggere
e continuare a progredire con forza
è segno di vera fede».
Quanto è vero!
C’è chi soffre per i figli
e chi soffre perché non ne ha.
Altre soffrono per i loro compagni
o per la famiglia.
E in tanti soffrono
a causa del karma.
«Non vi è salvezza nel triplice mondo;
esso è come una casa in fiamme,
pieno di innumerevoli sofferenze,
un luogo che incute timore» (RSND, 1, 791).
È una dura realtà.
E anche la propria casa,
che dovrebbe essere
un castello di felicità e di pace,
a volte è una casa in fiamme
di dolore e avversità.
Questo mondo di saha
è il luogo dove sopportare
simili sofferenze.
Ma non servono lacrime
di autocommiserazione.
Non serve cedere
a pensieri egocentrici
e pessimisti.
Accendete la fiamma del coraggio
nel vostro cuore!
Fate splendere in voi stesse il sole della speranza!
Rafforzate il vostro io più profondo!
Nichiren Daishonin dichiarò:
«I benefici di cento anni di pratica
nella Terra di Perfetta Beatitudine
non si possono paragonare ai benefici ottenuti
in un solo giorno di pratica
in questo mondo impuro» (RSND, 1, 658).
I momenti di difficoltà ci permettono
di praticare il Buddismo fino in fondo
e di accumulare immensi benefici.
Non lasciarsi sconfiggere
è felicità.
Non lasciarsi sconfiggere
vuol dire vincere.
Il Buddismo del sole
è la forza trainante
che ci fa avanzare.
In una lettera alla monaca laica Myoho,
il Daishonin parla di «una lanterna
che rischiara un luogo rimasto buio
per cento, mille o diecimila anni» (RSND, 1, 821).
Quando una donna
splendente come il sole
si alza e inizia ad agire,
le nubi oscure
che indugiavano sulla sua famiglia
immediatamente si dissolvono.
La luce della verità e della giustizia
inizia a brillare,
e si apre il giardino della fortuna.
Nichiren Daishonin riponeva grande fiducia
nelle sue giovani discepole
dal cuore sincero,
il cui profondo senso di gratitudine
verso il maestro
non aveva confini.
A Kamakura,
mentre il Daishonin era in esilio a Sado,
le persecuzioni verso i discepoli
furono così dure
che novecentonovantanove su mille
abbandonarono la fede.
Così l’anziana Oama,
forse moglie di un ricco possidente,
mostrò una totale mancanza di gratitudine
e abbandonò la fede
nel momento cruciale,
nonostante avesse ricevuto dal Daishonin
aiuto e protezione.
Ma anche se Oama
col suo prestigio e la sua autorità
fece un tale voltafaccia,
la fede della giovane nuora,
la virtuosa Niiama,
restò salda.
Niiama rimase fedele
anche quando la sua famiglia non lo fu,
e continuò a seguire il sentiero
dei discepoli fino alla fine.
Il Daishonin lodò
la sua fede salda e sincera.
Giovani madri,
voi siete il perno della famiglia.
Avete la responsabilità
di fare della vostra casa
una magnifica cittadella
di felicità.
Voi dirigete l’orchestra
che crea splendide melodie
di vittoria eterna.
Anche mia moglie,
da giovane madre,
si dedicava all’attività buddista.
Con i figli in braccio,
andava continuamente
a incoraggiare le amiche.
“Possa la tua lieve immagine,
alla luce della luna,
essere pervasa
dalla forza della Legge mistica”
Il maestro Toda
poco prima di morire
dedicò questa poesia a mia moglie
nel giorno del suo compleanno, nel 1958.
In passato,
durante un periodo di dure difficoltà,
mia moglie restava in piedi fino a tardi,
per notti intere
pregava intensamente
e approfondiva la comprensione
del Buddismo,
convinta che proprio quello
fosse il momento di leggere il Gosho.
Venti gelidi e violente bufere
sferzavano ogni giorno.
Ma insieme continuammo ad avanzare
fieri e fiduciosi.
Per lei ho composto una poesia:
“Marito e moglie
suonano la melodia del Budda
anche nella tempesta”
Il Daishonin esortò
i suoi giovani successori
a dedicare altruisticamente la vita
al grande voto di kosen-rufu,
come «una goccia di rugiada
che si unisce di nuovo al grande mare»
(RSND, 1, 891).
Voi, giovani madri,
state creando una società pacifica
per il futuro.
Ardendo di speranza,
il vostro spirito spicca il volo libero.
La vostra vita si apre
come il vasto mare infinito.
Rivolgendosi ai potenti,
Erasmo da Rotterdam sostenne
che i veri leader possono essere felici
solo se rendono le persone felici,
e che prospereranno
solo se le loro città prospereranno
in una pace perpetua.
La saggezza
di questo grande filosofo
ha molto in comune
con gli insegnamenti del Buddismo.
Cosa ispirò
la nostra amica Betty Williams
ad avviare un movimento popolare
per la pace?
Fu lo sdegno
di fronte alla brutale violenza
che privò della vita bambini innocenti
davanti ai suoi occhi e a quelli di sua figlia.
Perché la futurologa
Hazel Henderson
iniziò il suo impegno
nel movimento ambientalista?
Perché notò
tracce di fuliggine
dovute all’inquinamento
sulla pelle della sua bimba
al ritorno da scuola.
È il grido di giustizia
di giovani madri,
le loro azioni alimentate
da una giusta collera,
che danno inizio
a movimenti tanto importanti:
alleanze di madri
che lavorano insieme
con il desiderio
di benessere e felicità
per le generazioni future.
Le persone arroganti
possono anche deriderle.
Ma le loro parole non sono altro
che provocazioni insignificanti.
Non temete nulla!
Non dimenticate mai
che non aver paura
significa diventare esperte
nell’arte della felicità.
Non temete nulla!
Non aver paura
è il primo passo
per costruire un’autentica felicità.
È il segno di una ferma convinzione
sviluppata con la pratica buddista.
La società si basa sulla reputazione,
il governo su premi e punizioni.
Il Buddismo riguarda la vittoria.
Davvero la vita è una lotta
in cui dobbiamo vincere.
È sciocco preoccuparsi
del giudizio degli altri.
Ciò che conta
è che voi stesse
continuiate a trionfare con gioia.
Giovani madri,
siete in prima fila
negli sforzi per creare un secolo
che rispetti la sacralità della vita.
Durante il nostro dialogo,
l’ambientalista africana
Wangari Maathai
affermò sorridendo:
«Se vuoi un cambiamento,
devi prima cambiare te stesso.
Sono convinta che la vita
sia un’esperienza meravigliosa
di cui dovremmo godere».
Guardando al cielo del futuro
solcato da cento arcobaleni,
perseverate con pazienza
nei vostri impegni preziosi.
I fiori di felicità
di madri e figli
sbocciano profumati
nella terra della perseveranza.
Non isolatevi mai.
Avete amici
da tempo immemorabile.
Avete una missione
dall’eterno passato.
Mia moglie e io
preghiamo sempre,
recitiamo Daimoku
per la vostra sicurezza e incolumità,
per la vostra salute e longevità,
per la vostra felicità e vittoria.
Helen Keller ci ispira
con queste nobili parole:
«Dovremmo agire
per avvicinarci sempre più a un’epoca
in cui non ci sia qualcuno che viva nell’agio
mentre qualcun altro soffre».
E aggiunge: «Tutto dipende
dal mantenere questa fede
al di là di ogni tempesta che ci possa travolgere,
e farne un principio fermo
in mezzo ai disastri o nel dolore».
La causa del bene avanza
quando voi, con coraggio, avanzate di un passo.
Le vittorie del futuro sono qui,
nei vostri instancabili sforzi.
Il Daishonin dichiarò:
«Non c’è vera felicità per gli esseri umani
al di fuori del recitare Nam-myoho-renge-kyo».
E ancora: «Quando c’è da soffrire, soffri;
quando c’è da gioire, gioisci.
Considera allo stesso modo sofferenza e gioia, e continua a recitare Nam-myoho-renge-kyo» (RSND, 1, 607).
Chi si impegna nella fede
e lotta fino in fondo
assapora la vera felicità.
«Quanto più grandi saranno le difficoltà
che incontrerà, tanto più grande la gioia
che egli proverà grazie alla sua forte fede» (RSND, 1, 29) afferma il Daishonin.
Coloro che perseverano nella fede
attraverso ogni sorta di problemi e sfide
sicuramente otterranno la Buddità.
Simili persone diverranno
invincibili sovrani di felicità.
È una legge della vita.
È ciò che insegna il Buddismo.
Le persone famose
possono esprimere buone idee,
ma non c’è confronto
con i messaggi lasciati dagli eterni maestri
Shakyamuni e Nichiren Daishonin.
Le parole sono la linfa vitale del Buddismo:
«la voce svolge il lavoro del Budda».
Parole piene di compassione,
parole che confutano gli errori,
parole che sconfiggono le funzioni negative,
parole che coinvolgono
in piacevoli conversazioni:
le parole del Budda
sono le parole dell’universo.
Esse incarnano la Legge della vita
e la simultaneità di causa ed effetto.
Sono parole eterne e immutabili
che esprimono così com’è
la Legge fondamentale dell’universo.
Giovani madri
dalla nobile missione!
Anche oggi parlate gioiosamente agli altri
del grande insegnamento del Buddismo.
Per il bene della vostra vita,
per il bene della vostra famiglia,
per costruire un’esistenza trionfante
vivete senza rimpianti!
Da voi, dalle vostre comunità,
emergerà una nuova era
in cui le voci semplici e luminose
e i visi sorridenti di madri e figli
rischiareranno ogni angolo del mondo.
I vostri sforzi saranno il fondamento
della felicità e della verità.
Condurranno tutti verso un mondo
senza guerra, un mondo di umanità.
Condurranno a una pace duratura.
E faranno brillare
la dignità preziosa di ogni vita
di uno splendore mai visto.
Daisaku Ikeda
In commemorazione del compleanno
del mio maestro Josei Toda
11 febbraio 2007