Tu sei una “campionessa di shakubuku”, cosa ti spinge a condividere il Buddismo con gli altri?
Il 22 agosto ho aperto il dodicesimo Gohonzon a una giovane donna.
Pratico il Buddismo da sei anni, ma soltanto negli ultimi tre ho capito l’importanza di fare shakubuku, e così ogni Capodanno determino di accompagnare due persone a ricevere il Gohonzon entro giugno, e poi ridetermino altre due persone entro dicembre.
Ma più vado avanti e più scopro che non ci sono limiti. Quindi, entro dicembre 2018 voglio realizzare almeno altri tre giovani shakubuku con Gohonzon!
Praticando il Buddismo puoi davvero sperimentare l’impossibile e allora parlarne agli altri diventa una conseguenza naturale. E quando si parla con il cuore si arriva ovunque, anche alla persona più scettica (giuro!).
È bello raccontare, soprattutto ai giovani, che esiste Nam-myoho-renge-kyo e che se ha funzionato per me può funzionare anche per loro. Realizzare i miei obiettivi personali è un modo di dimostrare agli altri che la pratica funziona.
Voglio davvero sperimentare tutto il potere del Gohonzon e realizzare ancora tanti scopi impossibili per dare una prova concreta agli altri.
Quali sono le tue sfide in vista del 18 novembre? Come le stai affrontando?
Sicuramente uno scopo è vendere la mia casa e trasferirmi nella zona dove lavoro e faccio attività.
Un altro obiettivo importante è il lavoro.
Sono proprietaria di un cocktail bar, aperto cinque anni fa, un anno dopo aver ricevuto il Gohonzon.
Oggi, dopo tante difficoltà superate a suon di Daimoku, sento un forte desiderio di crescere e sfidarmi in qualcosa di nuovo. Sto lottando contro i miei “demoni” per sentire il mio valore e non aver paura del cambiamento. Non vedo l’ora di scoprire cosa c’è al di là di questo muro.
Nel frattempo la mia fede è salda e qualsiasi cosa accada io continuo a recitare Nam-myoho-renge-kyo.
Sensei ci incoraggia così: «Se intendete intraprendere una sfida, fatelo con atteggiamento brillante e positivo, altrimenti non vi divertite. Quando vi sforzerete di vostra iniziativa e perseguirete i vostri obiettivi gioiosamente, vi sentirete scoppiare di felicità ed energia. L’importante è sfidarsi con gioia, perché chi avanza con gioia accumula fortuna. Il Buddismo riguarda la vittoria; è una continua lotta. Chi combatte gioiosamente alla fine è vincitore. Chi basa la propria vita sulla fede nella Legge mistica e recita Nam-myo-ho-renge-kyo, alla fine trionfa di sicuro» (BS, 173, 42).