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Abruzzo: riprendono le attività - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 15:54

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Abruzzo: riprendono le attività

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I praticanti dell’Abruzzo hanno trovato il modo di trasformare il veleno in medicina. Il 30 aprile si è tenuta la prima riunione del dopo-terremoto. Luogo d’incontro un gazebo allestito nel campo di Pagliare di Sassa dove, sotto una pioggia scrosciante si sono incontrati i membri che vivono nelle tendopoli. Ancora profondamente toccati dall’esperienza ma felici di ritrovarsi. L’8 maggio invece, quando si è tenuto il primo zadankai, finalmente splendeva il sole. Ognuno ha preso la parola con la voglia di dare un esempio positivo, nonostante la sofferenza. Anche in una località tra Poggio Picenze e San Demetrio la riunione si è tenuta in una casetta di legno messa a disposizione da un praticante. Nelle tende, negli alberghi e in tutto l’Abruzzo l’attività è ricominciata. Più calorosa e intensa di prima.

Roberta Bramante, Teresa e Juan Carlos Lopez

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Gli anticorpi al pregiudizio

L’antropologo turco Nur Yalman, ha presentato il libro frutto del dialogo con Daisaku Ikeda, presso il BRC

Boston – Lo scorso 29 febbraio il Boston Research Center for the 21st Century (BRC) (nella foto) ha ospitato un seminario in occasione della pubblicazione di A Passage to Peace, libro di dialoghi fra Nur Yalman, professore dell’Università di Harvard e Daisaku Ikeda, presidente della Soka Gakkai Internazionale e fondatore del BRC. Oltre a Yalman, antropologo culturale e grande conoscitore del Medio Oriente, erano presenti studiosi e teologi. Il seminario si è aperto con l’introduzione di due esponenti del BRC, Virginia Benson e Masao Yokota, che hanno sottolineato come Ikeda creda fermamente nella costruzione di relazioni personali che diano vita a dialoghi costruttivi. A seguire Yalman, di origini turche, ha raccontato di aver esplorato con il presidente della SGI le sorprendenti relazioni che esistono tra la cultura turca e quella giapponese. Riuscire a trovare questi punti di contatto, ha detto, è vitale per creare una sorta di “anticorpo” capace di respingere i pregiudizi riguardo a culture apparentemente diverse. In sostanza, ha concluso, la chiave è la valorizzazione della vita umana. Citando una frase di André Gide «l’individuo è il più insostituibile degli esseri», Yalman ha ricordato come sia necessario comprendere che dare la morte è sempre inaccettabile, anche quando appare in qualche modo giustificabile. A conclusione del seminario è stata ricordata la necessità di perseguire il dialogo in un mondo segnato da profonde divisioni politiche e ideologiche.

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Nel modenese per ricordare il 3 maggio

«Da alcuni anni il numero di partecipanti alle riunioni della mia zona non cresce, nonostante vengano consegnati Gohonzon tutti i mesi. Approfondendo la pratica e lo studio, ho compreso alcune guide di Toda e ho deciso di metterle in pratica nel mio settore, in occasione della celebrazione del 3 maggio, giorno della Soka Gakkai». Con queste parole Gilberto Alboresi, uno dei responsabili del settore Nonantola (MO), ha dato avvio a una fervida attività che ha coinvolto inizialmente solo la Divisione uomini, e che si è poi estesa a tutti. Attraverso recitazioni di Daimoku di gruppo, incontri di discussione, determinazione degli obiettivi personali, incoraggiamenti nella fede, il settore Nonantola si è mobilitato, dando avvio a un’onda rivitalizzante dell’attività che ha visto crescere, di volta in volta, il numero dei partecipanti ai meeting. Fino alla celebrazione del 3 maggio, riu­nione nella quale si è registrato un grande afflusso.
Il punto chiave? Curare i dettagli, in tutto e per tutto: dalla definizione della quantità minima di Daimoku giornaliero alla sfida individuale per realizzare l’esperienza più incoraggiante possibile, dalla cura dei dipinti e dello slogan riportati sui pannelli alla selezione delle frasi più incoraggianti da offrire in omaggio agli invitati, dalla ricerca dei pezzi musicali che meglio potessero sostenere gli interventi alla selezione premurosa degli ingredienti più azzeccati per la preparazione del rinfresco. Perché tutto, proprio tutto, fosse all’insegna dello spirito del Kansai, “sempre vittorioso”: perché l’impossibile diventa possibile, certo, ma richiede impegno. Molto incoraggiante anche l’intervento di Giovanni Littera che, prendendo spunto dal messaggio di Ikeda, ci ha ricordato che «una sconfitta sarà come la moxa, che allevia la malattia, e che anche il Re leone fa tre passi indietro prima di balzare in avanti: sta a noi ricercare la vittoria nella sconfitta; chi supera la crisi supera se stesso».

Wilma Massucco

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Tor Vergata “rilancia” la pace

Dal 16 al 20 marzo, nella facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma Tor Vergata, si è tenuta la mostra “Costruttori di pace tra XX e XXI secolo” (vedi www.sgi-italia.org/cosa/mostra_cp.html). L’iniziativa è stata promossa da un gruppo di studenti della facoltà con l’intento di stimolare il dialogo attorno al tema della pace. Per fare questo sono state organizzate due tavole rotonde, in apertura e in chiusura dell’esposizione, alle quali hanno partecipato, oltre agli organizzatori, Amnesty International, Banca Etica, Geologia senza frontiere ONLUS e UNHCR. Oltre ai rappresentanti di queste associazioni sono intervenuti il docente di diritti umani Teresa Campi, la dirigente della scuola elementare “Carlo Pisacane” Nunzia Marciano, la giornalista Raffaella Cosentino, lo studente di fisica Danilo Bruschetti, e Marta Arkerdar e Francesco Santangelo in qualità di rappresentanti della Consulta Giovanile Interreligiosa, nonché membri dell’Istituto Buddista. Il preside della facoltà Rino Caputo ha portato i suoi saluti elogiando l’iniziativa e parlando del significato della pace per Dante Alighieri; si sono tenute inoltre due tavole rotonde coordinate da docenti della facoltà, Gianluca Fiocco e Marcello Massenzio. Questi eventi sono nati dal desiderio di trasmettere agli studenti della facoltà, ma anche a quelli delle scuole superiori, l’importanza e la possibilità di cercare e trovare sentieri che portino a costruire la pace, ciascuno a partire dal proprio campo e dal proprio ambiente.
A conclusione dell’evento si sono esibiti il coro Dante e il coro giovanile dell’Istituto, i ragazzi dell’associazione ALI-ONLUS e la Schola cantorum della cappella di San Clemente.

Marika D’Amato e Simone Migliorato

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Territorio Prato-La Piana: Le domande dei “Budda in erba”

150 e 92. Questi i numeri della partecipazione al minicorso per principianti del territorio Prato-La Piana svoltosi a Firenze lo scorso 26 aprile. 150 i partecipanti complessivi, 92 i principianti cioè le persone che non hanno ancora deciso di ricevere il Gohonzon. Anche se le dieci esperienze che ci hanno raccontato facevano capire benissimo lo spirito determinato di ciascuno di loro nell’utilizzare la pratica buddista fino in fondo. Così come anche le domande che, raccolte durante la mattinata del corso dall’apposito staff (nella foto), hanno dato segnale della profondità dello spirito di ricerca di questi “92 Budda in erba”. Una mattinata caratterizzata dal desiderio di approfondire i legami, che il territorio si propone di ripetere nella seconda metà del 2009.

Alessandro Giorni

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Cosa si studia nella seconda metà dell’anno

Le spiegazioni di Daisaku Ikeda relative ai Gosho in programma verranno pubblicate su Buddismo e società

Luglio: Lettera da Sado (prima parte)
Settembre: Lettera da Sado (seconda parte)
Ottobre: Lettera da Sado (terza parte)
Novembre: Lettera ai fratelli (prima parte)
Dicembre: Lettera ai fratelli (seconda parte)

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I corsi e gli altri appuntamenti nazionali

Sono state decise le date e i luoghi in cui si terranno i corsi:
Centro Italia – Pesaro – dal 18 al 20 settembre
Sud Italia – Fiuggi – dal 25 al 27 settembre
Nord Italia – Salsomaggiore – dal 9 all’11 ottobre

Nel mese di luglio si terranno due riunioni con il responsabile del Dipartimento di studio della SGI Katsuji Saito: a Milano il 20 luglio e a Roma il 21 luglio

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