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A Napoli la mostra contro le armi nucleari - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:30

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A Napoli la mostra contro le armi nucleari

Oltre un mese di iniziative per costruire un mondo libero dalle armi nucleari. Castel Sant’Elmo dal 17 marzo al 24 aprile ha ospitato la mostra Senzatomica

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Oltre un mese di iniziative per costruire un mondo libero dalle armi nucleari. Castel Sant’Elmo dal 17 marzo al 24 aprile ha ospitato la mostra Senzatomica

27.320 visitatori di cui 11.079 studenti. Sono i numeri di Senzatomica a Napoli aperta dal 17 marzo al 17 aprile e poi prorogata di una settimana fino al 24 aprile. Sessantesima tappa della mostra nata con l’obiettivo di creare un movimento di opinione che percepisca come necessario, come indica il sottotitolo, trasformare lo spirito umano per un mondo libero dalle armi nucleari. Il risultato numerico è stato accolto dai membri campani con la gioia per esser riusciti a pilotare questa speciale “macchina del dialogo cuore a cuore”: occhi negli occhi con tutte le persone, anche straniere, fino a 1800 al giorno, per parlare con calore dell’importanza del disarmo.

SUPERARE GLI OSTACOLI: A meno di quindici giorni dall’apertura, la sede che doveva ospitare la mostra è stata dichiarata inagibile: una notizia forte subito diventata una sfida. Superando ogni rosea previsione, la mostra, slittata solo di due settimane, è stata ospitata da Castel Sant’Elmo, gestito dal Polo museale della Campania: un occhio di tufo che da uno dei quartieri più belli di Napoli, il Vomero, sovrasta l’intera città. Posto di particolare fascino, la fortezza-prigione è diventata il perfetto scenario di Senzatomica che ha trasformato quel luogo di guerra in luogo in cui si è discusso di pace. Quest’azione comune di sensibilizzazione ha visto, per la prima volta, coinvolti in prima linea oltre 840 membri di tutta la Campania. «È stato per noi un gioioso modo di stare insieme» racconta Clara Brai responsabile della Divisione donne di regione, nell’incontro a conclusione della mostra. «Le persone arrivavano e si complimentavano con noi perché sentivano di non aver semplicemente visitato una mostra, ma di aver vissuto un’esperienza umana».
In fin dei conti, a una riflessione più profonda è emerso chiaramente che in questo percorso la competenza del singolo è risultata fondamentale ma ancor più importante è stata l’unità del sangha, del gruppo: mettere il talento personale a disposizione di un progetto più grande, con grande fiducia negli altri.

16 MARZO, L’­INAUGURAZIONE: Non è stata casuale la data di inaugurazione. Un omaggio chiaro, un regalo per il maestro Ikeda, un momento di festa e un’occasione di incontro. Al tavolo durante la presentazione insieme a Tamotsu Nakajima, presidente della Soka Gakkai Italiana, c’erano rappresentanti delle istituzioni che hanno sostenuto la mostra ed esponenti religiosi. Il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, il vicedirettore di Castel Sant’Elmo Fernanda Capobianco, il delegato per il dialogo interreligioso della Curia e don Gaetano Castello, l’imam Massimo Abdallah Cozzolino, mentre nell’auditorium erano presenti diverse personalità di altre religioni e rappresentanti della Regione Campania, che hanno sostenuto la mostra. Il sindaco Luigi de Magistris è arrivato per il taglio del nastro, ma colpito dalla mostra è poi tornato in una seconda visita privata insieme all’assessore all’urbanistica Carmine Piscopo: un’occasione per uno scambio sincero.  «Ospitare Senzatomica a Napoli – sono state le parole del primo cittadino di Napoli dopo il taglio del nastro – per noi è un motivo di grande onore. Sono rimasto particolarmente colpito dal messaggio di questa mostra che è quanto mai attuale: abbiamo bisogno di costruire comunità in cui nelle differenze ci si voglia bene».

SENZATOMICA EVENTI: Oltre la mostra tante le occasioni di confronto, artistico e scientifico. Ma indubbiamente i veri protagonisti sono stati i bambini. L’esposizione colorata di tutti i loro disegni era un’esplosione di gioia. E poi a loro dimensione è stato creato un divertente spettacolo intitolato Boom, sulle varie tipologie di bombe, e un apprezzato laboratorio di gru in origami, come quelle che creò Sadako, la piccola protagonista de Il gran sole di Hiroshima. Diversi artisti si sono impegnati in vari eventi. Musica e parole in Villa Floridiana, un reading musicale su Pro o contro la bomba atomica di Elsa Morante ha girato più luoghi della città.
Significativi gli incontri tenuti tra la Biblioteca Nazionale di Napoli e l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici: il giornalista scientifico Pietro Greco ha raccontato il volto di Einstein pacifista, Antonino Drago, attivista di pace, ha discusso dei risvolti etici del rapporto tra scienza e tecnologia, il professore Guglielmo Tamburrini ha discusso della messa al bando dei droni, il giornalista Maurizio Torrealta ha proposto le sue videoinchieste sulle bombe utilizzate nella guerra del Golfo.
Un evento molto seguito è stato quello con il filosofo Aldo Masullo, che con i suoi novantatré anni appena compiuti, ha regalato vere pillole di saggezza nel suo incontro intitolato “Per una filosofia del disarmo”: «Non bisogna pensarsi – ha detto – come degli assoluti, ma riconoscere l’altro ed entrare in relazione con lui. È il primo passo per il disarmo. Nei conflitti anche personali le scuse superficiali non servono, bisogna prima vergognarsi di fronte a se stessi per quello che si è compiuto e poi chiedere scusa; le scuse non si chiedono, si meritano».
Ilaria Varriano

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Il Sutra del Loto in mostra a Parigi
Presso la sede dell’Unesco per la prima volta una mostra di manoscritti e libri a stampa dei sutra buddisti

Parigi – L’Associazione Culturale Soka di Francia (ACSF) e l’Istituto di filosofia orientale (IOP) di Tokyo hanno presentato ad aprile una mostra senza precedenti in Francia: “Sutra buddisti, un patrimonio spirituale universale”. L’esibizione, sottotitolata “Manoscritti e iconografia del Sutra del Loto”, è stata ospitata presso la sede dell’Unesco. Per la prima volta al mondo raccoglie i più rari manoscritti originali sul Sutra del Loto scoperti sulla Via della Seta. I reperti oggi sono visibili grazie al prestito dell’”Istituto dei manoscritti orientali” dell’Accademia delle Scienze di Russia. Affascinanti inoltre le riproduzioni delle pitture rupestri cinesi di Mogao a Dunhuang che illustrano le più popolari parabole del Sutra del Loto e soprattutto, ritratti, storie e dottrine dei grandi propagatori del Sutra del Loto che dall’India al Giappone hanno influenzato la cultura dell’Estremo Oriente per circa un millennio. Si va dal 290 d.C. con l’esame dell’opera di Dharmaraksa (223-300) alla preziosa traduzione in sette fascicoli di Kumarajiva (344-413) fino a giungere agli scritti di Chih-i (T’ien-t’ai: 538-597) e infine al trattato Rissho ankoku ron scritto da Nichiren Daishonin nel 1260. Oltre a manoscritti e libri a stampa, in mostra anche l’incredibile abilità di creare invenzione artistica, intellettuale e spirituale. Insomma si evidenzia l’importanza dei sutra buddisti nella storia del mondo ben oltre la sola diffusione di insegnamenti spirituali in essa contenute. Un racconto di come essi furono anche fonte di notevoli traduzioni di lavoro, l’invenzione di alfabeti, sviluppo di lessici e di riflessione sul ruolo del linguaggio – come ci rivelano l’abbondanza e la varietà di manoscritti da tutte le aree geografiche in cui il Buddismo ha preso radice – proprio come hanno partecipato allo sviluppo del processo di stampa e hanno nutrito la fantasia artistica di chi li ha accolti. Tra i partner dell’iniziativa, le già citate istituzioni accademiche di studi buddisti tra cui, l’Istituto dei manoscritti orientali dell’Accademia delle Scienze di Russia, l’Accademia Internazionale di Cultura indiana, l’Istituto di studi buddisti, l’Accademia Dunhuang e l’Associazione Buddista Europea.
Enzo Cursio

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A Campi Bisenzio i giardini Josei Toda
Dopo la mostra Senzatomica ospitata nel 2014, un nuovo sodalizio di pace fra l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai e il comune campigiano con l’intestazione di un giardino al maestro di pace

Campi Bisenzio (FI) – 9 aprile
: A una settimana di distanza dalla ricorrenza della morte di Josei Toda avvenuta il 2 aprile 1958, un comune della Piana Fiorentina ha intestato al secondo presidente della Soka Gakkai un’area verde attrezzata per bambini. Fra i progetti che i cittadini avrebbero voluto vedere realizzati nel loro comune nel 2016, all’interno del bilancio partecipativo, i campigiani hanno scelto questo.
Campi Bisenzio è un comune sensibile alle tematiche dei diritti umani e della pace: nel 2014 ha ospitato la versione compact della mostra Senzatomica e lì è nato il rapporto di stima fra l’amministrazione comunale e l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai e i valori che esso rappresenta.
«Non esiste onore più grande – ha scritto Daisaku Ikeda nel messaggio inviato – della decisione di intestare questo giardino al nostro maestro Josei Toda, che dopo la Seconda guerra mondiale fece una dichiarazione per l’abolizione delle armi nucleari e si impegnò nella ricostruzione delle basi del movimento di pace, cultura ed educazione».
«Eliminare la sofferenza dal mondo in cui viviamo sembra un’utopia – ha detto il segretario generale dell’Istituto Vittorio Sakaki – ma non lo era per Toda. Uscito dal carcere dove era stato rinchiuso per la sua ferma opposizione alla guerra, decise in solitudine che avrebbe fatto di tutto perché gli abitanti del pianeta Terra non dovessero più conoscere conflitti e le tragiche conseguenze della bomba atomica. Da quel momento si impegnò a diffondere i valori di pace e di rispetto per ogni singolo essere vivente che sono alla radice del Buddismo e di ogni religione».
Il sindaco Emiliano Fossi ha espresso parole di gratitudine per «gli amici della Soka Gakkai italiana. Costruire un senso di comunità inclusiva – ha proseguito – è il compito di chi si occupa di cosa pubblica, e ne è un esempio costruire un nuovo senso di comunità intorno a figure che incarnano valori positivi, come quelli di Josei Toda rappresentati dal suo impegno antimilitarista e contro le armi nucleari. La mia speranza è che chi accompagna i bambini a giocare ai giardini possa trovare ispirazione dalle parole riportate sulla targa. La felicità nasce da dentro le persone che hanno la possibilità a loro volta di donarla agli altri». (e.g.)

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Dal cuore del Mediterraneo

Malta – Con lo slogan, “Let Us Unite to Build a New Global Civilization”, Uniamoci per costruire una nuova civiltà globale, il 6 aprile si è svolto il meeting generale della SGI dell’isola di Malta.  «Nel corso dell’ultimo anno alle nostre riunioni hanno partecipato oltre 150 persone, adesso siamo venticinque persone felici di praticare, suddivise in quattro gruppi. Il nostro scopo – scrivono i membri di Malta – è realizzare cento persone felici di praticare il Buddismo entro l’anno in cui Valletta sarà capitale della cultura europea, il 2018. Con al centro il Gohonzon e il Gosho, avanziamo danzando al fianco del maestro per la pace nel Mediterraneo». Per l’incontro è stato realizzato un video, visibile nell’edizione digitale del Nuovo Rinascimento, con i saluti e gli auguri da tutto il mondo.

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Il programma di studio del Gosho
I titoli degli scritti di Nichiren Daishonin che verranno studiati durante il secondo semestre

Luglio
Aspirare alla terra del Budda (RSND, 1, 186)

Settembre
Sulle cinque festività stagionali (RSND, 2, 350)

Ottobre
La persecuzione di Tatsunokuchi (RSND, 1, 171)

Novembre
Le persecuzioni che colpiscono il santo – prima parte (RSND, 1, 884)

Dicembre
Le persecuzioni che colpiscono il santo – seconda parte (RSND, 1, 884)

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