Un premio importante, che sottolinea la fiducia tra la Soka Gakkai e la Regione. Un riconoscimento del valore della pace e di coloro che dedicano la vita alla sua costruzione
«Per i suoi sforzi per favorire il dialogo e la pace tra i popoli»: con queste parole Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale della Toscana, ha conferito la Medaglia d’Argento al presidente della Soka Gakkai Internazionale Daisaku Ikeda.
Una medaglia che ritrae Pegaso, figura mitologica simbolo della regione Toscana: un cavallo, che incarna il dinamismo, le ali che ne accentuano tale caratteristica. Uno dei più alti riconoscimenti che la Regione conferisce, consegnato il 18 gennaio presso la Sala del Gonfalone di Palazzo Panciatichi a Firenze, nelle mani del presidente della Soka Gakkai Minoru Harada. Una cerimonia con alcuni rappresentanti dell’organizzazione italiana, europea e giapponese e delle istituzioni locali. «Un’amicizia che dura da ventidue anni», ha definito Giani il rapporto tra lui e Ikeda, nato dal dialogo intrattenuto tra i due nel 1994. I valori basati sull’umanesimo e la promozione della cultura di pace legano la Toscana, culla del Rinascimento, e la Soka Gakkai. Nel messaggio che ha inviato per l’occasione, il presidente Ikeda ha scritto:
«La Toscana è la “capitale dei tesori artistici”, il luogo dove s’innalza l’”inno all’essere umano” e il “canto della vita”. È anche il luogo dove, nel 1786, per la prima volta nella storia dell’umanità, è stata abolita la pena capitale diventando così il simbolo della dignità della vita. […] Ho avuto l’occasione di visitare il vostro amato Paese otto volte tra il 1961 e il 1994, incontrando ogni singolo amico. In particolare, colmo di aspettative per il loro sviluppo, ho dialogato con i giovani che rappresentavano il futuro.
Quei giovani sono ora cresciuti in modo magnifico e sono immensamente felice di sapere che stanno contribuendo allo sviluppo della pace e della società in Toscana e in tutta Italia. La Soka Gakkai italiana è oggi saldamente collegata alla comunità attraverso forti legami di fiducia e amicizia. Facendo risuonare nel cuore l’appello di Dante: alziamoci “con l’animo che vince ogne battaglia“».
(testo integrale del messaggio su www.sgi-italia.org)